Fortino, una canna fumaria dalla pietra

Dopo le segnalazioni dei politici, una testimonianza fotografica

martedì 26 febbraio 2008
La concessione dei locali del Fortino alla società "Le Lampare S.a.s." per la realizzazione di una struttura per la ristorazione continua a far discutere il mondo politico e non solo. Nel corso di questi mesi gli interventi sulla questione sono stati bipartisan. In particolare, le perplessità sono state presentate, sotto forma di interrogazione-denuncia dal Senatore Visibelli di Forza Trani (27 maggio 2006), da Legambeinte (25 ottobre 2007) ed in ultimo dal consigliere comunale Francesco de Noia che si era rivolto (il 23 novembre 2007) all'onorevole Francesco Rutelli, vice Presidente del Consiglio dei Ministri con delega ai Beni Culturali, lamentando lo scarso interesse che le autorità preposte avevano dimostrato nei confronti dei monumenti storici ed in particolare per il Fortino S. Antuono del Porto di Trani.
Le critiche avevano tutte lo stesso comune denominatore, di natura strettamente storia ed architettonica. La decisione di realizzare lì una struttura per la ristorazione, sebbene avesse ottenuto parere favorevole della Sopraintendenza, mal si conciliava con lo stato dei luoghi. In particolare un pò tutti gli interventi si riferivano all'esecuzione di opere edilizie troppo invasive, definite «vero e proprio sfregio all'armonia architettonica del monumento».
Sull'argomento Traniweb fornisce un nuovo argomento di discussione, grazie all'ausilio di una foto giunta in redazione: una canna fumaria fatta sbucare dalla pietra del Fortino, dal lato rivolto verso il mare.