Enzo Matichecchia: "Tre volte in toga, ormai mi scambiano per un giudice vero!"
L'attore tranese comparirà insieme ad Alessandro Gassman in uno dei casi dell'avvocato
venerdì 11 ottobre 2024
7.19
"Che bella scoperta Alessandro Gassmann: in un mondo di attori a cui piace fare "le prime donne", magari perché molto popolari sui social o al centro delle cronache rosa, sul set ho avuto la possibilità di conoscere davvero non solo un attore dall' indiscutibile talento e professionalità, ma anche una persona affabile, semplice, capace di mettere tutti a proprio agio senza ergersi a divo della situazione". Ci racconta così l'attore tranese Enzo Matichecchia il suo incontro con il protagonista della nuova serie TV dedicata ai casi dell'avvocato Guerrieri, tratta dai celebri romanzi di Gianrico Carofiglio tradotti in decine di lingue e quindi pronta a girare il mondo.
I casting per la scelta dei giudici che compaiono nella serie sembra che non abbiano avuto dubbi nell'individuare Enzo come uno dei magistrati nelle udienze che saranno rappresentate: "Ho dovuto convincere alcuni operatori della troupe che non ho nulla a che fare con il mondo dei Tribunali e che non sono neanche laureato in giurisprudenza, insistendo e anche dimostrando quale sia la mia attività di imprenditore : anche fuori dal set tutta la troupe mi chiamava "avvocà!" Del resto i panni del magistrato non solo sono stati indossati da Enzo nel film di Riondino "Palazzina Laf", ma saranno anche quelli nella prossima rappresentazione teatrale, "Ombre nella casa di vetro " opera di Roberto Franco nel riadattamento di Marco Pilone.
La verità è che non è un semplice abito che fa il monaco, perché Matichecchia, attore fiero e orgoglioso di un impegno che, pur amatoriale, produce professionalità riconosciute dai casting dei film come una risorsa importante e affidabile ( indiscutibile che sia il teatro una vera e propria palestra degli attori), racconta proprio che non basta un costume di scena e che diventare - come in questo caso - magistrato: anche per poche scene comporta un lavoro di studio, di attenzione ai dettagli agli atteggiamenti agli sguardi ".
Trani continua a essere un set scelto - anche per poche scene - nelle produzioni cinematografica e televisive: Enzo, che augurio puoi fare la nostra città, per il futuro, tu che insieme ad altri coraggiosi concittadini cerchi di mantenere vivo il respiro del teatro e della recitazione?, gli chiediamo. "Che dire, la mia risposta è quasi prevedibile: siamo in attesa di vedere realizzate tutte le promesse fatte su cinema Impero e Supercinema e speriamo che in futuro vengono fatti investimenti importanti per la cultura che partano proprio dal cuore, dall'anima più autentica della città che noi attori, registi, anche maestri, cerchiamo con tanto impegno di trasmettere ai cittadini: a chi ama il teatro da sempre e a chi ovviamente come i giovani, ancora non lo conosce".
I casting per la scelta dei giudici che compaiono nella serie sembra che non abbiano avuto dubbi nell'individuare Enzo come uno dei magistrati nelle udienze che saranno rappresentate: "Ho dovuto convincere alcuni operatori della troupe che non ho nulla a che fare con il mondo dei Tribunali e che non sono neanche laureato in giurisprudenza, insistendo e anche dimostrando quale sia la mia attività di imprenditore : anche fuori dal set tutta la troupe mi chiamava "avvocà!" Del resto i panni del magistrato non solo sono stati indossati da Enzo nel film di Riondino "Palazzina Laf", ma saranno anche quelli nella prossima rappresentazione teatrale, "Ombre nella casa di vetro " opera di Roberto Franco nel riadattamento di Marco Pilone.
La verità è che non è un semplice abito che fa il monaco, perché Matichecchia, attore fiero e orgoglioso di un impegno che, pur amatoriale, produce professionalità riconosciute dai casting dei film come una risorsa importante e affidabile ( indiscutibile che sia il teatro una vera e propria palestra degli attori), racconta proprio che non basta un costume di scena e che diventare - come in questo caso - magistrato: anche per poche scene comporta un lavoro di studio, di attenzione ai dettagli agli atteggiamenti agli sguardi ".
Trani continua a essere un set scelto - anche per poche scene - nelle produzioni cinematografica e televisive: Enzo, che augurio puoi fare la nostra città, per il futuro, tu che insieme ad altri coraggiosi concittadini cerchi di mantenere vivo il respiro del teatro e della recitazione?, gli chiediamo. "Che dire, la mia risposta è quasi prevedibile: siamo in attesa di vedere realizzate tutte le promesse fatte su cinema Impero e Supercinema e speriamo che in futuro vengono fatti investimenti importanti per la cultura che partano proprio dal cuore, dall'anima più autentica della città che noi attori, registi, anche maestri, cerchiamo con tanto impegno di trasmettere ai cittadini: a chi ama il teatro da sempre e a chi ovviamente come i giovani, ancora non lo conosce".