Due morti a Minervino, un "giallo" per la Procura di Trani
S'infittisce il mistero, Giuseppe Tricarico già noto alla Polizia Municipale tranese
mercoledì 7 gennaio 2015
7.51
L'autopsia non aiuta, semmai ha contribuito ad infittire il mistero del ritrovamento dei due corpi senza vita di Angela Sciascia e Giuseppe Tricarico, lei di 82 anni lui di 55, madre e figlio di Minervino Murge, su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Trani.
Il ritrovamento è avvenuto nel primo pomeriggio del primo gennaio, quando un parente che aveva più volte provato a mettersi i contatto con loro per i tradizionali auguri di buon anno non avendo avuto risposta ha lanciato l'allarme. I Carabinieri li hanno ritrovati in due stanze diverse, lei in cucina, lui in camera da letto, senza alcun segno di violenza sui corpi, nessun veleno presente nell'abitazione, né tantomeno odore di gas dovuto ad un possibile malfunzionamento dell'impianto. Erano chiusi a chiave all'interno della loro abitazione, madre e figlio. L'ultima volta che qualcuno li aveva visti alla vigilia di capodanno.
Gli inquirenti tuttora non sanno darsi una spiegazione. Il responsabile dell'indagine, il magistrato di Trani, Marcello Catalano, non si sente di escludere nessuna pista, quella più plausibile però potrebbe essere legata ad un'intossicazione alimentare. Ed è per questo che si confida nell'esito dell'esame tossicologico, che dovrebbe arrivare nell'arco di 60 giorni, probabilmente l'ultima chance per stabilire a cosa sia dovuta la loro morte.
Giuseppe Tricarico, a Trani è un nome già noto, aveva precedenti penali e circa 25 anni fa proprio davanti il Tribunale di Trani fu protagonista di un episodio difficilmente dimenticabile: investì, con la propria auto, un'agente di Polizia Locale in servizio. Una donna che da non molto tempo era entrata a far parte dell'organico tranese e che a seguito di quell'episodio fu spostata negli uffici del Comune di Trani.
Fortunatamente non ci furono gravi conseguenze, adesso quell'agente è andata in pensione e di quell'episodio ha rimosso tutto.
Il ritrovamento è avvenuto nel primo pomeriggio del primo gennaio, quando un parente che aveva più volte provato a mettersi i contatto con loro per i tradizionali auguri di buon anno non avendo avuto risposta ha lanciato l'allarme. I Carabinieri li hanno ritrovati in due stanze diverse, lei in cucina, lui in camera da letto, senza alcun segno di violenza sui corpi, nessun veleno presente nell'abitazione, né tantomeno odore di gas dovuto ad un possibile malfunzionamento dell'impianto. Erano chiusi a chiave all'interno della loro abitazione, madre e figlio. L'ultima volta che qualcuno li aveva visti alla vigilia di capodanno.
Gli inquirenti tuttora non sanno darsi una spiegazione. Il responsabile dell'indagine, il magistrato di Trani, Marcello Catalano, non si sente di escludere nessuna pista, quella più plausibile però potrebbe essere legata ad un'intossicazione alimentare. Ed è per questo che si confida nell'esito dell'esame tossicologico, che dovrebbe arrivare nell'arco di 60 giorni, probabilmente l'ultima chance per stabilire a cosa sia dovuta la loro morte.
Giuseppe Tricarico, a Trani è un nome già noto, aveva precedenti penali e circa 25 anni fa proprio davanti il Tribunale di Trani fu protagonista di un episodio difficilmente dimenticabile: investì, con la propria auto, un'agente di Polizia Locale in servizio. Una donna che da non molto tempo era entrata a far parte dell'organico tranese e che a seguito di quell'episodio fu spostata negli uffici del Comune di Trani.
Fortunatamente non ci furono gravi conseguenze, adesso quell'agente è andata in pensione e di quell'episodio ha rimosso tutto.