Gruppo Etica e Politica: "Ogni volta che si parla di ospedale città e politici si dividono"

Una lettera aperta di Antonio Corraro

lunedì 18 marzo 2024 9.53
Come sempre accade, ogni volta che si parla di Ospedale, la città e i politici si dividono in tre parti, la prima: semplifica tutto etichettando "…é solo campagna elettorale"; la seconda: tutto va bene! Allarme inesistente; la terza: continua a lanciare segnali allarmanti sui continui spostamenti di reparti. Il sottoscritto, vista la vecchia esperienza, fa parte del terzo gruppo e non può essere diversamente, visto che era il responsabile di quel raggruppamento etichettato "I Pinocchietti Rossi" colpevoli, a loro dire, di gridare: "aiuto ci chiudono l'ospedale".

Ci risiamo anche questa volta i cittadini, come me, non ci stanno capendo nulla anche perché c'è chi mette le "pezze e chi le toglie" -. Ill.mo Sindaco Avv. Amedeo Bottaro, Ill. mo dott. Mauro Mazzilli, ill.mi firmatari del documento esposto in città e pubblicizzata dai mass media Noi chiediamo chiarezza e trasparenza. Per fare ciò possiamo partire dal protocollo firmato il 10 agosto del 2016 dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal Sindaco di Trani Amedeo Bottaro e dal D. G. della Asl BT Ottavio Narracci. Cosa prevede il protocollo ancora in vigore e mai smentito o ritrattato? La trasformazione dell'Ospedale di Trani in Presidio Territoriale Assistenziale (PTA). La domanda ricorrente… ma il PTA funziona per come è stato scritto e firmato nell'accordo o dopo quasi 10 anni siamo ancora al "caro amico ti scrivo"?

Quindi erano previsti:
investimenti per di circa 15/20 milioni di euro; la piastra operatoria; farmacia territoriale; servizio di 118; attività specialistica di 1° e 2° livello; attività ambulatoriale di 3° livello attività ambulatoriale di ostetricia e ginecologia; ambulatorio infermieristico; screening oncologico e ginecologico di 2° livello; servizio di oncoematologia; servizio di pneumotisiologia; sistema complesso di telemedicina; l'ospedale di comunità con 10/20 posti letto; Cittadella sociosanitaria - ex ospedaletto; servizio di medicina di laboratorio territoriale; punto di primo intervento territoriale; unità di raccolta fissa; servizio dialisi / punto rene; servizio di radiologia con risonanza magnetica nucleare; area di front-office con info point e servizio di cup – ticket; il polo didattico universitario specializzato in medicina di comunità con salone congressi; area di servizi di emergenza/urgenza composta da continuità assistenziale (ex guardia medica), ambulatorio con servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica (Scap); piastra ambulatoriale con ambulatori distrettuali di cardiologia e cardiologia pediatrica, chirurgia, dermatologia, endocrinologia e diabetologia, medicina dello sport, neurologia, oculistica, otorinolaringoiatria, ortopedia, odontoiatria, urologia; ambulatori a gestione ospedaliera di cardiologia, allergologia,
chirurgia, endoscopia e gastroenterologia e nutrizione, ginecologia, pneumologia e medicina interna, ortopedia, urologia, terapia del dolore, diabete mellito e malattie cardio-metaboliche, malattie apparato respiratorio; servizio di medicina pre-natale con endoscopia ginecologica (istero-resettoscopia); Sede di direzioni di Distretto e di Pta con gli uffici annessi.

Ci chiediamo, è possibile farci capire qual'è lo stato attuale della situazione? Se il percorso è lento, o peggio si sta tornando in dietro, chi di competenza cosa pensa di fare? I cittadini possono capire il perché vengono ancora "sbattuti" da una città all'altra, pur aspettando mesi e mesi per un appuntamento? Se qualcuno ha la delicatezza di farci capire, anticipatamente ringraziamo.

- Antonio Corraro, Amministratore del Gruppo FB "Etica & Politica"