Donazioni sangue: Puglia in emergenza, ma la Bat corre in aiuto
Il dottor Peres: «La voglia di donare non deve andare in vacanza»
venerdì 11 agosto 2017
Nel periodo estivo le donazioni diminuiscono almeno del 50%, a fronte di una richiesta di sangue che, invece, aumenta a causa della crescita della popolazione della Regione, dell'arrivo di turisti e vacanzieri e di un numero maggiore di incidenti stradali.
Tuttavia, coloro che scelgono di compiere questo gesto d'amore non mancano anche nel periodo estivo: l'afa ed il caldo non spaventano cioè i cosiddetti "donatori periodici". In una mattinata, nei centri trasfusionali degli ospedali "Mons. Dimiccoli" di Barletta e "L. Bonomo" di Andria se ne contano anche venticinque a fronte del doppio della stagione invernale. C'è chi dona da sempre, chi con costanza ogni tre mesi, come Antonio Tragno motore trainante dell'associazione "Onda d'Urto", chi "festeggia" oggi la cinquantesima donazione della vita, come il poliziotto andriese Savino Roberto, un instancabile veterano: «Fa bene agli altri –raccontano– e anche a se stessi perché si ricevono direttamente a casa le analisi e quindi si può tenere sotto controllo la propria salute».
Nonostante la buona volontà di molti, «anche la Puglia è in emergenza – spiega Eugenio Peres, direttore dell'Unità operativa della Medicina Trasfusionale del "Dimiccoli" di Barletta. La provincia di Barletta – Andria – Trani seppur non in affanno, deve fare in conti con la diminuzione delle donazioni ma riesce comunque ad essere autosufficiente. Anzi, dagli ospedali di Andria e di Barletta partono una cinquantina di sacche in aiuto di altri presidi ospedalieri della Regione che hanno più necessità della Bat, a Taranto, Brindisi, Lecce ed al Policlinico».
La coscienza donazionale nella Bat è particolarmente diffusa, buono il numero delle donazioni e dei donatori, nonostante la riduzione in estate. La voglia di donare non deve andare in vacanza «Non bisogna avere paura di donare in estate, basta reintegrare il sangue prelevato con dei liquidi, non c'è un problema di disidratazione».
Tuttavia, coloro che scelgono di compiere questo gesto d'amore non mancano anche nel periodo estivo: l'afa ed il caldo non spaventano cioè i cosiddetti "donatori periodici". In una mattinata, nei centri trasfusionali degli ospedali "Mons. Dimiccoli" di Barletta e "L. Bonomo" di Andria se ne contano anche venticinque a fronte del doppio della stagione invernale. C'è chi dona da sempre, chi con costanza ogni tre mesi, come Antonio Tragno motore trainante dell'associazione "Onda d'Urto", chi "festeggia" oggi la cinquantesima donazione della vita, come il poliziotto andriese Savino Roberto, un instancabile veterano: «Fa bene agli altri –raccontano– e anche a se stessi perché si ricevono direttamente a casa le analisi e quindi si può tenere sotto controllo la propria salute».
Nonostante la buona volontà di molti, «anche la Puglia è in emergenza – spiega Eugenio Peres, direttore dell'Unità operativa della Medicina Trasfusionale del "Dimiccoli" di Barletta. La provincia di Barletta – Andria – Trani seppur non in affanno, deve fare in conti con la diminuzione delle donazioni ma riesce comunque ad essere autosufficiente. Anzi, dagli ospedali di Andria e di Barletta partono una cinquantina di sacche in aiuto di altri presidi ospedalieri della Regione che hanno più necessità della Bat, a Taranto, Brindisi, Lecce ed al Policlinico».
La coscienza donazionale nella Bat è particolarmente diffusa, buono il numero delle donazioni e dei donatori, nonostante la riduzione in estate. La voglia di donare non deve andare in vacanza «Non bisogna avere paura di donare in estate, basta reintegrare il sangue prelevato con dei liquidi, non c'è un problema di disidratazione».