Ecco i due aggressori della turista tedesca

Il racconto della Polizia. Avevano compiuto altre due scippi

domenica 6 settembre 2009
Come già raccontato da Traniweb nel tardo pomeriggio di ieri, sono stati arrestati i due giovani scippatori che hanno barbaramente aggredito la turista tedesca in via Davanzati a Trani. Le porte del carcere si sono aperte per Michele Vuolo (20enne di Modugno) e Rable Omrani (23enne nato in Tunisia e residente a Bari, di fatto senza fissa dimora) entrambi con precedenti specifici alle spalle. Pesanti le accuse a loro carico: rapina aggravata e lesioni personali dolose in danno di una cittadina tedesca di 48 anni, tentato scippo e lesioni personali dolose in danno di una cittadina francese di 67 anni, furto con destrezza di una borsa in danno di una studentessa tranese di 22 anni. Fatti, questi, avvenuti tutti a Trani nel pomeriggio di venerdì a breve distanza l'uno dall'altro.

Ecco il rescoconto integrale della Polizia sulle dinamiche degli episodi:

«Alle ore 17 circa, perveniva alla sala operativa della Polizia di Trani la segnalazione di uno scippo consumato nel centro storico di Trani, la cui vittima era stata accompagnata al locale pronto soccorso perché rimasta gravemente ferita. Ricostruita sommariamente la vicenda e acquisite le informazioni circa la descrizione dei presunti autori e la via di fuga, anche grazie alle segnalazioni pervenute dai cittadini sul 113, l'equipaggio della Squadra Volante in servizio si attivava nelle ricerche.



Due individui che potevano corrispondere alle indicazioni fornite venivano rintracciati all'interno della stazione di Trani, in attesa di prendere il treno. I due giovani, alla vista degli operanti, tentavano immediatamente di disfarsi di un telefono cellulare, gettandolo alle proprie spalle, sui binari. La mossa non sfuggiva alla pattuglia intervenuta, che recuperava immediatamente il telefono cellulare, risultato successivamente essere di pertinenza di una delle vittime, una cittadina di nazionalità tedesca di 48 anni. Inoltre, in una via adiacente la stazione, veniva rinvenuta anche la borsa della cittadina tedesca. I giovani venivano bloccati e condotti presso gli Uffici del Commissariato, dove venivano identificati. Sottoposti a perquisizione personale i due individui venivano trovati in possesso di una somma di denaro in banconote di vario taglio pari a euro 170 e 90, rinvenuti all'interno dei rispettivi portafogli.



La malcapitata turista tedesca, in sede di denuncia, specificava che i due giovani l'avevano aggredita alle spalle sopraggiungendo di corsa e tentando di strapparle la borsa che portava a tracolla; poiché la medesima resisteva, urlando a squarciagola, dimenandosi e scalciando, per assicurarsi il bottino la afferravano e, ponendosi di fronte a lei, la spingevano a terra e cominciavano a sferrarle dei pugni, uno dei quali, di particolare violenza, la raggiungeva al volto procurandole una ferita lacero contusa al labbro superiore, che necessitava di punti di sutura, nonché contusione regione zigomatica e piccolo ematoma sottocongiuntivale, con prognosi di 10 giorni. Vinta la resistenza della vittima, stordita dal colpo ricevuto, la rapina veniva portata a segno.

Le urla e le fasi concitate dell'aggressione intanto richiamavano sul posto i passanti che, visto lo stato della vittima, si adoperavano per soccorrerla e per accompagnarla presso il locale Pronto Soccorso. I malviventi, nel frattempo, approfittavano dello sconcerto degli astanti per dileguarsi velocemente. Ma negli Uffici del Commissariato, dove si era portata dopo essersi fatta medicare, la sventurata turista riconosceva senza ombra di dubbio gli autori della patita rapina, aggiungendo che, essendosi portata a Bari in treno nella mattinata per una visita turistica, riconosceva in quei soggetti alcuni dei passeggeri da lei notati sul treno durante il viaggio di ritorno da Bari a Trani. Alla predetta veniva restituito sia il telefono, sia la somma di 200 euro alla medesima sottratta, sia la borsa.



A brevissima distanza dalla segnalazione di questo scippo, sempre nel pomeriggio di venerdì, erano pervenute altre due segnalazioni al Commissariato di un altro tentato scippo e di un furto con destrezza avvenuti nelle immediate vicinanze di quello perpetrato ai danni della turista tedesca, si estendeva il campo di indagine anche a questi episodi. In particolare, nei pressi della chiesa dei Templari, una donna di nazionalità francese veniva fatta oggetto di un tentato scippo ad opera di due giovani. La donna in argomento, di 67 anni, fatta giungere successivamente presso gli Uffici del Commissariato, riferiva di essere stata investita da due giovani a piedi, che correvano a gran velocità nel senso contrario al suo e, una volta raggiunta, tentavano di strapparle lo zaino che aveva a tracolla, senza riuscirci a causa della sua resistenza, ma facendola rovinare a terra. La signora si trovava in compagnia di un gruppo di connazionali in visita turistica presso la città di Trani e pertanto, la circostanza che non fosse da sola, faceva desistere i delinquenti dall'intento criminoso. Aggiungeva, inoltre, che ai due giovani, nello scappare, cadeva un casco nero contenente alcuni oggetti, probabilmente costituenti refurtiva di altri reati, e forniva una descrizione dell'abbigliamento di uno di loro, corrispondente a quello indossato da Rable Omarani. Anche la malcapitata turista francese veniva accompagnata al pronto soccorso dove veniva medicata per le contusioni riportate nella caduta e giudicata guaribile in 5 giorni.



La refurtiva abbandonata, consistente in un telefonino, alcune decine di euro ed effetti personali vari, risultava appartenere ad un'altra vittima, per la quale pure nel decorso concitato pomeriggio era giunta segnalazione nel Commissariato: si trattava questa volta di una giovane vittima, una studentessa di 22 anni, alla quale, nello stesso pomeriggio, alla medesima ora, mentre era seduta su una panchina del porto, i due arrestati avevano asportato con destrezza la borsa lì appoggiata al suo fianco, sfilandola da sotto la sua mano dopo essere sopraggiunti furtivamente e velocemente dalle sue spalle e dileguandosi altrettanto rapidamente. La giovane malcapitata sporgeva denuncia riconoscendo come sua parte della refurtiva rinvenuta all'interno del casco, e in particolare la somma di 60 euro e un telefonino, grazie al quale si riusciva a rintracciarla. Dopo le formalità di rito, gli arrestati venivano condotti in carcere a disposizione del sostituto procuratore del Tribunale di Trani, Luigì Scimé».