Ecoerre, i Verdi: «il Comune ci dica che cosa ha fatto»

La replica alla lettera aperta del dott. Visibelli (Forza Trani)

sabato 3 maggio 2008
«Nei mesi scorsi abbiamo appreso che la Ecoerre, la famosa società che intende realizzare e gestire nel territorio di Trani una discarica per rifiuti speciali, ha presentato alla Provincia di Bari, ente competente in materia, una istanza per ottenere il riconoscimento della conformità del vecchio progetto della discarica, risalente oramai a oltre dieci anni addietro, alle norme contenute nel decreto legislativo n. 36 del 13.1.2003 (attuativo della direttiva comunitaria n. 199/31/CE). Le norme contenute in tale decreto contengono limiti e controlli più stringenti per la gestione delle discariche. Contestualmente la Ecoerre ha inoltre presentato alla Regione Puglia una richiesta per ottenere la "Autorizzazione integrata ambientale" (Aia) ai sensi del decreto legislativo 18.2.2005 n. 59 che recepisce la direttiva 96/61CE.
Finalità di questo secondo procedimento, di competenza della Regione Puglia, è quella di tutelare il territorio ove si intende realizzare determinati tipi di impianti nonché la prevenzione e la riduzione integrate (cioè in ogni forma) dell'inquinamento in riferimento a questi impianti. La Regione Puglia ha, pertanto, avviato il necessario procedimento amministrativo il giorno 8.10.2007. Entrambe le suddette vicende sono state oggetto di un nostro intervento, sin dal 31.10.2007, teso a riaccendere le luci e l'attenzione dell'amministrazione su questa annosa vicenda. Di più. Continuando una battaglia avviata da oramai molti anni il circolo di Trani della Legambiente ha avviato un ennesimo atto concreto a tutela della cittadinanza tranese chiedendo di partecipare formalmente (in qualità di associazione portatrice di interessi collettivi) alla conferenza di servizi indetta dalla Regione Puglia. Questo con l'obiettivo di far emergere nelle sedi opportune e previste dalla legge gli interessi della città di Trani. Tale richiesta è stata riformulata alla Regione, sempre formalmente, in questi giorni.
Sempre nell'ottica dei fatti e non delle parole, alla luce di una nuova richiesta da parte della Ecoerre di Autorizzazione integrata ambientale (la cui pubblicità è apparsa il giorno 21 aprile 2008 sulla Gazzetta del Mezzogiorno) presentata sempre alla Regione Puglia, il giorno 26 aprile abbiamo risollevato l'attenzione sulla vicenda Ecoerre. Con la suddetta nota abbiamo chiesto che l'amministrazione rendesse noto lo stato dell'arte di due giudizi amministrativi tuttora pendenti, nei quali è parte anche il Comune di Trani. Il primo instaurato con ricorso della Ecoerre del 27.11.2007, davanti al Tar del Lazio, contro la determinazione dirigenziale n. 81 del 21.9.2007 con la quale il dirigente del servizio Rifiuti della Provincia di Bari richiedeva alla Ecoerre, nell'ambito dell'iter di richiesta di adeguamento al decreto 36/2003 (come detto sopra), una serie di prescrizioni ritenute dalla società probabilmente molto restrittive.
Il secondo riguardante l'impugnazione da parte del Comune di Trani del decreto regionale del 28.12.2006 n. 246 con il quale è stato approvato il piano di gestione di rifiuti speciali nella Regione Puglia. A tali interrogativi nessun assessore sapientone e simpaticone ha mai dato risposte, nonostante fosse a conoscenza della vicenda, visto che già con la delibera di giunta n. 15 del 23.1.2008 era stata deliberata la costituzione in giudizio e la conseguente nomina di un avvocato che tutelasse il Comune di Trani, nell'ambito del primo dei due giudizi sopra ricordati. Ma poiché siamo abituati ai fatti e non alle urla, proponiamo che l'Autorità di Bacino competente per il servizio di gestione dei rifiuti nel nostro territorio, di cui è presidente il sindaco Giuseppe Tarantini, intervenga immediatamente nella vicenda, predisponendo un idoneo atto formale teso a far valere le ragioni della nostra città in ogni sede competente.
Ricordiamo inoltre, che la vicenda Ecoerre comprende altre vicende giudiziarie, quali un processo penale davanti a tribunale di Trani a carico dei responsabili della società per aver realizzato la discarica in difformità dall'originario elaborato progettuale e un processo amministrativo nell'ambito del quale il Consiglio di Stato ha dichiarato la illegittimità delle strutture in muratura costruite dalla Ecoerre a servizio della discarica. Di tutte queste vicende qual è lo stato dell'arte? E ancora, il Comune di Trani è parte dei procedimenti amministrativi (quali conferenze di servizio) pendenti alla Provincia di Bari e alla Regione Puglia?»
Michele di Gregorio
Capogruppo consiliare Verdi