Energia elettrica: adeguamenti di potenza per i contratti BTX3
Interrogativi su AMET dai Verdi
sabato 9 settembre 2006
«In questi giorni molti amministratori di condomini di edifici della nostra città hanno ricevuto a mezzo posta semplice una lettera da parte della AMET s.p.a., società di proprietà comunale che si occupa, come noto, di commercializzare energia elettrica e del trasporto pubblico cittadino. La lettera, priva di data e della sottoscrizione del legale rappresentante della società così recita: "Da una verifica effettuata nei nostri archivi risulta che avete in corso un contratto di fornitura di energia elettrica intestato a………stipulato il giorno……per una potenza impegnata di ….. Kw con codice Tariffa BTX3. Poiché il valore della potenza impegnata non è conforme alla vigente normativa stabilita dalla Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, il nuovo valore della potenza impegnata verrà elevato, automaticamente a 10 Kw, con addebito della differenza del "corrispettivo di potenza" pari ad euro……..oltre IVA, che troverà sulla prossima fattura di consumi."
In sostanza la suddetta è una vera e propria imposizione di adeguamento contrattuale fatta ai cittadini tranesi, con un aumento della c.d. "impegnativo di fornitura" maggiorato di 0,5 Kw, con un costo diverso a seconda dei casi. A prescindere dalla legittimità della richiesta, che andremo a verificare immediatamente, quello che ci preme evidenziare in questa sede sono le modalità con le quali la stessa viene fatta nei confronti dei cittadini e la opportunità temporale della stessa. Innanzitutto, la lettera è priva, come detto, di una data e della sottoscrizione del legale rappresentante della società: situazione anomala per una comunicazione fatta ai cittadini;
Fatto rilevante, inoltre, è la mancanza assoluta di chiarezza: non sono per nulla indicati i riferimenti normativi in base ai quali l'aumento della fornitura e del relativo costo per i cittadini viene effettuato "automaticamente"; non è specificato da quando il c.d. adeguamento contrattuale sarà reso effettivo; non vengono esplicitati i motivi ( al di là di un generico riferimento alla "vigente normativa") per i quali la società ha deciso l'aumento della fornitura e dei costi della stessa per i cittadini.
Pur essendo l'AMET di proprietà dei cittadini, i costosi "manager" nominati dal sindaco trattano i suoi proprietari (i cittadini) come dei veri e propri sudditi. Ribadendo la volontà di verificare la legittimità del comportamento degli amministratori dell'azienda chiediamo di conoscere se l'iniziativa, ricadendo sulle tasche di tantissimi cittadini sia stata avallata dall'amministrazione. Chiediamo se la scelta, legittima, di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, sia una scelta politica di questa amministrazione tesa a tamponare le falle di bilancio dichiarate dall'AMET nei mesi scorsi, assunta, senza spiegarne ai cittadini le motivazioni e con un metodo non conforme ai principi di trasparenza e correttezza cui deve essere improntata l'azione amministrativa.» Michele di Gregorio
Consigliere Comunale dei Verdi
In sostanza la suddetta è una vera e propria imposizione di adeguamento contrattuale fatta ai cittadini tranesi, con un aumento della c.d. "impegnativo di fornitura" maggiorato di 0,5 Kw, con un costo diverso a seconda dei casi. A prescindere dalla legittimità della richiesta, che andremo a verificare immediatamente, quello che ci preme evidenziare in questa sede sono le modalità con le quali la stessa viene fatta nei confronti dei cittadini e la opportunità temporale della stessa. Innanzitutto, la lettera è priva, come detto, di una data e della sottoscrizione del legale rappresentante della società: situazione anomala per una comunicazione fatta ai cittadini;
Fatto rilevante, inoltre, è la mancanza assoluta di chiarezza: non sono per nulla indicati i riferimenti normativi in base ai quali l'aumento della fornitura e del relativo costo per i cittadini viene effettuato "automaticamente"; non è specificato da quando il c.d. adeguamento contrattuale sarà reso effettivo; non vengono esplicitati i motivi ( al di là di un generico riferimento alla "vigente normativa") per i quali la società ha deciso l'aumento della fornitura e dei costi della stessa per i cittadini.
Pur essendo l'AMET di proprietà dei cittadini, i costosi "manager" nominati dal sindaco trattano i suoi proprietari (i cittadini) come dei veri e propri sudditi. Ribadendo la volontà di verificare la legittimità del comportamento degli amministratori dell'azienda chiediamo di conoscere se l'iniziativa, ricadendo sulle tasche di tantissimi cittadini sia stata avallata dall'amministrazione. Chiediamo se la scelta, legittima, di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, sia una scelta politica di questa amministrazione tesa a tamponare le falle di bilancio dichiarate dall'AMET nei mesi scorsi, assunta, senza spiegarne ai cittadini le motivazioni e con un metodo non conforme ai principi di trasparenza e correttezza cui deve essere improntata l'azione amministrativa.» Michele di Gregorio
Consigliere Comunale dei Verdi