Eolico off-shore: Legambiente Trani disponibile a confronto
«Una grande opportunità di rilancio per l'ex municipalizzata»
venerdì 15 gennaio 2010
«Apprendiamo dai mezzi d'informazione che l'AMET si farà promotrice di un progetto per la realizzazione di un parco eolico in mare a largo delle coste tranesi. La legambiente sostiene la produzione di energia attraverso i metodi realmente rinnovabili come l'eolico ed il solare. In particolare con l'ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) ha stretto importanti protocolli d'intesa che stanno portando rapidi risultati in termini di incremento energetico da fonti rinnovabili. La produzione energetica con l'eolico è in crescita esponenziale in tutta Europa e rappresenta la fonte energetica con maggiori margini di miglioramento in termini di efficienza, sostenibilità ed economia.
La produzione energetica con l'eolico presenta un bilancio energetico molto conveniente. Le emissioni equivalenti di CO2 derivanti dalla produzione e dall'istallazione di una singola turbina si ammortizzano dopo i primi tre/sei mesi di funzionamento. Calcolando che il ciclo di vita medio di una turbina eolica è di 20 anni, si può dire che la turbina sarà in grado di produrre energia elettrica ad impatto ambientale zero per più di 19 anni. Altre fonti energetiche a zero emissioni come il nucleare presentano tempi di compensazione della CO2 e costi enormemente più elevati. Tale dato rappresenta un elemento ulteriore a supporto delle battaglie che la Legambiente sta facendo per contrastare l'avventata scelta verso il nucleare fatta dal Governo Nazionale. Stante questo quadro generale appare evidente che la Legambiente è favorevole allo sviluppo di questa fonte energetica che al contrario del termovalorizzatore già proposto alcuni anni fa dall'AMET non presenta impatti negativi, insalubri e cancerogeni dovuti alle emissioni di gas nocivi, diossine e metalli pesanti.
Per quanto attiene specificatamente l'impianto off-shore proposto dall'Amet non conosciamo i dettagli tecnici essenziali per valutare correttamente l'intero progetto. Spesso in nome dello sviluppo dell'eolico sono state compiute scelte oltraggiose per il paesaggio collocando parchi eolici in aree dall'elevato valore naturalistico. Pertanto, ci riserviamo di esprimere un parere più oggettivo e scientificamente pregnante solo dopo avere visionato il progetto che ci auguriamo abbia un minimo impatto sulla modificazione dei fondali; consideri la più opportuna distanza dalla costa in relazione all'impatto visivo e sull'interferenza prospettica con i principali siti storico-architettonici; tenga conto adeguatamente dei condizionamenti connessi alla circolazione marina; valuti l'incidenza sugli ecosistemi marini; ecc..
Concludiamo affermando che il ritorno dell'Amet alla produzione di energia pulita attraverso l'eolico potrebbe rappresentare, dopo tante scelte economicamente avventate come il collegamento mediante catamarano con Dubrovnik, l'AIGS (Amet Iniziative Speciali), le estati tranesi, il Teatro, ecc., una grande opportunità di rilancio aziendale per la gloriosa municipalizzata tranese».
Avv. Pierluigi Colangelo
Presidente Legambiente Circolo Trani
La produzione energetica con l'eolico presenta un bilancio energetico molto conveniente. Le emissioni equivalenti di CO2 derivanti dalla produzione e dall'istallazione di una singola turbina si ammortizzano dopo i primi tre/sei mesi di funzionamento. Calcolando che il ciclo di vita medio di una turbina eolica è di 20 anni, si può dire che la turbina sarà in grado di produrre energia elettrica ad impatto ambientale zero per più di 19 anni. Altre fonti energetiche a zero emissioni come il nucleare presentano tempi di compensazione della CO2 e costi enormemente più elevati. Tale dato rappresenta un elemento ulteriore a supporto delle battaglie che la Legambiente sta facendo per contrastare l'avventata scelta verso il nucleare fatta dal Governo Nazionale. Stante questo quadro generale appare evidente che la Legambiente è favorevole allo sviluppo di questa fonte energetica che al contrario del termovalorizzatore già proposto alcuni anni fa dall'AMET non presenta impatti negativi, insalubri e cancerogeni dovuti alle emissioni di gas nocivi, diossine e metalli pesanti.
Per quanto attiene specificatamente l'impianto off-shore proposto dall'Amet non conosciamo i dettagli tecnici essenziali per valutare correttamente l'intero progetto. Spesso in nome dello sviluppo dell'eolico sono state compiute scelte oltraggiose per il paesaggio collocando parchi eolici in aree dall'elevato valore naturalistico. Pertanto, ci riserviamo di esprimere un parere più oggettivo e scientificamente pregnante solo dopo avere visionato il progetto che ci auguriamo abbia un minimo impatto sulla modificazione dei fondali; consideri la più opportuna distanza dalla costa in relazione all'impatto visivo e sull'interferenza prospettica con i principali siti storico-architettonici; tenga conto adeguatamente dei condizionamenti connessi alla circolazione marina; valuti l'incidenza sugli ecosistemi marini; ecc..
Concludiamo affermando che il ritorno dell'Amet alla produzione di energia pulita attraverso l'eolico potrebbe rappresentare, dopo tante scelte economicamente avventate come il collegamento mediante catamarano con Dubrovnik, l'AIGS (Amet Iniziative Speciali), le estati tranesi, il Teatro, ecc., una grande opportunità di rilancio aziendale per la gloriosa municipalizzata tranese».
Avv. Pierluigi Colangelo
Presidente Legambiente Circolo Trani