Estate Tranese, neanche il minimo indispensabile

Palazzo Beltrani chiude per tutto agosto, si attende il calendario delle attività

sabato 8 agosto 2015 8.25
A cura di Vincenzo Membola
Lo stato delle casse comunali è, come noto, parecchio instabile, esposto all'ispezione del riaccertamento in corso. Pretendere una "Estate Tranese" all'altezza degli scorsi anni, che pure hanno lasciato dietro di loro parecchi strascichi polemici, è sicuramente folle. Ci sono, però, piccole operazioni che, come ha da sempre affermato Bottaro, avrebbero potuto garantire quantomeno una stagione decente, dignitosa, alla città. Diversi sono i segnali che indicano, invece, il contrario.

Il Palazzo delle Arti "Beltrani", ad esempio, resterà chiuso da martedì 11 agosto a domenica 30 agosto, in piena stagione turistica, per lavori di riordino delle collezioni. Chiusura estiva anche per la biblioteca comunale "Giovanni Bovio", la cui riapertura è prevista il 1 settembre. Con il 23 luglio, invece, si raggiungeva il termine ultimo per sottoporre all'assessorato alla Cultura progetti per la realizzazione di eventi a costo zero, per i mesi di agosto e di settembre. Da due settimane, si è in attesa di conoscere quantomeno ciò che è stato proposto, nonché la decisione dell'assessore Distaso e della giunta a riguardo. La realizzazione di una seppur minima manifestazione richiede tempi tecnici organizzativi che, con il periodo di ferie, si allungano inesorabilmente. Da una decina di giorni, si registra anche la nascita di una serie di iniziative che si fregia di rientrare nel cartellone comunale, avendo, magari, raccolto al momento solo il patrocinio gratuito per l'evento. Per le chiese della città, si arriva persino a chiedere l'aiuto di qualche associazione culturale che, in modalità last minute, possa garantire il prolungamento degli orari d'apertura.

Nel complesso, pare di essere di fronte a una "armata Brancaleone", che, senza un obiettivo finale specifico, si muove alla rinfusa verso mete decise al momento. Eppure, servirebbe poco per raggiungere il minimo indispensabile: una comunicazione unica e complessiva del calendario di iniziative e la garanzia di poter fruire quantomeno dei beni culturali già presenti sul territorio. La città dovrà, invece, contare sul "volontariato occasionale", sperando che questo offra un servizio decente, aspettando tempi migliori. Si credeva di aver toccato il fondo in questo settore. Purtroppo, sembra si possa ancora scavare.