Estate tranese, per i Verdi ricca di "misteri e caos"
Perplessità sull'Open bus e altre "stranezze" della stagione da poco conclusa
mercoledì 15 ottobre 2008
«Molte perplessità sugli eventi e le iniziative organizzate per la stagione estiva da poco conclusasi a Trani. Ma sicuramente le più importanti riguardano l'Open bus, utilizzato per far girare turisti e non per le vie di Trani consentendo loro di ammirarne le bellezze storico-architettoniche e che, in teoria, è stato solo patrocinato dall'amministrazione comunale, senza cioè oneri e impegni di spesa per palazzo di città.
L'iniziativa è sicuramente condivisibile – afferma il capogruppo di Verdi, Michele di Gregorio – ma è assurdo far girare all'interno della strette strade cittadine, evidentemente diverse dalle strade di Roma o Londra dove il servizio è attivo da anni, un automezzo enorme che ha la necessità di essere preceduto da una pattuglia della polizia municipale per districarsi nel traffico. Una scelta che contrasta con le tanto sbandierate scelte di razionalizzazione della viabilità e dei costi, poiché la presenza di vigili urbani per le nostre strade viene centellinata per l'esiguo numero degli stessi. Sarebbe bastato utilizzare un automezzo meno ingombrante e possibilmente meno inquinante per risolvere il problema.
Tra l'altro sembra siano state disattese le richieste presentate negli anni scorsi da alcuni imprenditori tranesi, i quali volevano istituzionalizzare l'iniziativa. Il servizio di bus navetta, ideato per collegare il centro con i parcheggi esterni alla città – continua di Gregorio – è stato pregevole, anche se poi ha avuto scarso successo. Ma è stata sicuramente assurda la scelta di utilizzare mezzi vecchi che inquinano almeno quanto le macchine che si aveva intenzione di non far circolare. Ma di "stranezze" se ne sono registrate anche altre. Non dimentichiamo – spiega ancora di Gregorio – altre vicende quali quelle dell'ingresso a pagamento del lido Marechiaro, dell'errata implementazione dei pilomat e delle sfere per la delimitazione della zona pedonale ora revocata, delle fioriere sul porto sostituite da blocchetti di marmo regolarmente abbattuti dalle auto, delle occupazioni di suolo pubblico nel centro storico non regolamentate che portano i commercianti a uno stato di perenne illegalità. A questi e altri interrogativi – conclude - vorremmo fosse data una risposta onde evitare di definire questa come l'estate tranese dei "misteri e del caos"».
L'iniziativa è sicuramente condivisibile – afferma il capogruppo di Verdi, Michele di Gregorio – ma è assurdo far girare all'interno della strette strade cittadine, evidentemente diverse dalle strade di Roma o Londra dove il servizio è attivo da anni, un automezzo enorme che ha la necessità di essere preceduto da una pattuglia della polizia municipale per districarsi nel traffico. Una scelta che contrasta con le tanto sbandierate scelte di razionalizzazione della viabilità e dei costi, poiché la presenza di vigili urbani per le nostre strade viene centellinata per l'esiguo numero degli stessi. Sarebbe bastato utilizzare un automezzo meno ingombrante e possibilmente meno inquinante per risolvere il problema.
Tra l'altro sembra siano state disattese le richieste presentate negli anni scorsi da alcuni imprenditori tranesi, i quali volevano istituzionalizzare l'iniziativa. Il servizio di bus navetta, ideato per collegare il centro con i parcheggi esterni alla città – continua di Gregorio – è stato pregevole, anche se poi ha avuto scarso successo. Ma è stata sicuramente assurda la scelta di utilizzare mezzi vecchi che inquinano almeno quanto le macchine che si aveva intenzione di non far circolare. Ma di "stranezze" se ne sono registrate anche altre. Non dimentichiamo – spiega ancora di Gregorio – altre vicende quali quelle dell'ingresso a pagamento del lido Marechiaro, dell'errata implementazione dei pilomat e delle sfere per la delimitazione della zona pedonale ora revocata, delle fioriere sul porto sostituite da blocchetti di marmo regolarmente abbattuti dalle auto, delle occupazioni di suolo pubblico nel centro storico non regolamentate che portano i commercianti a uno stato di perenne illegalità. A questi e altri interrogativi – conclude - vorremmo fosse data una risposta onde evitare di definire questa come l'estate tranese dei "misteri e del caos"».