«Ecco perché hanno oscurato il Consiglio in tv»
Riflessioni di Fabrizio Ferrante (Pd) dopo l'ultima seduta
sabato 26 settembre 2009
Riportiamo una nota del capogruppo del Partito Democratico, Fabrizio Ferrante, sullo svolgimento dell'ultimo Consiglio comunale che si è tenuto lo scorso 22 settembre. Ferrante pone l'attenzione sul debito fuori bilancio di 530mila euro ritirato, sull'episodio del consigliere di maggioranza che ha chiesto vanamente la seduta a porte chiuse nel corso della discussione, sul provvedimento degli asili nido e centro famiglia approvato con le critiche dei partiti di maggioranza ai dirigenti e sulla decisione dell'opposizione di pagare la diretta radiofonica per garantire la diffusione dei lavori del Consiglio.
«Vorrei che la città tenesse bene a mente come vanno le cose in Consiglio comunale e, visto che ci hanno imbavagliato, togliendo la tv, forse ricorreremo ai ritrattisti tipo quelli dei processi americani. Il debito fuori bilancio portato in consiglio non rispondeva, diciamo così, alla previsione normativa dell'articolo 194 del Tuel, in quanto prevedeva anche la ratifica di una transazione probabilmente già risolta visto che il termine essenziale per pagare la prima rata del debito era fissata al 31/08/09 ed invece la proposta di delibera prevedeva il pagamento il 10/10/09. Cosa gravissima. A dire il vero, gli atti recano un non so che di misterioso che ricostruire con esattezza i passaggi della vicenda risulta alquanto difficile. Il debito ufficialmente è stato ritirato per assenza del parere dei revisori: chiacchiere. Primo perché il parere si sapeva che non c'era ed era noto a tutti, secondo perché se avessero voluto ritirarlo per questa circostanza avrebbero dovuto farlo da subito e non dopo la lettura della relazione da parte dell'assessore proponente e dopo due interventi di consiglieri comunali, tra cui per inciso quello del sottoscritto. Solo una caterva di bugie per cercare di mascherare il pressappochismo dilagante in quest'amministrazione che prima va a casa e meglio è per tutti.
Il consigliere di maggioranza sulla comunicazione delle nomine della nuova giunta avrebbe avuto qualcosa da dire sul conto di un assessore, ma non sapremo mai cosa avrebbe voluto dire visto che la sua stessa compagine politica non ha dato seguito alla sua richiesta.
Sul provvedimento con finalità sociali rilevanti (asili nido e centro famiglia) dopo una serie di interventi di ringaziamenti vari e stucchevoli lodi dell'operato dei vari organi amministrativi ecco giungere mille perplessità sulla fase gestionale delle strutture. E' stato evidente e per certi versi imbarazzante lo scollamento tra dirigenti, assessori e consiglieri di maggioranza. E' chiaro ora perché hanno censurato la diretta tv?».
Fabrizio Ferrante
Capogruppo PD
«Vorrei che la città tenesse bene a mente come vanno le cose in Consiglio comunale e, visto che ci hanno imbavagliato, togliendo la tv, forse ricorreremo ai ritrattisti tipo quelli dei processi americani. Il debito fuori bilancio portato in consiglio non rispondeva, diciamo così, alla previsione normativa dell'articolo 194 del Tuel, in quanto prevedeva anche la ratifica di una transazione probabilmente già risolta visto che il termine essenziale per pagare la prima rata del debito era fissata al 31/08/09 ed invece la proposta di delibera prevedeva il pagamento il 10/10/09. Cosa gravissima. A dire il vero, gli atti recano un non so che di misterioso che ricostruire con esattezza i passaggi della vicenda risulta alquanto difficile. Il debito ufficialmente è stato ritirato per assenza del parere dei revisori: chiacchiere. Primo perché il parere si sapeva che non c'era ed era noto a tutti, secondo perché se avessero voluto ritirarlo per questa circostanza avrebbero dovuto farlo da subito e non dopo la lettura della relazione da parte dell'assessore proponente e dopo due interventi di consiglieri comunali, tra cui per inciso quello del sottoscritto. Solo una caterva di bugie per cercare di mascherare il pressappochismo dilagante in quest'amministrazione che prima va a casa e meglio è per tutti.
Il consigliere di maggioranza sulla comunicazione delle nomine della nuova giunta avrebbe avuto qualcosa da dire sul conto di un assessore, ma non sapremo mai cosa avrebbe voluto dire visto che la sua stessa compagine politica non ha dato seguito alla sua richiesta.
Sul provvedimento con finalità sociali rilevanti (asili nido e centro famiglia) dopo una serie di interventi di ringaziamenti vari e stucchevoli lodi dell'operato dei vari organi amministrativi ecco giungere mille perplessità sulla fase gestionale delle strutture. E' stato evidente e per certi versi imbarazzante lo scollamento tra dirigenti, assessori e consiglieri di maggioranza. E' chiaro ora perché hanno censurato la diretta tv?».
Fabrizio Ferrante
Capogruppo PD