Elisa Claps e i misteri della Chiesa della Trinità: se ne parla domani allo Sporting Club di Trani

Il nuovo libro dei giornalisti di inchiesta Fabio Amendolara e Fabrizio Di Vito

sabato 23 novembre 2024 10.03
La morte di Elisa Claps, pur con un colpevole che sta scontando la sua pena, è ancora avvolta da molti interrogativi che orbitano soprattutto intorno alla chiesa della Trinità a Potenza dove il corpo della povera ragazza fu ritrovato. Il mistero principale resta intorno a chi avrebbe coperto e cercato di proteggere Restivo e l'avrebbe aiutato a occultare il cadavere. Ne hanno scritto un libro Fabio Amendolara e Fabrizio Di Vito, "Elisa Claps-Indagine nell' abisso della Chiesa della Trinità", che sarà presentato domani, domenica 24 novembre alle ore 19,00 nel Salone delle feste dello Sporting Club di Trani in via Astor Piazzolla.
L'incontro sarà introdotto dal Presidente dello Sporting Club Nicola Amoruso e da Maria Grazia Vitobello, presidente del "Centro Studi Barletta in rosa" A.P.S.; a intervistare gli autori sarà Flora Dileo. Alcune pagine del libro saranno lette da Maria Assunta Paolillo

Gli autori, a trent'anni anni dall'omicidio di Elisa Claps, con gli strumenti del giornalismo investigativo hanno analizzato e ricostruito ogni particolare del caso, consegnando al lettore tutte le drammatiche e clamorose scoperte e fornendo logiche spiegazioni delle questioni rimaste irrisolte. Mentre la famiglia lottava (e lotta) ancora per cercare la verità sono spesso state diffuse ricostruzioni fantasiose e parziali che hanno orientato un'opinione pubblica già turbata dal ritrovamento dei resti della vittima in Chiesa, da sospetti su prelati e inquirenti, da documenti allusivi e da suggestivi colpi di scena. Gli autori, seppur muovendosi in un contesto che è ancora difficilmente permeabile, grazie a testimonianze e documenti inediti, sono riusciti a spiegare le trame e a inquadrare in modo logico nel loro giusto ruolo i personaggi, portando alla luce importanti dettagli che erano stati scartati o tralasciati. Il documento giornalistico prodotto, lontano dall'essere una semplice ricostruzione cronachistica, si presenta dunque come un punto di approdo rispetto a ciò che è stato, ma anche di partenza verso l'ultimo percorso mai realmente affrontato: la ricerca di chi ha aiutato Danilo Restivo, autore del delitto, a occultare il cadavere e a farla franca per 17 anni.
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