Due di due, arriva il nuovo videoclip dei Gardenya
E’ girato tra atelier e dimore storiche di Trani. I Gardenya hanno utilizzato per le riprese due splendide location
martedì 6 settembre 2011
Arriva Due di due, il nuovo videoclip dei Gardenya. Ispirato ad un romanzo di Andrea de Carlo (best seller da cui il brano prende il titolo), la band tranese ripropone una nuova versione della traccia tratta dal loro album d'esordio, Disegnando pareti.
I Gardenya hanno utilizzato per le riprese due splendide location. La prima è palazzo Pugliese, storico edificio, esempio più rappresentativo di architettura ottocentesca a Trani per eclettismo, particolari decorativi ed arredamento. La band ha girato le scene nel prestigioso salone degli specchi, dove preziosi specchi di cristallo amplificano all'infinito l'effetto di cieli azzurri sognanti. La seconda invece è l'atelier di Dario Agrimi, artista tranese, presente alla 54esima edizione della biennale di Venezia.
Il videoclip è opera di Roberto Tafuro, astro nascente del videomaking, già noto per i suoi ultimi lavori con Caparezza, Après la classe, Folkabbestia. Rappresenta i tormenti di uno scrittore (interpretato dal singer della band) che, ispirato dal luogo in cui scrive (un atelier appunto) crea la storia di una coppia, dal principio alla conclusione. «L'idea da cui nasce il videoclip di Due di due – spiega il regista - è stata pensata dai Gardenya. Io ho cercato di trasformare visivamente l'idea in una fiaba romantica in cui uno scrittore vede prendere vita davanti a se i personaggi da lui creati. La fabula è classica: due ragazzi si innamorano e si lasciano. Quello che non ci sarebbe stato è il lieto fine, improbabile in quasi tutte le storie d'amore vissute con passione e poi terminate. La realizzazione del videoclip è stata una sfida,visto che sarebbero state integrate riprese realizzate in studio con l'utilizzo del green screen nelle immagini realizzate all'interno dello studio dello scrittore. Le difficoltà ovviamente erano legate al dover ricreare le stesse angolazioni della macchina da presa ,spesso a mano, in due location differenti. Visivamente l'ispirazione arriva dai capolavori di Tim Burton, in special modo da Sweeney Todd in cui la dominanza del blu pervade tutte le inquadrature».
Al nuovo singolo ha collaborato un'interessante doppia coppia. La prima ha lavorato agli arrangiamenti: parliamo di Carmelo Pipitone (alla chitarra acustica, suonata con l'insolita accordatura aperta) e Mattia Boschi (al violoncello, due quinti di una delle band italiane del momento, i Marta sui tubi). Il secondo duo riguarda la resa sonora, con Antonio Porcelli (fonico di Caparezza, Après la Classe, Radiodervish, Municipale balcanica che ha curato registrazione e missaggio) e Tim Young (ingegnere del suono di The Beatles, Placebo, Bjork, Starsailor, Elbow, Massive Attack, che ha masterizzato il brano presso i prestigiosi Metropolis Studios di Londra).
I Gardenya hanno utilizzato per le riprese due splendide location. La prima è palazzo Pugliese, storico edificio, esempio più rappresentativo di architettura ottocentesca a Trani per eclettismo, particolari decorativi ed arredamento. La band ha girato le scene nel prestigioso salone degli specchi, dove preziosi specchi di cristallo amplificano all'infinito l'effetto di cieli azzurri sognanti. La seconda invece è l'atelier di Dario Agrimi, artista tranese, presente alla 54esima edizione della biennale di Venezia.
Il videoclip è opera di Roberto Tafuro, astro nascente del videomaking, già noto per i suoi ultimi lavori con Caparezza, Après la classe, Folkabbestia. Rappresenta i tormenti di uno scrittore (interpretato dal singer della band) che, ispirato dal luogo in cui scrive (un atelier appunto) crea la storia di una coppia, dal principio alla conclusione. «L'idea da cui nasce il videoclip di Due di due – spiega il regista - è stata pensata dai Gardenya. Io ho cercato di trasformare visivamente l'idea in una fiaba romantica in cui uno scrittore vede prendere vita davanti a se i personaggi da lui creati. La fabula è classica: due ragazzi si innamorano e si lasciano. Quello che non ci sarebbe stato è il lieto fine, improbabile in quasi tutte le storie d'amore vissute con passione e poi terminate. La realizzazione del videoclip è stata una sfida,visto che sarebbero state integrate riprese realizzate in studio con l'utilizzo del green screen nelle immagini realizzate all'interno dello studio dello scrittore. Le difficoltà ovviamente erano legate al dover ricreare le stesse angolazioni della macchina da presa ,spesso a mano, in due location differenti. Visivamente l'ispirazione arriva dai capolavori di Tim Burton, in special modo da Sweeney Todd in cui la dominanza del blu pervade tutte le inquadrature».
Al nuovo singolo ha collaborato un'interessante doppia coppia. La prima ha lavorato agli arrangiamenti: parliamo di Carmelo Pipitone (alla chitarra acustica, suonata con l'insolita accordatura aperta) e Mattia Boschi (al violoncello, due quinti di una delle band italiane del momento, i Marta sui tubi). Il secondo duo riguarda la resa sonora, con Antonio Porcelli (fonico di Caparezza, Après la Classe, Radiodervish, Municipale balcanica che ha curato registrazione e missaggio) e Tim Young (ingegnere del suono di The Beatles, Placebo, Bjork, Starsailor, Elbow, Massive Attack, che ha masterizzato il brano presso i prestigiosi Metropolis Studios di Londra).