Dramma Franzoni, in nove sul campanile di San Giuseppe
Disperata protesta dopo l'interruzione di tutte le trattative. Giovedì vertice a Roma
venerdì 20 novembre 2009
Nove ex dipendenti della Franzoni Filati di Trani hanno inscenato una protesta salendo sul campanile della chiesa di San Giuseppe di Trani, in via de Robertis. I lavoratori hanno varcato il cancello che conduce al campanile e si sono asserragliati sul punto più alto della chiesa per protestare dopo l'interruzione dell'ultima trattativa al momento sul tavolo, ossia quella del possibile rilevamento dello stabilimento di Trani ad opera di un imprenditore locale ai fini di una improbabile riconversione.
Nella mattinata di venerdì, l'assessore regionale alle politiche del lavoro, Michele Losappio, ha incontrato alcune rapppresentanze sindacali dei lavoratori per illustrare il quadro delle trattative. Assenti i vertici della Franzoni, assenti anche i potenziali acquirenti del territorio che hanno provveduto a far comunicare, attraverso propri consulenti, di non avere più interesse al rilevamento della Franzoni Filati.
La notizia ha gettato nello sconforto gli ex lavoratori della Filatura. In nove sono saliti sul campanile, molti altri sono rimasti giù nel cortile in attesa di novità, giunte in serata.
Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia, informato del pericoloso evolversi della vicenda, ha comunicato via mail la disponibilità a ricevere una delegazione sindacale della Franzoni Filati giovedì 26 novembre alle ore 16.30 presso il Ministero dello Sviluppo economico. «L'impegno politico del Ministero e mio personale – ha scritto Saglia – sarà massimo, al fine di individuare soluzioni concrete per salvaguardare posti di lavoro e la continuità produttiva. Vi prego di comunicare tale notizia ai lavoratori precisando la necessità di mantenere le comprensibili iniziative di lotta nell'ambito della legalità».
Dopo aver letto la mail, intorno alle 21.30, i nove lavoratori sono scesi dal campanile. L'aria, però, resta pesantissima.
Nella mattinata di venerdì, l'assessore regionale alle politiche del lavoro, Michele Losappio, ha incontrato alcune rapppresentanze sindacali dei lavoratori per illustrare il quadro delle trattative. Assenti i vertici della Franzoni, assenti anche i potenziali acquirenti del territorio che hanno provveduto a far comunicare, attraverso propri consulenti, di non avere più interesse al rilevamento della Franzoni Filati.
La notizia ha gettato nello sconforto gli ex lavoratori della Filatura. In nove sono saliti sul campanile, molti altri sono rimasti giù nel cortile in attesa di novità, giunte in serata.
Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Stefano Saglia, informato del pericoloso evolversi della vicenda, ha comunicato via mail la disponibilità a ricevere una delegazione sindacale della Franzoni Filati giovedì 26 novembre alle ore 16.30 presso il Ministero dello Sviluppo economico. «L'impegno politico del Ministero e mio personale – ha scritto Saglia – sarà massimo, al fine di individuare soluzioni concrete per salvaguardare posti di lavoro e la continuità produttiva. Vi prego di comunicare tale notizia ai lavoratori precisando la necessità di mantenere le comprensibili iniziative di lotta nell'ambito della legalità».
Dopo aver letto la mail, intorno alle 21.30, i nove lavoratori sono scesi dal campanile. L'aria, però, resta pesantissima.