Dopo elezioni, il mancato successo del Partito Democratico
Attivissimo: «sostenuti dai giovani e dagli strati più politicizzati della società tranese»
lunedì 21 aprile 2008
«L'esito delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008, anche a livello locale, ha evidenziato il mancato successo del Partito Democratico. La campagna elettorale svoltasi in tempi molto rapidi, mentre era in atto, a livello territoriale, il processo di organizzazione del nuovo partito, non ha facilitato il dialogo con gli elettori al fine di far conoscere il progetto politico e di governo del Partito Democratico.
L'esito finale, il 24,13% alla Camera dei deputati, ci induce a credere che i giovani e gli strati più politicizzati della società tranese hanno voluto sostenere col voto la sfida lanciata dal Segretario nazionale, Walter Veltroni, per realizzare un reale cambiamento del Paese. Occorre riconoscere che il risultato conseguito non può ascriversi al consenso ottenuto in precedenti competizioni elettorali, dai tre partiti storici (DS, la Margherita, Partito Socialista) che oggi costituiscono il Partito democratico.
L'incremento dei consensi scaturisce dalla convergenza di due fattori di novità: la candidatura alla Camera dei Deputati, della dott. Margherita Mastromauro e la linea politica della nuova dirigenza del PD di Trani. Siamo consapevoli che i ceti più popolari sono stati sfiorati solo in parte dalla comunicazione politica per cui non hanno potuto conoscere fino in fondo le novità del PD e hanno confermato la fiducia a forze politiche di destra, incapaci sia a livello nazionale che locale, di garantire il reale benessere dell'intera comunità.
Paghiamo su questo aspetto il ritardo nella mancata definizione di un gruppo consiliare del PD e di una efficace opposizione in Consiglio Comunale. L'analisi del voto, condotta in termini di autocritica, non trova un Partito democratico alla deriva, la coscienza degli errori commessi è il primo passo per riprendere il cammino, per definire una nuova linea politica in sintonia con le domande dei cittadini. Noi del Partito democratico potremo adempiere la nostra missione di partito "popolare", solo se sapremo aiutare gli individui ad essere protagonisti e non meri destinatari delle scelte politiche. Più forte che mai in questo momento deve risuonare l'invito ad agire: "Si può fare".»
Gaetano Attivissimo Coordinatore Cittadino PD
L'esito finale, il 24,13% alla Camera dei deputati, ci induce a credere che i giovani e gli strati più politicizzati della società tranese hanno voluto sostenere col voto la sfida lanciata dal Segretario nazionale, Walter Veltroni, per realizzare un reale cambiamento del Paese. Occorre riconoscere che il risultato conseguito non può ascriversi al consenso ottenuto in precedenti competizioni elettorali, dai tre partiti storici (DS, la Margherita, Partito Socialista) che oggi costituiscono il Partito democratico.
L'incremento dei consensi scaturisce dalla convergenza di due fattori di novità: la candidatura alla Camera dei Deputati, della dott. Margherita Mastromauro e la linea politica della nuova dirigenza del PD di Trani. Siamo consapevoli che i ceti più popolari sono stati sfiorati solo in parte dalla comunicazione politica per cui non hanno potuto conoscere fino in fondo le novità del PD e hanno confermato la fiducia a forze politiche di destra, incapaci sia a livello nazionale che locale, di garantire il reale benessere dell'intera comunità.
Paghiamo su questo aspetto il ritardo nella mancata definizione di un gruppo consiliare del PD e di una efficace opposizione in Consiglio Comunale. L'analisi del voto, condotta in termini di autocritica, non trova un Partito democratico alla deriva, la coscienza degli errori commessi è il primo passo per riprendere il cammino, per definire una nuova linea politica in sintonia con le domande dei cittadini. Noi del Partito democratico potremo adempiere la nostra missione di partito "popolare", solo se sapremo aiutare gli individui ad essere protagonisti e non meri destinatari delle scelte politiche. Più forte che mai in questo momento deve risuonare l'invito ad agire: "Si può fare".»
Gaetano Attivissimo Coordinatore Cittadino PD