«E se a scioperare fossero personale ed ammalati dell’ospedale di Trani?» / PARTE 2

Il capogruppo del PSDI De Laurentis scrive al direttore ALS BAT 1

venerdì 21 luglio 2006
Pubblichiamo una lettera al Direttore Generale AUSL BAT 1, Dott. Maurizio Giovanni Portaluri, a firma del capogruppo del PSDI Domenico De Laurentis: «Sono passate ormai tre settimane da quando la stampa e le televisioni locali così come le nazionali si sono occupate dell'emergenza caldo. E dopo quella emergenza gridata, mi sono chiesto cosa è successo, se qualcuno si è attivato se è stato possibile conferire con i responsabili. Ma, devo dire che, oltre a tutti i soliti consigli, quelli che non costano nulla, come i comportamenti l'alimentazione e simili, non sono state date notizie di altre iniziative assunte nella città di Trani. Sarei contento di ricevere notizie buone.
Ma la fortuna assiste gli audaci, ed infatti in queste tre settimane coloro che hanno sfidato il caldo, dimenticandone i disagi ed il pericolo che provoca per gli anziani ed i più deboli, dimenticando tutte le loro responsabilità per non aver provveduto a climatizzare gli ambienti a rischio come l'ospedale, ebbene questi audaci sono stati assistiti dal dio Eolo, che ha provveduto a soffiare del piacevole vento fresco facendo abbassare le temperature, MA. Ma le notizie di oggi non ci fanno sorridere. Il Ministro della Sanità francese ha comunicato che ci sono stati nove decessi a causa del caldo, e le previsioni metereologiche ci preannunciano che nei prossimi giorni il gran caldo ci sarà anche da noi. Ed allora cosa è cambiato in queste tre settimane, rispetto a quanto denunciato nella mia lettera? Pare che i condizionatori del tribunale siano stati riparati; ad Andria sono in piena attività i volontari che in collaborazione con l'Amministrazione assistono gli anziani per faccende quotidiane;
presso l'ospedale di Molfetta pare stiano ultimando l'installazione di climatizzatori; presso l'ospedale di Andria, è stato riferito che hanno eliminato o ridotto i "rumori" dei climatizzatori; ed all'ospedale di Trani? Per l'ospedale di Trani non abbiamo letto alcun comunicato stampa, internet, ne su altri mezzi di comunicazioni. L'aslbat1 comunicò alla stampa che era attivo un punto di ascolto delle lamentele alle quali avrebbero dato risposta in tempi brevi. Mi auguro che il punto di ascolto funzioni anche come punto di LETTURA delle lamentele. SONO PASSATE TRE SETTIMANE ED IL CALDO E' RITORNATO E DI RISPOSTE NEANCHE …L'OMBRA. Signori Responsabili, incaricati anche per queste incombenze, se ci siete battete un colpo, i problemi e la sanità non attendono i tempi della burocrazia. Nell'ospedale di Trani tanto caldo faceva ed ancora tanto ne fa, nelle stanze degli ammalati chiaramente. Il mese scorso furono diffusi i dati sulla mobilità passiva dalla nostra aslbat1, oltre 29000 ricoveri sono effettuati in altre strutture al di fuori della nostra provincia, il dato è preoccupante, ma non sotto il profilo economico, tanto a cuore ai manager. È preoccupante perché denota anche mancanza di fiducia per le strutture della provincia, preoccupante perché malgrado le professionalità impegnate, gli ospiti forse gradirebbero ambienti più vivibili, e la vivibilità degli ambienti fa parte di quella ospitalità che dovrebbe essere garantita.
Le pale di alcuni ventilatori continuano incessanti a ruotare, e tutto come in un vecchio film resta immobile, solo gli ammalati cambiano, alla ricerca di buona ospitalità forse in altre ASL, dove c'è qualcuno che oltre ad ascoltare le lamentele è attivo anche nel risolvere i problemi con tutti i mezzi. Non tutti però possono scegliere dove ricoverarsi, ed allora per costoro, che sono quelli che più utilizzano le ns. strutture, che sono i più deboli, le cui urla difficilmente raggiungono chi sta in alto, per costoro torno a richiedere con forza perché non vengono climatizzati i reparti dell'ospedale di Trani. Dov'è finito il Valore della persona nella sua concretezza di uomo e di donna, dov'è il Valore dell'uguaglianza dei cittadini di fronte al servizio che fa porre la massima attenzione alle fasce dei più deboli rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono il loro effettivo accesso. Sig. Direttore Generale ASL Bat/1 queste domande attendono risposte con fatti, non parole..» Domenico De Laurentis
Capogruppo PSDI