«E se a scioperare fossero personale ed ammalati dell’ospedale di Trani?»
Il capogruppo del PSDI De Laurentis scrive al direttore ALS BAT 1
venerdì 7 luglio 2006
Pubblichiamo una lettera al Direttore Generale AUSL BAT 1, Dott. Maurizio Giovanni Portaluri, a firma del capogruppo del PSDI Domenico De Laurentis:
«In questa settimana, come accade tutti gli anni, all'arrivo del caldo è scoppiata l'emergenza ed il grande caos. Subito ci si affretta a lanciare consigli sui comportamenti quotidiani, bere molta acqua, mangiare frutta, non uscire nelle ore centrali della giornata, ecc ecc. E poi ancora i dipendenti di quel ufficio e di quell'altro protestano per le loro condizioni ambientali invivibili, vedasi uffici giudiziari a Ruvo di Puglia privi di condizionatori tranne che per i magistrati, e a Trani dove alcuni impianti sono andati in tilt, e poi le lamentele per gli uffici postali complice la scadenza di fine giugno. E quindi leggiamo ed apprendiamo dai telegiornali che la protezione civile è allertata, scatta il piano emergenza anziani, comunicati dal Ministero della Salute, ci sono istituzioni o comuni come quello di Andria che si attrezzano per fronteggiare la situazione, organizzando squadre di volontari per assistere gli anziani nelle faccende quotidiane e per evitare che debbano uscire di casa nelle ore più calde. Ed inevitabilmente c'è qualcuno che si sente male e giustamente viene ricoverato in ospedale. E qui il paziente, spesso anziano, passa dalla padella alla brace, e non solo in senso figurato.
Già dalla padella alla brace, perché siamo al paradosso, visto che in molti reparti non esiste l'impianto di climatizzazione, e chi viene ricoverato per curare i malori provocati dal caldo trova una situazione peggiore che a casa sua. Raccogliendo gli inviti del personale e di alcuni pazienti ho effettuato in giro nel nostro ospedale di Trani, o in quello che ci rimane. E mentre a Barletta leggo di lamentele perché l'aria condizionata è insufficiente, a Trani la situazione che ho trovato è dantesca, personale che boccheggia, ammalati in canottiera che per aver un po' di ventilazione si piazzano davanti alla finestre spalancate e senza zanzariera, unica oasi è il bar interno che si è dotato di climatizzatore. Le giustifiche sono sempre le stesse: dobbiamo fare i conti con le ristrettezze finanziarie, vedremo di fornirci di ventilatori a pale. Ho sentito bene ventilatori a pale, quelle dei film americani degli anni '50.
E mentre all'ospedale di Molfetta si affrettano a notiziare che a giorni tutti i reparti saranno climatizzati, a Trani, cos'ì viene riportato sulla gazzetta: "La direzione sanitaria vista l'emergenza, sta dotando quanti più ambienti possibili di ventilatori a pale ancorati alle volte, consigliando gli operatori nei limiti del possibile, di radunare i pazienti nelle sale dotate almeno di un grosso ventilatore comune."
Vorrei ricordare i Valori di riferimento e la missione enunciata dal Direttore Generale Dott. Maurizio Giovanni Portaluri nella sua relazione accompagnatoria al bilancio di previsione:
Il Valore della persona nella sua concretezza di uomo e di donna inserita nel contesto sociale in cui vive quale soggetto di salute; il Valore del servizio sanitario pubblico come patrimonio della collettività e da questa orientato; il Valore del rispetto delle risorse economiche pubbliche; il Valore dell'uguaglianza dei cittadini di fronte al servizio che fa porre la massima attenzione alle fasce dei più deboli rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono il loro effettivo accesso.
