Fortino: appello al Ministro Rutelli

L’intervento è stato richiesto dal Consigliere De Noia

venerdì 23 novembre 2007
In una nota indirizzata direttamente all'onorevole Francesco Rutelli, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri con delega ai Beni Culturali, il Consigliere Comunale Francesco De Noia lamenta lo scarso interesse che le autorità preposte dimostrano di avere nei confronti dei monumenti storici ed in particolare per il Fortino S. Antuono del Porto di Trani, sul quale sono in corso lavori di rifacimento dello stato dei luoghi, che secondo il Consigliere non dovrebbero essere consentiti perché vanno ad alterarne la struttura.
Nella nota il Consigliere De Noia chiede un diretto intervento del Ministro per arrestare quella che lui definisce «inconcepibile situazione che danneggia l'estetica del monumento ed il decoro architettonico dell'area circostante».
Spiega il Consigliere: «Il Fortino S. Antuono, uno dei beni architettonici più significativi e caratteristici della città di Trani, è letteralmente (e selvaggiamente) assediato, da un paio d'anni, dall'esecuzione di opere e lavori che ne intaccano lo splendido decoro estetico. Mi riferisco non solo ad una palizzata in lamiera che lo circonda, ma anche e soprattutto all'esecuzione di opere edilizie che sono state eseguite (rifacimento del solaio di copertura del locale) e che si continuano a realizzare, vero e proprio sfregio all'armonia architettonica del monumento che attribuisce all'intera area un pregio paesaggistico di inesitabile valore, e che potrebbero costituire una cicatrice alla estetica monumentale difficile da eliminare.
La tutela e la conservazione del monumento denominato Fortino S. Antuono è di fondamentale importanza, atteso il valore storico, culturale ed architettonico che il bene riveste per l'area portuale e per la città tutta. Se vogliamo che anche i nostri figli possano apprezzare ed ammirare gli splendidi beni architettonici dei quali la nostra città è notoriamente costellata è necessario impedire barbarie che possano alterare lo splendore ed il decoro dei monumenti, così come gli avi c'è li hanno consegnati. La tutela dell'assetto paesaggistico e dell'integrità e del decoro delle zone monumentali e di interesse storico non possono lasciare il posto ad interessi privati che urtano con l'interesse della collettività, costituito dalla conservazione di tale patrimonio. Per questo ho chiesto al Ministro Onorevole Francesco Rutelli di intervenire sulla sconcertante situazione venutasi a creare, al fine di evitare danni irreversibili, che potrebbero distruggere irreparabilmente l'assetto architettonico del monumento. Non dimenticherò mai quanto recentemente proferito, da un'autorevole ed eminente professore universitario di origine ebraica, che definendo Trani un dipinto, la dice lunga sulla suggestiva ricchezza paesaggistica e monumentale della città la cui indiscussa fama mondiale è dovuta proprio ai suoi tesori storici, culturali e naturali. Se vogliamo che anche i nostri figli possano ammirare questa splendida opera d'arte è necessario impedire che avvengano scempi come quello sopradescritto.»