Estate tranese, nel segmento teatrale Myers e Rubini
L'attore inglese porterà a Trani "Il grande inquisitore". Il regista pugliese invece racconterà Matteo Salvatore
sabato 1 giugno 2013
12.02
Fra i punti di forza del prossimo cartellone estivo affidato alle mani ed alla creatività di Riccardo Carbutti, ci sarà un segmento dedicato al teatro. Il festival dovrebbe occupare l'ultima decade di giugno e prevede tra i nomi quelli di Sergio Rubini e Bruce Myers che porterà a Trani "Il grande inquistore". Quest'ultima rappresentazione è il punto d'arrivo di un percorso artistico intrapreso da Myers alla Royal accademy of drama di Londra e proseguito presso la storica Royal Shakespeare company, paladina del teatro ufficiale britannico, dalla quale l'attore si è in seguito allontanato per collaborare con Peter Brook, per diffondere la sua arte basata essenzialmente sulla libera espressione dell'individuo e sull'improvvisazione.
Il dramma è tratto dal capitolo omonimo de "I fratelli Karamazov", l'ultimo romanzo di Dostoevskij, nel quale la concezione religiosa fa da padrona a una trama che riassume il pensiero filosofico dell'autore russo. L'azione ha luogo in Spagna, a Siviglia, durante il XVI secolo quando la cultura umanistica si scaglia contro l'intransigenza religiosa. E' il tempo in cui atroci delitti vengono eseguiti dall'Inquisizione in nome di Dio e della Chiesa. "Il grande inquisitore" racconta il ritorno di Cristo in terra. A Sergio Rubini invece sarà affidato il ricordo, tra parole e musica, di Matteo Salvatore, il cantastorie pugliese, poeta degli ultimi, che con le sue ballate ha raccontato se stesso e la sua quotidianità.
Il dramma è tratto dal capitolo omonimo de "I fratelli Karamazov", l'ultimo romanzo di Dostoevskij, nel quale la concezione religiosa fa da padrona a una trama che riassume il pensiero filosofico dell'autore russo. L'azione ha luogo in Spagna, a Siviglia, durante il XVI secolo quando la cultura umanistica si scaglia contro l'intransigenza religiosa. E' il tempo in cui atroci delitti vengono eseguiti dall'Inquisizione in nome di Dio e della Chiesa. "Il grande inquisitore" racconta il ritorno di Cristo in terra. A Sergio Rubini invece sarà affidato il ricordo, tra parole e musica, di Matteo Salvatore, il cantastorie pugliese, poeta degli ultimi, che con le sue ballate ha raccontato se stesso e la sua quotidianità.