Fernando Di Leo raccontato da Deborah Farina e Marco Giusti
Il regista pugliese considerato il maestro del cinema noir
lunedì 20 aprile 2015
9.06
Grande partecipazione per i due giorni, organizzati dal Circolo Dino Risi, dedicati a Fernando Di Leo, regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Autore di alcuni dei più interessanti film noir italiani, è stato oggetto dopo il 2000 di una riscoperta critica in seguito alle dichiarazioni di stima da parte del regista statunitense Quentin Tarantino, tanto da essere considerato oggi un maestro del cinema noir.
Giovedì 16 è stato proiettato in anteprima assoluta il film documentario di Deborah Farina, Down by Di Leo, che ha visto la luce dopo due anni di lavoro. «Il sottotitolo "Viaggio d'amore alla scoperta di Fernando Di Leo" - afferma la regista ai nostri microfoni - ci dice che questo lavoro vuole essere un documentario intorno al privato di Fernando e non soltanto un prodotto cinematografico. È volto, infatti, alla scoperta dell'intellettuale, il regista ma anche il poeta, di ciò che sosteneva attraverso testimonianze dei suoi amici e famigliari». Realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale e Raro Video, Down by Di Leo (che vede al soggetto ed alla sceneggiatura, accanto a M. Deborah Farina, Domenico Monetti e Luca Pallanch), si snoda nel mood della narrazione circolare, partendo dalla fine per trovare l'inizio. «L'idea di scegliere Fernando Di Leo - prosegue Farina - per un documentario è perché risulta il più fondamentale tra i personaggi che hanno fatto gangster o mafia o noir movie e quello che più di tutti possedeva uno spessore letterario e intellettuale rispetto ad altri nel panorama del bee movie».
Marco Giusti, noto critico cinematografico, ironizza sull'esperienza personale avuta con il regista, conosciuto quando era già in atto la fase di rielaborazione e rilettura della sua opera. Giusti fu uno tra i primi ad apprezzare quei tratti unici e salienti dei film di Di Leo ancor prima che questi poi passassero al vaglio del grande pubblico: «Ricordo che quando uscirono i suoi film, già allora io e il mio amico Giovanni Buttafava ne parlammo bene sul catalogo. Quando poi arrivò l'onda lunga del Nocturno e Tarantino per noi era quindi un autore già noto. Non era uguale a molti altri che facevano il poliziottesco, era uno più elaborato specialmente in quei tre, quattro film classici che noi tutti conosciamo».
La serata ha visto coinvolti anche storici autori e attori della trasmissione Stracult (Rai2) quali Luca Rea, Nicola Di Gioia, Stefano Raffaele, Nicola Vicidomini, oltre a Lorenzo Procacci Leone e Vito Santoro del Risi.
Giovedì 16 è stato proiettato in anteprima assoluta il film documentario di Deborah Farina, Down by Di Leo, che ha visto la luce dopo due anni di lavoro. «Il sottotitolo "Viaggio d'amore alla scoperta di Fernando Di Leo" - afferma la regista ai nostri microfoni - ci dice che questo lavoro vuole essere un documentario intorno al privato di Fernando e non soltanto un prodotto cinematografico. È volto, infatti, alla scoperta dell'intellettuale, il regista ma anche il poeta, di ciò che sosteneva attraverso testimonianze dei suoi amici e famigliari». Realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale e Raro Video, Down by Di Leo (che vede al soggetto ed alla sceneggiatura, accanto a M. Deborah Farina, Domenico Monetti e Luca Pallanch), si snoda nel mood della narrazione circolare, partendo dalla fine per trovare l'inizio. «L'idea di scegliere Fernando Di Leo - prosegue Farina - per un documentario è perché risulta il più fondamentale tra i personaggi che hanno fatto gangster o mafia o noir movie e quello che più di tutti possedeva uno spessore letterario e intellettuale rispetto ad altri nel panorama del bee movie».
Marco Giusti, noto critico cinematografico, ironizza sull'esperienza personale avuta con il regista, conosciuto quando era già in atto la fase di rielaborazione e rilettura della sua opera. Giusti fu uno tra i primi ad apprezzare quei tratti unici e salienti dei film di Di Leo ancor prima che questi poi passassero al vaglio del grande pubblico: «Ricordo che quando uscirono i suoi film, già allora io e il mio amico Giovanni Buttafava ne parlammo bene sul catalogo. Quando poi arrivò l'onda lunga del Nocturno e Tarantino per noi era quindi un autore già noto. Non era uguale a molti altri che facevano il poliziottesco, era uno più elaborato specialmente in quei tre, quattro film classici che noi tutti conosciamo».
La serata ha visto coinvolti anche storici autori e attori della trasmissione Stracult (Rai2) quali Luca Rea, Nicola Di Gioia, Stefano Raffaele, Nicola Vicidomini, oltre a Lorenzo Procacci Leone e Vito Santoro del Risi.