La domanda sorge spontanea "quale tra questi valori il Direttore Generale ritiene più importanti?". La situazione attuale, riviene certamente da una politica sanitaria che per anni ha dimenticato l'ospedale di Trani, preoccupata di far crescere altre realtà, depredando Trani di risorse, attrezzature e personale, per poi poter giustificare le scelte che abbiamo letto nel piano Fitto-Morlacco. Gli indirizzi politici dell'attuale governo sono chiari, il paziente-cittadino è al centro della sanità, a dispetto della precedente che vedeva al centro il bilancio, soprattutto il privato al posto del servizio pubblico. Occorre tradurre gli indirizzi in azioni per affermare realmente l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte al servizio sanitario.
Per questo chiedo al Dott. Portaluri, nel rispetto dei valori di riferimento da lui stesso elencati, e degli indirizzi della Regione, di fare visita all'ospedale di Trani, di accertare la situazione, e di dare le opportune disposizioni per rendere più vivibile un ospedale che, malgrado la politica ed i suoi manager, garantisce da sempre un servizio di qualità.» Domenico De Laurentis
Capogruppo PSDI
Già dalla padella alla brace, perché siamo al paradosso, visto che in molti reparti non esiste l'impianto di climatizzazione, e chi viene ricoverato per curare i malori provocati dal caldo trova una situazione peggiore che a casa sua. Raccogliendo gli inviti del personale e di alcuni pazienti ho effettuato in giro nel nostro ospedale di Trani, o in quello che ci rimane. E mentre a Barletta leggo di lamentele perché l'aria condizionata è insufficiente, a Trani la situazione che ho trovato è dantesca, personale che boccheggia, ammalati in canottiera che per aver un po' di ventilazione si piazzano davanti alla finestre spalancate e senza zanzariera, unica oasi è il bar interno che si è dotato di climatizzatore. Le giustifiche sono sempre le stesse: dobbiamo fare i conti con le ristrettezze finanziarie, vedremo di fornirci di ventilatori a pale. Ho sentito bene ventilatori a pale, quelle dei film americani degli anni '50.
E mentre all'ospedale di Molfetta si affrettano a notiziare che a giorni tutti i reparti saranno climatizzati, a Trani, cos'ì viene riportato sulla gazzetta: "La direzione sanitaria vista l'emergenza, sta dotando quanti più ambienti possibili di ventilatori a pale ancorati alle volte, consigliando gli operatori nei limiti del possibile, di radunare i pazienti nelle sale dotate almeno di un grosso ventilatore comune."
Vorrei ricordare i Valori di riferimento e la missione enunciata dal Direttore Generale Dott. Maurizio Giovanni Portaluri nella sua relazione accompagnatoria al bilancio di previsione:
Il Valore della persona nella sua concretezza di uomo e di donna inserita nel contesto sociale in cui vive quale soggetto di salute; il Valore del servizio sanitario pubblico come patrimonio della collettività e da questa orientato; il Valore del rispetto delle risorse economiche pubbliche; il Valore dell'uguaglianza dei cittadini di fronte al servizio che fa porre la massima attenzione alle fasce dei più deboli rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono il loro effettivo accesso.
La domanda sorge spontanea "quale tra questi valori il Direttore Generale ritiene più importanti?". La situazione attuale, riviene certamente da una politica sanitaria che per anni ha dimenticato l'ospedale di Trani, preoccupata di far crescere altre realtà, depredando Trani di risorse, attrezzature e personale, per poi poter giustificare le scelte che abbiamo letto nel piano Fitto-Morlacco. Gli indirizzi politici dell'attuale governo sono chiari, il paziente-cittadino è al centro della sanità, a dispetto della precedente che vedeva al centro il bilancio, soprattutto il privato al posto del servizio pubblico. Occorre tradurre gli indirizzi in azioni per affermare realmente l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte al servizio sanitario.
Per questo chiedo al Dott. Portaluri, nel rispetto dei valori di riferimento da lui stesso elencati, e degli indirizzi della Regione, di fare visita all'ospedale di Trani, di accertare la situazione, e di dare le opportune disposizioni per rendere più vivibile un ospedale che, malgrado la politica ed i suoi manager, garantisce da sempre un servizio di qualità.» Domenico De Laurentis
Capogruppo PSDI