Fermo pesca prorogato fino a settembre, niente pesce fresco
«Misure a sostegno della pesca professionale e dell'economia ambientale»
martedì 27 agosto 2019
9.52
Il fermo pesca obbligatorio nelle marinerie pugliesi, da Bari a Manfredonia, proseguirà fino all'8 settembre 2019, anziché fino al 27 agosto. È quanto deciso dalla regione Puglia, d'intesa con le organizzazioni di categoria, al fine di tutelare l'ecosistema marino, riducendo lo sforzo pesca e la mortalità delle risorse ittiche.
Lo stop di un mese alle attività delle flotte pugliesi con il sistema a strascico è partito lo scorso 29 luglio, come da Decreto Ministeriale n. 173/2019, il cui provvedimento autorizza, altresì, le regioni, ove ritenuto necessario per la tutela del comparto, a deliberare ulteriori periodi di arresto temporaneo obbligatorio per le attività con reti, cosiddette, a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti (ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti).
"Abbiamo ritenuto – dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - che la richiesta delle Associazioni di categoria della pesca fosse, oltre che fondata dal punto di vista economico e sociale, anche doverosa da quello ambientale. La Puglia, ancora una volta, si distingue per saper cogliere le deleghe concesse dalla normativa nazionale e per attuare misure a sostegno della pesca professionale e dell'economia ambientale a essa connessa, anche nel complesso sistema marittimo Adriatico".
La decisione di prorogare il fermo è stato valutato dagli Uffici regionali, anche su sollecitazione del sistema imprenditoriale ittico. Sussistono, difatti, specifiche esigenze biologiche nonché la necessità di ridurre lo sforzo di pesca che incide negativamente sulla condizione dei principali stock ittici oggetto di prelievo.
Lo stop di un mese alle attività delle flotte pugliesi con il sistema a strascico è partito lo scorso 29 luglio, come da Decreto Ministeriale n. 173/2019, il cui provvedimento autorizza, altresì, le regioni, ove ritenuto necessario per la tutela del comparto, a deliberare ulteriori periodi di arresto temporaneo obbligatorio per le attività con reti, cosiddette, a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti (ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti).
"Abbiamo ritenuto – dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - che la richiesta delle Associazioni di categoria della pesca fosse, oltre che fondata dal punto di vista economico e sociale, anche doverosa da quello ambientale. La Puglia, ancora una volta, si distingue per saper cogliere le deleghe concesse dalla normativa nazionale e per attuare misure a sostegno della pesca professionale e dell'economia ambientale a essa connessa, anche nel complesso sistema marittimo Adriatico".
La decisione di prorogare il fermo è stato valutato dagli Uffici regionali, anche su sollecitazione del sistema imprenditoriale ittico. Sussistono, difatti, specifiche esigenze biologiche nonché la necessità di ridurre lo sforzo di pesca che incide negativamente sulla condizione dei principali stock ittici oggetto di prelievo.