Fare Verde ripulisce l'epitaffio della Disfida di Barletta
«Chiediamo che siano prese soluzioni definitive». Le foto.
martedì 17 febbraio 2009
«Tredici febbraio 1503, una data che talvolta si fatica a contestualizzare: la nota Disfida di Barletta. In un'Italia ben lontana dall' essere uno Stato costituito, cavalieri italiani scesero in campo per dimostrare il proprio valore, difendendo l' onore della loro terra. Una testimonianza che è patrimonio storico collettivo! Nell'agro di Trani, sotto il controllo dei Veneziani, fu individuata l'area idonea per la sfida, precisamente nella odierna contrada di S. Elia. Il Duca d'Airola Ferrante Caracciolo, prefetto delle province di Bari e Otranto, nel 1583 fece erigere su questo sito, un monumento a cui si aggiunsero nella metà dell' 800 i versi di Giovanni Bovio.
Il gruppo di Fare Verde di Trani, in occasione dell'anniversario della disfida si è recato all'epitaffio, fortunatamente di facile localizzazione grazie all'apposita segnaletica. Abbiamo riscontrato un grave stato d'abbandono, come denunciava qualche anno fa Obiettivo Trani (a cui va la nostra stima per il lavoro che svolge sul territorio).
I marmi, infatti, sono spaccati in più punti, completano il quadro le immancabili scritte spray "datate" e incisioni nella pietra. Simbolicamente abbiamo voluto liberare l'epitaffio da cespugli d erba cresciuti negli interstizi delle fogature che col passare degli anni si sono aperte favorendo il proliferare di piante selvatiche. Triste l'immagine che diamo sui siti di riferimento: Wikipedia testimonianza fotografica dell' incuria! Chiediamo che siano prese soluzioni definitive, se non già in esame, per strappare l'epitaffio al degrado in cui versa. Si potrebbero cercare sponsor pronti ad accollarsi le spese di restauro, pratica spesso utilizzata in varie realtà. Ci piacerebbe che le testimonianze pervenuteci possano essere oggetto di opportune valorizzazioni; sono passati circa sei mesi dal nostro intervento sul parcheggio selvaggio presso S.Maria de Russis(San Giacomo) ma con rammarico prendiamo atto che la situazione purtroppo non è mutata.»
Andrea Moselli
Presidente Fare Verde Trani
Il gruppo di Fare Verde di Trani, in occasione dell'anniversario della disfida si è recato all'epitaffio, fortunatamente di facile localizzazione grazie all'apposita segnaletica. Abbiamo riscontrato un grave stato d'abbandono, come denunciava qualche anno fa Obiettivo Trani (a cui va la nostra stima per il lavoro che svolge sul territorio).
I marmi, infatti, sono spaccati in più punti, completano il quadro le immancabili scritte spray "datate" e incisioni nella pietra. Simbolicamente abbiamo voluto liberare l'epitaffio da cespugli d erba cresciuti negli interstizi delle fogature che col passare degli anni si sono aperte favorendo il proliferare di piante selvatiche. Triste l'immagine che diamo sui siti di riferimento: Wikipedia testimonianza fotografica dell' incuria! Chiediamo che siano prese soluzioni definitive, se non già in esame, per strappare l'epitaffio al degrado in cui versa. Si potrebbero cercare sponsor pronti ad accollarsi le spese di restauro, pratica spesso utilizzata in varie realtà. Ci piacerebbe che le testimonianze pervenuteci possano essere oggetto di opportune valorizzazioni; sono passati circa sei mesi dal nostro intervento sul parcheggio selvaggio presso S.Maria de Russis(San Giacomo) ma con rammarico prendiamo atto che la situazione purtroppo non è mutata.»
Andrea Moselli
Presidente Fare Verde Trani