«E’ emergenza sanitaria nei due carceri di Trani»
La denuncia di Mastrulli (Osapp)
sabato 3 luglio 2010
Domenico Mastrulli, segretario regionale dell'Osapp (l'organizzazione sindacale autonoma del Corpo di polizia penitenziaria) denuncia le gravi carenze del sistema sanitario nei penitenziari, maschile e femminile di Trani. Mastrulli si fa carico delle preoccupazioni del personale medico, paramedico ed infermieristico che opera nelle due strutture carcerarie per le modifiche apportate all'ordine di servizio a firma del direttore sanitario Francesco Polemio ed invoca provvedimenti da parte del Ministero del Salute per garantire ai medici continuità operativa nell'arco di tutta la giornata.
La direzione ha predisposto turni di lavoro che partono dalle 8 della mattina e terminano alle 22, comprensivi di due ore di lavoro straordinario (la fascia oraria che va dalle 20 alle 22). Questi orari, a detta di Mastrulli, non garantiscono la copertura sanitaria totale che la popolazione detenuta invoca, in un periodo, quello estivo, dove statisticamente si registrano molti episodi che richiedono l'intervento di personale medico.
Mastrulli sottolinea anche il problema legato alle distanze tra il penitenziario maschile (in via Andria, nella zona nord della città), il carcere femminile (in piazza Plebiscito, ossia in pieno centro) e l'ospedale di Trani (nella zona sud). «D'estate – scrive Mastrulli – si avverte pesantemente il problema del traffico che crea notevoli ritardi negli spostamenti con ripercussioni negli interventi di soccorso».
Mastrulli richiede anche urgenti interventi finalizzati a migliorare l'attuale assetto organizzativo del personale medico e paramedico oltre a quello infermieristico. Nel carcere femminile mancherebbero all'appello due infermieri di ruolo, nel carcere maschile il personale è cronicamente in sotto organico di quattro unità. Nell'ultima graduatoria nazionale per le assunzioni del personale di ruolo per le carceri, su 120 unità partecipanti solo una unità avrebbe chiesto come sede la struttura penitenziaria di Trani.
La direzione ha predisposto turni di lavoro che partono dalle 8 della mattina e terminano alle 22, comprensivi di due ore di lavoro straordinario (la fascia oraria che va dalle 20 alle 22). Questi orari, a detta di Mastrulli, non garantiscono la copertura sanitaria totale che la popolazione detenuta invoca, in un periodo, quello estivo, dove statisticamente si registrano molti episodi che richiedono l'intervento di personale medico.
Mastrulli sottolinea anche il problema legato alle distanze tra il penitenziario maschile (in via Andria, nella zona nord della città), il carcere femminile (in piazza Plebiscito, ossia in pieno centro) e l'ospedale di Trani (nella zona sud). «D'estate – scrive Mastrulli – si avverte pesantemente il problema del traffico che crea notevoli ritardi negli spostamenti con ripercussioni negli interventi di soccorso».
Mastrulli richiede anche urgenti interventi finalizzati a migliorare l'attuale assetto organizzativo del personale medico e paramedico oltre a quello infermieristico. Nel carcere femminile mancherebbero all'appello due infermieri di ruolo, nel carcere maschile il personale è cronicamente in sotto organico di quattro unità. Nell'ultima graduatoria nazionale per le assunzioni del personale di ruolo per le carceri, su 120 unità partecipanti solo una unità avrebbe chiesto come sede la struttura penitenziaria di Trani.