Comune, sul fabbisogno del personale le proteste della rsu

De Feudis e Lorusso: «La soluzione non sono i dipendenti della Bat, serve un concorso»

martedì 2 febbraio 2016 13.25
«In riferimento alla seduta convocata dalla parte pubblica (Comune di Trani) in data 28 gennaio 2016 con la rsu, in merito alla necessità di confrontarsi relativamente all'adozione della delibera di giunta numero 156 del 29 dicembre 2015, relativa al fabbisogno triennale del personale, in primis si constata con rammarico, l'assenza del sindaco della città di Trani nonostante la stessa avesse come scopo la necessità di rappresentare alla parte pubblica l'inutilità e l'inopportunità nell'adozione della citata delibera alla data del 29 dicembre 2015». Lo dicono, in una lettera aperta indirizzata agli organi di stampa e ai dipendenti comunali, Sergio De Feudis e Giuseppe Lorusso, rispettivamente vice presidente e presidente della rappresentanza sindacale unitaria del Comune di Trani.

«La richiesta della parte sindacale si appalesa sensata in quanto evidenzia che la pubblica amministrazione avrebbe fatto bene a prevedere nel piano triennale del fabbisogno del personale le procedure concorsuali e l'avvio della procedura di stabilizzazione del personale dell'area di Vigilanza che, alla luce di recentissime e autorevoli pareri da parte di ben due sezioni regionali della Corte dei conti – Autonomie Locali (nr. 26 del 20/07/2015 e nr. 21 del 20/12/2013), davano la possibilità all'Amministrazione di indire finalmente per la città di Trani i tanto attesi concorsi (l'ultimo risale al 1986). Siamo convinti - proseguono i due - che l'indizione di un concorso pubblico, dopo aver espletato i bandi di mobilità, (chiariamo che per alcune figure professionali era già possibile bandire alcuni concorsi) è una reale opportunità che si offre ai nostri giovani che da tanto tempo auspicano di trovare un posto di lavoro restando oltremodo una vera e propria opportunità al territorio locale. Trincerarsi dietro la dicitura che i concorsi portano via del tempo (preannunciando ipotetici ricorsi) non può essere assunta a giustificazione per non affrontare il problema! La politica, a nostro avviso, deve assolutamente assumersi la responsabilità di portare avanti le richieste rappresentate dai propri cittadini».

E avvertono: «Certamente, la soluzione non è quella di occupare i posti vacanti presenti nell'organico del Comune con il personale della Provincia Bat, già titolari di un posto di lavoro pubblico, applicando la famosa legge Del Rio. Sappiamo bene che questi dipendenti, quando verranno pubblicati i decreti attuativi e le norme Regionali, dovranno transitare secondo le priorità già definite, ovvero, nel ministero della Giustizia, nelle Regioni, nelle Asl e in ultimo nei Comuni. I rappresentanti tecnici di questa città - proseguono - sono stati così bravi e tempestivi da prevedere l'occupazione per queste figure già da oggi(?). È questa la reale lungimiranza e capacità organizzativa a cui mira la pubblica amministrazione? Che per un attimino tralascia argomenti inopinabilmente più importanti, quali, l'occupazione, l'ambiente, la viabilità, la sicurezza, le tasse e tanti altri ancora per dedicarsi a un problema così impellente e necessario quale quello di far lavorare dipendenti della Provincia Bat nella nostra città?».

«Si conclude invitando tutte le forze politiche che sostengono la città e che hanno la vera, ma ribadiamo, la vera volontà e sensibilità - dicono - di aiutare a risanare occupazionalmente questa bella Trani, di voler condividere l'impegno che la scrivente rsu sta conducendo da molto tempo prima che il provvedimento di Giunta Comunale fosse adottato. Ciò per evitare - concludono - che un altro danno si perpetri nei confronti dei giovani di questa Città in attesa da troppo tempo di aspettative disattese».