Emergenza lavorativa, al 30 giugno oltre 100 persone perderanno il lavoro

La FLP denuncia una cattiva gestione politica e incapacità dirigenziale

giovedì 14 maggio 2015 7.25
«Entro il 31 maggio a Trani molti lavoratori saranno espulsi dal mondo di lavoro e al 30 giugno saranno oltre 100». Così ha dichiarato il Segretario della FLP Michele Giuliano.

«In una città dove ci sono migliaia di disoccupati - dice Giuliano - con la media di oltre il 35% in cerca di occupazione, la perdita di ulteriori posti di lavoro diventa un dramma e un'emergenza. Il dramma si estenderà alle famiglie di questi lavoratori che difficilmente potranno essere ricollocati in breve tempo. Per questi licenziamenti non è estranea la cattiva gestione politica e l'incapacità dei dirigenti nel gestire la cosa pubblica.

Al mancato rinnovo dell'appalto per la gestione della Biblioteca comunale, e della Refezione scolastica, il 31 maggio - insiste Giuliano - si aggiungono gli appalti dei servizi affidati alle cooperative sociali. Trattasi delle pulizie degli Uffici comunali e Giudiziari; pulizie al cimitero; verde pubblico e villa comunale; pulizie villa Guastamacchia; bagni pubblici. Le gare d'appalto dovevano essere bandite assieme alle proroghe ed espletate entro il 31 maggio 2015. Ad oggi non solo non sono stati pubblicati i bandi di gara ma nemmeno si sa se e quali di questi servizi siano ritenuti essenziali ed avranno un'ulteriore proroga del contratto. Tutti questi lavoratori sono vittime non solo della cattiva gestione ma anche della esasperata burocrazia.

Per quanto riguarda gli Asili nido - spiega il segretario FLP - il Commissario prefettizio di Trani ha decretato la chiusura dell'attività entro il 30 giugno 2015 per la mancata autorizzazione all'esercizio. Quindi dal 01/07/2015, 14 lavoratrici interessate al progetto finanziato direttamente dal Ministero dell'interni tramite i PAC (Servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti) non avranno più lavoro e l'utenza non avrà più il servizio perché il dirigente al settore sociale, complici gli assessori ai servizi sociali che si sono avvicendati, in 3 anni non hanno mai chiesto l'autorizzazione.

Dura anche la situazione di Villa Dragonetti. Il 28 maggio saranno licenziati ben 35 lavoratori impegnati nella cura degli anziani della casa di riposo e 6 lavoratrici impegnati nella scuola materna. Anche qui lo zampino della cattiva politica, questa volta regionale, assessorato alla sanità, che aveva promesso un aumento dei posti RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) da luglio 2014. Questi posti - dice Giuliano - andavano messi a bando, mentre la ASL BAT, con all'Assessorato regionale alla sanità, li ha assegnati direttamente. L'affidamento ha provocato un ricorso al TAR Puglia da parte di altra casa di riposo di Bisceglie, che ha sospeso l'efficacia della delibera regionale di assegnazione alla Casa di riposo Villa Dragonetti dei 30 posti, provocando, quindi, l'esubero di personale. La cosa più eclatante è che la Regione Puglia non si è costituita davanti ai Giudici Amministrativi a difendere il proprio deliberato».