Dramma delle foibe, è tempo del doloroso ricordo
Volantinaggio degli studenti davanti agli Istituti superiori. Eventi e riflessioni per non dimenticare il genocidio del carso
sabato 9 febbraio 2013
11.07
Il 10 febbraio si celebra il giorno del ricordo per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano – dalmata. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, le foibe furono scenario di una pagina triste della storia italiana in quanto furono usate per gettarvi dentro migliaia di italiani, accusati di opporsi all'espansionismo slavo del maresciallo Tito. Non si conosce con certezza il numero degli italiani infoibati, si aprla di una cifra che oscilla dalle 10mila alle 15mila vittime.
Gli italiani accusati di difendere la loro nazione dai titini, venivano sottoposti ad atroci sevizie per poi essere condotti nei pressi della foiba dove gli venivano legati i polsi e i piedi con del filo di ferro per poi unirli gli uni agli altri servendosi di pinze. Gli aguzzini, solitamente, sparavano al primo del gruppo che cadeva inevitabilmente nella foiba spingendo con sè tutti gli altri legati tra loro e ancora vivi. Una pagina triste della storia del nostro paese, adesso celebrata col giorno del ricordo.
Questa mattina i ragazzi del movimento studentesco nazionale insieme ai giovani di Azione universitaria hanno distribuito materiale informativo sul tema delle foibe fuori le scuole superiori di Trani. Il presidente del movimento studentesco nazionale di Trani, Angelica Cannone, ed il referente di Azione universitaria, Fedele Epifania, hanno invitato la cittadinanza a prender parte alla celebrazione commemorativa organizzata dall'amministrazione e che si terrà domenica mattina alle 11.30 in villa comunale dopo la messa officiata nella chiesa di san Domenico (inizio 10.30). Sempre domenica ma in via San Giorgio, il movimento Fratelli d'Italia sarà presente indossando il fiocco tricolore per tributare il riconoscimento a chi è morto nelle foibe.
Lunedì 11 febbraio sarà Futuro e Libertà a commemorare gli italiani morti nelle cavità carsiche. Alle 19 nella sede di via de Cuneo 54, è stata organizzata una mostra fotografica con la proiezione di un film documentario (Magna Istria) di Cristina Mantis (attrice e regista) e Francesca Angeleri (premio Epizephiry all'International film festival del 2011 come miglior film documentario). Tutti gli eventi sono inseriti nella nostra completissima agenda.
Puntuale, come ogni anno, è giunto il messaggio dell'assessoe provinciale Pompeo Camero: «Mai come in questo momento storico caratterizzato dalla globalizzazione e dal desiderio di ogni essere umano di sentirsi cittadino del mondo e di spostarsi liberamente senza limiti territoriali, inesistenti in natura, si impone il dovere di scoprire che convivere pacificamente si può e si deve, anche tra individui che, per tradizioni, cultura, razza, religione, lingua e provenienza, non hanno nulla in comune. Il tentativo di affermare nelle relazioni internazionali il principio della territorialità, appare ormai anacronistico. E' importante, invece, che subentri il principio della corretta amministrazione del territorio. Un principio che, qualora applicato, contribuirebbe a risolvere i permanenti conflitti in Palestina ed a porre fine alle guerre civili che si stanno propagando in successione nel nord Africa ed in Medio Oriente. Sono queste le idee che devono formare le nuove generazioni. E' questo il compito che viene affidato alla scuola ed al corpo docente. Il giorno del ricordo sia di stimolo per queste riflessioni, oltre che di insegnamento a non ripetere gli errori del passato».
Gli italiani accusati di difendere la loro nazione dai titini, venivano sottoposti ad atroci sevizie per poi essere condotti nei pressi della foiba dove gli venivano legati i polsi e i piedi con del filo di ferro per poi unirli gli uni agli altri servendosi di pinze. Gli aguzzini, solitamente, sparavano al primo del gruppo che cadeva inevitabilmente nella foiba spingendo con sè tutti gli altri legati tra loro e ancora vivi. Una pagina triste della storia del nostro paese, adesso celebrata col giorno del ricordo.
Questa mattina i ragazzi del movimento studentesco nazionale insieme ai giovani di Azione universitaria hanno distribuito materiale informativo sul tema delle foibe fuori le scuole superiori di Trani. Il presidente del movimento studentesco nazionale di Trani, Angelica Cannone, ed il referente di Azione universitaria, Fedele Epifania, hanno invitato la cittadinanza a prender parte alla celebrazione commemorativa organizzata dall'amministrazione e che si terrà domenica mattina alle 11.30 in villa comunale dopo la messa officiata nella chiesa di san Domenico (inizio 10.30). Sempre domenica ma in via San Giorgio, il movimento Fratelli d'Italia sarà presente indossando il fiocco tricolore per tributare il riconoscimento a chi è morto nelle foibe.
Lunedì 11 febbraio sarà Futuro e Libertà a commemorare gli italiani morti nelle cavità carsiche. Alle 19 nella sede di via de Cuneo 54, è stata organizzata una mostra fotografica con la proiezione di un film documentario (Magna Istria) di Cristina Mantis (attrice e regista) e Francesca Angeleri (premio Epizephiry all'International film festival del 2011 come miglior film documentario). Tutti gli eventi sono inseriti nella nostra completissima agenda.
Puntuale, come ogni anno, è giunto il messaggio dell'assessoe provinciale Pompeo Camero: «Mai come in questo momento storico caratterizzato dalla globalizzazione e dal desiderio di ogni essere umano di sentirsi cittadino del mondo e di spostarsi liberamente senza limiti territoriali, inesistenti in natura, si impone il dovere di scoprire che convivere pacificamente si può e si deve, anche tra individui che, per tradizioni, cultura, razza, religione, lingua e provenienza, non hanno nulla in comune. Il tentativo di affermare nelle relazioni internazionali il principio della territorialità, appare ormai anacronistico. E' importante, invece, che subentri il principio della corretta amministrazione del territorio. Un principio che, qualora applicato, contribuirebbe a risolvere i permanenti conflitti in Palestina ed a porre fine alle guerre civili che si stanno propagando in successione nel nord Africa ed in Medio Oriente. Sono queste le idee che devono formare le nuove generazioni. E' questo il compito che viene affidato alla scuola ed al corpo docente. Il giorno del ricordo sia di stimolo per queste riflessioni, oltre che di insegnamento a non ripetere gli errori del passato».