Evasione fiscale per oltre 1,5 milioni: nei guai anche alcuni bed&breakfast di Trani
L'operazione condotta dalla Fiamme Gialle nelle province di Bari e Bat
giovedì 27 settembre 2018
11.22
Oltre 1,5 milioni di euro non dichiarati al Fisco da gestori di Bed & Breakfast e affittacamere irregolari. È il bilancio dell'attività di controllo svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Trani, nell'ambito dell'operazione denominata "Bed&Black-fast", per il contrasto del fenomeno dell'evasione, dell'abusivismo e del sommerso nel settore turistico-ricettivo.
L'operazione si inserisce in un più ampio contesto investigativo di intervento su larga scala promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, che riguarda anche altri Comuni delle province di Bari e B.A.T., dove i controlli hanno portato alla individuazione di diverse strutture ricettive abusive.
I finanzieri hanno scandagliato le numerosissime strutture ricettive di Trani, Bisceglie e Corato, individuando affittacamere e B&B per la cui posizione fiscale erano necessari ulteriori approfondimenti all'esito di una preliminare attività informativa, confortata anche dall'esame di famosi portali di ricerca turistica (quali ad esempio Booking.com, Venere.com e Hrs.com) e riscontri sul territorio.
Pertanto, sono stati avviati specifici interventi ispettivi nei confronti di attività di "affittacamere" e "bed & breakfast", orientati ad appurare l'effettiva sussistenza dei requisiti necessari per l'accesso al più mite trattamento tributario destinato alle strutture gestite secondo i canoni della "non professionalità".
Nel corso delle attività di controllo sono stati riscontrati elementi che denotavano un'offerta ricettiva prestata in maniera "non occasionale" e "con una organizzazione di mezzi tali da realizzare l'esercizio di una vera e propria attività d'impresa", in violazione delle disposizioni della Legge Regionale 7 agosto 2013, n. 27, recante la "Disciplina dell'attività ricettiva di Bed and Breakfast (B&B)". Gli accessi ispettivi effettuati dai militari hanno inoltre fatto emergere che qualche struttura ricettiva era completamente abusiva, avendo omesso di presentare apposita S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al rispettivo Comune. Per tali violazioni, sono state comminate ai titolari delle strutture sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore a 60.000 euro.
Conseguenze ancora più gravi in due casi, in cui i titolari delle strutture ricettive sono stati anche denunciati alla Procura della Repubblica di Trani per non aver effettuato la comunicazione degli alloggiati all'Autorità di Pubblica Sicurezza, in violazione dell'art. 109 del T.U.L.P.S.
Inoltre, sul piano fiscale, in relazione alle numerose strutture abusive individuate, le Fiamme Gialle hanno constatato e quantificato una significativa evasione alle imposte sui redditi e l'omesso versamento dell'IVA dovuta sulle prestazioni alloggiative che, allo stato attuale, ha portato ad una proposta di recupero a tassazione per circa 1,5 milioni di euro complessivi.
Queste attività svolte dal Corpo a contrasto all'economia illegale nel settore turistico alberghiero sono finalizzate a garantire un sempre più efficiente e robusto sistema locale di promozione turistica basato sulla corretta concorrenza e sul rispetto della legislazione vigente.
La Guardia di Finanza, infatti, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di legalità, al fine di arginare la diffusione dell'abusivismo e del sommerso nel sistema economico, che compromettono la libera e leale concorrenza del mercato, a discapito delle imprese che operano nel rispetto della legge.
L'operazione si inserisce in un più ampio contesto investigativo di intervento su larga scala promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, che riguarda anche altri Comuni delle province di Bari e B.A.T., dove i controlli hanno portato alla individuazione di diverse strutture ricettive abusive.
I finanzieri hanno scandagliato le numerosissime strutture ricettive di Trani, Bisceglie e Corato, individuando affittacamere e B&B per la cui posizione fiscale erano necessari ulteriori approfondimenti all'esito di una preliminare attività informativa, confortata anche dall'esame di famosi portali di ricerca turistica (quali ad esempio Booking.com, Venere.com e Hrs.com) e riscontri sul territorio.
Pertanto, sono stati avviati specifici interventi ispettivi nei confronti di attività di "affittacamere" e "bed & breakfast", orientati ad appurare l'effettiva sussistenza dei requisiti necessari per l'accesso al più mite trattamento tributario destinato alle strutture gestite secondo i canoni della "non professionalità".
Nel corso delle attività di controllo sono stati riscontrati elementi che denotavano un'offerta ricettiva prestata in maniera "non occasionale" e "con una organizzazione di mezzi tali da realizzare l'esercizio di una vera e propria attività d'impresa", in violazione delle disposizioni della Legge Regionale 7 agosto 2013, n. 27, recante la "Disciplina dell'attività ricettiva di Bed and Breakfast (B&B)". Gli accessi ispettivi effettuati dai militari hanno inoltre fatto emergere che qualche struttura ricettiva era completamente abusiva, avendo omesso di presentare apposita S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al rispettivo Comune. Per tali violazioni, sono state comminate ai titolari delle strutture sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore a 60.000 euro.
Conseguenze ancora più gravi in due casi, in cui i titolari delle strutture ricettive sono stati anche denunciati alla Procura della Repubblica di Trani per non aver effettuato la comunicazione degli alloggiati all'Autorità di Pubblica Sicurezza, in violazione dell'art. 109 del T.U.L.P.S.
Inoltre, sul piano fiscale, in relazione alle numerose strutture abusive individuate, le Fiamme Gialle hanno constatato e quantificato una significativa evasione alle imposte sui redditi e l'omesso versamento dell'IVA dovuta sulle prestazioni alloggiative che, allo stato attuale, ha portato ad una proposta di recupero a tassazione per circa 1,5 milioni di euro complessivi.
Queste attività svolte dal Corpo a contrasto all'economia illegale nel settore turistico alberghiero sono finalizzate a garantire un sempre più efficiente e robusto sistema locale di promozione turistica basato sulla corretta concorrenza e sul rispetto della legislazione vigente.
La Guardia di Finanza, infatti, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di legalità, al fine di arginare la diffusione dell'abusivismo e del sommerso nel sistema economico, che compromettono la libera e leale concorrenza del mercato, a discapito delle imprese che operano nel rispetto della legge.