Fondo europeo per la pesca, si assegnano i fondi

Per la Puglia ci sono 80 milioni di euro per la programmazione 2007/2013

giovedì 22 maggio 2008
Cospicui finanziamenti per il settore Pesca. Ed il Consigliere De Noia chiede subito all'Amministrazione di tenere in debita considerazione la possibilità di predisporre progetti tesi ad acquisire finanziamenti da impiegare in questo settore incluso, altresì, la possibilità di istituire un porto peschereccio adeguato alla realtà locale. «Il 29 aprile, nella seduta della Conferenza delle regioni e delle Province autonome riunite in sessione straordinaria, è stato raggiunto l'accordo sul riparto tra le Regioni delle risorse finanziarie del FEP, il Fondo Europeo per la Pesca, che prevede un aiuto finanziario per agevolare l'applicazione dell'ultima riforma della politica comune della pesca e sostenere le necessarie ristrutturazioni correlate all'evoluzione del settore.

L'assegnazione dei fondi europei, dice il Consigliere di maggioranza, è una buona notizia, in un momento in cui il settore, a causa del caro gasolio, sta attraversando un momento particolarmente difficile. All'interno dell'intesa Stato-Regioni il 67% dei fondi spetterà alle Regioni ed il restante 33% all'Amministrazione centrale. La ripartizione è stata imposta dall'Unione Europea.

Il fondo UE per la Pesca ha assegnato all'Italia, per la programmazione 2007-2013, un totale di € 424.342.854. Per effetto del cofinanziamento nazionale l'importo complessivo è pari ad 850 milioni di euro. In base all'accordo raggiunto la Puglia ha ottenuto il 28,2% del finanziamento.

Non appena la cabina Stato-Regioni avrà adottato il Vademecum finalizzato alla definizione dei criteri di ammissibilità per accedere alle relative misure, nonché non appena si avrà l'omogeneizzazione dei bandi che le regioni si avviano pubblicare, si potrà accedere al finanziamento.

Sono previsti finanziamenti per il ritiro temporaneo o permanente di pescherecci, la riconversione professionale o il prepensionamento dei pescatori. A parte quelle destinate alla demolizione, le imbarcazioni oggetto di ritiro permanente possono essere assegnate ad attività diverse dalla pesca. Il FEP può erogare contributi per la sostituzione dei motori, nonché per la concessione di indennità una tantum ai pescatori interessati da un arresto definitivo dell'attività di pesca e di premi ai giovani pescatori che intendono acquistare il loro primo peschereccio.

Sono ammissibili all'aiuto i progetti che contribuiscono al miglioramento dei servizi offerti dai porti pescherecci ed in tale ottica sarebbe interessante, conclude De Noia, attingere dal FEP i fondi necessari per la sistemazione di un porto peschereccio, che consenta agli operatori di avere le dotazioni ed i servizi di cui hanno bisogno, consentendoci, altresì, di pianificare lo sviluppo portuale a quelle che sono le vocazioni della città.»

Dott. Francesco De Noia
Consigliere Comunale