Felice Casale: "Ancora un rinvio, altri quattro mesi di attesa: questa non è giustizia, é un'agonia"
Si terrà il 5 febbraio l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio con un nuovo Gup
venerdì 18 ottobre 2024
9.26
La voce di Felice Casale non lascia segni di cedimento, ma la rabbia traspare a ogni parola, una rabbia unita a dolore ancora crudo, tagliente, di una ferita che a ogni occasione sanguina sempre di più.
La lotta di Felice, insieme a sua moglie e alla sua famiglia, è continua inarrestabile, la fiducia che questa battaglia fatta di sit in, dichiarazioni pubbliche, manifesti, e soprattutto produzione di documenti, fotografie, testimonianze, possa dare un minimo di senso alla morte di suo figlio, animata da una fede incrollabile in Dio, non lo allontana minimamente dall'idea di andare avanti: neanche quando, dopo aver contato i giorni per l' approssimarsi della udienza che avrebbe deciso sulla richiesta di rinvio a giudizio, la notizia è stata di un rinvio di altri quattro mesi. " è un agonia, uno stillicidio sembra che la giustizia stia giocando con noi come il gatto fa con il topo: Ma loro lo sanno che dietro ogni rinvio ci sono famiglie che soffrono che aspettano che contano i loro giorni, le loro ore per poter avere una risposta dalla giustizia italiana??".
Il 17 ottobre era atteso dal signor Casale con grande fiducia e speranza ,dopo che la Gip, dott.ssa Altamura aveva rigettato parzialmente l'istanza di archiviazione e accolto il rinvio coatto per quel che riguardava le posizioni di Amiu nella persona di Alessandro Guadagnolo e del Comune nella persona di Francesco Patruno. "Non ci é dato sapere le motivazioni, e intanto dobbiamo attendere ancora 4 mesi e un nuovo Gup, visto che ne è stato designato un altro: abbiamo fiducia in Dio che possa toccare il cuore di queste persone, che capiscano il nostro dolore, che diano risposte precise a domande precise che risultano da tutti i documenti che sono stati presentati nel corso di questi sette anni".
La lotta di Felice, insieme a sua moglie e alla sua famiglia, è continua inarrestabile, la fiducia che questa battaglia fatta di sit in, dichiarazioni pubbliche, manifesti, e soprattutto produzione di documenti, fotografie, testimonianze, possa dare un minimo di senso alla morte di suo figlio, animata da una fede incrollabile in Dio, non lo allontana minimamente dall'idea di andare avanti: neanche quando, dopo aver contato i giorni per l' approssimarsi della udienza che avrebbe deciso sulla richiesta di rinvio a giudizio, la notizia è stata di un rinvio di altri quattro mesi. " è un agonia, uno stillicidio sembra che la giustizia stia giocando con noi come il gatto fa con il topo: Ma loro lo sanno che dietro ogni rinvio ci sono famiglie che soffrono che aspettano che contano i loro giorni, le loro ore per poter avere una risposta dalla giustizia italiana??".
Il 17 ottobre era atteso dal signor Casale con grande fiducia e speranza ,dopo che la Gip, dott.ssa Altamura aveva rigettato parzialmente l'istanza di archiviazione e accolto il rinvio coatto per quel che riguardava le posizioni di Amiu nella persona di Alessandro Guadagnolo e del Comune nella persona di Francesco Patruno. "Non ci é dato sapere le motivazioni, e intanto dobbiamo attendere ancora 4 mesi e un nuovo Gup, visto che ne è stato designato un altro: abbiamo fiducia in Dio che possa toccare il cuore di queste persone, che capiscano il nostro dolore, che diano risposte precise a domande precise che risultano da tutti i documenti che sono stati presentati nel corso di questi sette anni".