Ferragosto in spiaggia, tra falò e braci: e i divieti?
Sulle spiagge libere bivacchi e grigliate. Ma c'è chi invoca più controlli
mercoledì 16 agosto 2023
9.40
Tutto secondo tradizione, tra focaccia, teglie di pasta al forno "alla tranese", con i pomodori gratinati sopra, e anche grigliate fatte al momento tra arrosticini e polipi.
Le spiagge libere di Trani, da Colonna fin dopo le Matinelle, sia alla vigilia che ieri, la sera di Ferragosto, complice un clima mite e un cielo stellato ancora generoso di stelle cadenti, erano affollate di persone.
Tra musica dal vivo, con qualche chitarra e soprattutto con i piccoli ma potenti amplificatori che hanno sostituito gli "antichi" radioloni con le audiocassette, la costa ha risuonato di allegria e convivialità.
In molti però hanno notato un po' di carenza nella sicurezza: nessun controllo rispetto ai falò, talvolta un po' troppo sviluppati e neanche ben isolati, accesi probabilmente senza sapere che ne esiste un divieto preciso.
Così come per le braci lasciate accese anche in maniera incontrollata.
In molti potranno dire che queste cose si sono sempre fatte e sarebbe bello che si continuassero a fare; ma è anche vero che le normative sono chiare quanto ai divieti di accendere accendere falò sulla spiaggia, cosa che può fare nascere, in presenza di certe condizioni, addirittura una responsabilità penale .
La ratio è semplice: qualunque fuoco può, perso il controllo di esso, arrecare danni a cose o persone . Dunque va bene vivere la spiaggia anche di sera e di notte, cantando ballando, passeggiando e anche mangiando, ma con le belle borse termiche, per tenere in caldo la teglia di parmigiana - già in pericolo visto che in molti lidi è stata vietata! - e in fresco le birre e l'acqua.
Auspicabile sarebbe un controllo maggiore da parte delle forze dell'ordine proprio rispetto a chi non è a conoscenza di queste regole , magari per redarguire e far spegnere , spiegando che le belle tradizioni spesso sono sostituite dalla legge per motivi di sicurezza.
Le spiagge libere di Trani, da Colonna fin dopo le Matinelle, sia alla vigilia che ieri, la sera di Ferragosto, complice un clima mite e un cielo stellato ancora generoso di stelle cadenti, erano affollate di persone.
Tra musica dal vivo, con qualche chitarra e soprattutto con i piccoli ma potenti amplificatori che hanno sostituito gli "antichi" radioloni con le audiocassette, la costa ha risuonato di allegria e convivialità.
In molti però hanno notato un po' di carenza nella sicurezza: nessun controllo rispetto ai falò, talvolta un po' troppo sviluppati e neanche ben isolati, accesi probabilmente senza sapere che ne esiste un divieto preciso.
Così come per le braci lasciate accese anche in maniera incontrollata.
In molti potranno dire che queste cose si sono sempre fatte e sarebbe bello che si continuassero a fare; ma è anche vero che le normative sono chiare quanto ai divieti di accendere accendere falò sulla spiaggia, cosa che può fare nascere, in presenza di certe condizioni, addirittura una responsabilità penale .
La ratio è semplice: qualunque fuoco può, perso il controllo di esso, arrecare danni a cose o persone . Dunque va bene vivere la spiaggia anche di sera e di notte, cantando ballando, passeggiando e anche mangiando, ma con le belle borse termiche, per tenere in caldo la teglia di parmigiana - già in pericolo visto che in molti lidi è stata vietata! - e in fresco le birre e l'acqua.
Auspicabile sarebbe un controllo maggiore da parte delle forze dell'ordine proprio rispetto a chi non è a conoscenza di queste regole , magari per redarguire e far spegnere , spiegando che le belle tradizioni spesso sono sostituite dalla legge per motivi di sicurezza.