"Forum Sou'p o trebbunale" premiato quale miglior spettacolo
Teatro Mimesis vince a Gravina di Puglia
mercoledì 29 luglio 2009
Si è conclusa la rassegna "amattori… insieme" - Premio Vito D'Agostino organizzata dalla compagnia teatrale gravinese "Colpi di Scena" guidata dal suo tenace capocomico Michele Mindicini. La rassegna ha visto assegnato il Premio Miglior Spettacolo (Premio Vito D'Agostino) alla farsa in due atti Forum: Soup' o Trebbunale di Cormio - Regia di Marco Pilone, presentata dalla compagnia Mimesis Teatro di Trani. Menzione speciale per Laura Tricarico quale "Miglior Attrice non Protagonista" per l'interpretazione del personaggio "Giovanna Verminara".
La compagnia, già vincitrice lo scorso anno del Premio Vito D'Agostino (miglior spettacolo), Premio Dino Lorusso (miglior regia) e Premio miglior attore protagonista con un'opera singolare la cui interpretazione (consegnata nelle mani di soli tre attori) non ce la dimenticheremo facilmente, si è presentata quest'anno sul palcoscenico della rassegna gravinese con una nuova (almeno per il pubblico gravinese) quanto piacevole rappresentazione.
«Una commedia non macchinosa ma forte di un immediato impatto comico. E a queste sorprese Marco Pilone ci sta abituando e il pubblico gravinese apprezza e ritorna. E la stima verso questa compagnia è dimostrata anche dal fatto che gli attori autoctoni delle compagnie locali non mancano di partecipare. Ma cos'è che rende la compagnia tranese così amata? Quasi sicuramente la sua regia che sa rendere ogni testo, semplice o complesso che sia, una cornucopia di dettagli unici e rari, di una comicità semplice ma fresca, di un umorismo che invita a rispecchiare la propria vita. Il pubblico, ha riso. E non succede spesso che il pubblico rida così di cuore e in maniera così naturale.
Forum: Soup'o Trebbunale è piaciuto per la verve dei suoi personaggi ed interpreti. Sopra tutti Michele Cuonzo. Ma chi ha richiamato a sé tutta l'attenzione è stata la spigliata vivacità di Rosaria Molinini, la sempre pregevole performance di Enzo Cirillo (vincitore lo sCorso anno del Premio Miglior Attore Protagonista) e Paolo Tricarico che ci ha regalato un pizzico di Diego Abatantuono tutto barese. Ma non possiamo tralasciare altri due bizzarri interpreti: la curiosa macchietta Nino Palumbo dagli acuti esilaranti e Filomena Ciliento con la sua mimica straordinaria e una divertentissima comicità popolare. E non è per campanilismo, ma la presenza fortuita della gravinese Angela Caporale della compagnia "Colpi di Scena" nella commedia non ha fatto che impreziosire il tutto. Ma le sue amabili peculiarità le conoscevamo già.
E tra avvocati fuori dal comune e accusate esuberanti, un cancelliere stravagante e un usciere diligente, testimoni genuini e un giudice brillante, il tribunale, luogo abituale nelle commedie di questo secolo, diventa il più squisito teatro della quotidianità delle nostre cittadine e quello che ci diverte di più è rivedere nei personaggi della commedia le nostre nonne, le nostre vicine di casa, i tipi che ritroviamo ancora oggi nelle nostre strade, nei nostri quartieri, nelle nostre borgate».
La compagnia, già vincitrice lo scorso anno del Premio Vito D'Agostino (miglior spettacolo), Premio Dino Lorusso (miglior regia) e Premio miglior attore protagonista con un'opera singolare la cui interpretazione (consegnata nelle mani di soli tre attori) non ce la dimenticheremo facilmente, si è presentata quest'anno sul palcoscenico della rassegna gravinese con una nuova (almeno per il pubblico gravinese) quanto piacevole rappresentazione.
«Una commedia non macchinosa ma forte di un immediato impatto comico. E a queste sorprese Marco Pilone ci sta abituando e il pubblico gravinese apprezza e ritorna. E la stima verso questa compagnia è dimostrata anche dal fatto che gli attori autoctoni delle compagnie locali non mancano di partecipare. Ma cos'è che rende la compagnia tranese così amata? Quasi sicuramente la sua regia che sa rendere ogni testo, semplice o complesso che sia, una cornucopia di dettagli unici e rari, di una comicità semplice ma fresca, di un umorismo che invita a rispecchiare la propria vita. Il pubblico, ha riso. E non succede spesso che il pubblico rida così di cuore e in maniera così naturale.
Forum: Soup'o Trebbunale è piaciuto per la verve dei suoi personaggi ed interpreti. Sopra tutti Michele Cuonzo. Ma chi ha richiamato a sé tutta l'attenzione è stata la spigliata vivacità di Rosaria Molinini, la sempre pregevole performance di Enzo Cirillo (vincitore lo sCorso anno del Premio Miglior Attore Protagonista) e Paolo Tricarico che ci ha regalato un pizzico di Diego Abatantuono tutto barese. Ma non possiamo tralasciare altri due bizzarri interpreti: la curiosa macchietta Nino Palumbo dagli acuti esilaranti e Filomena Ciliento con la sua mimica straordinaria e una divertentissima comicità popolare. E non è per campanilismo, ma la presenza fortuita della gravinese Angela Caporale della compagnia "Colpi di Scena" nella commedia non ha fatto che impreziosire il tutto. Ma le sue amabili peculiarità le conoscevamo già.
E tra avvocati fuori dal comune e accusate esuberanti, un cancelliere stravagante e un usciere diligente, testimoni genuini e un giudice brillante, il tribunale, luogo abituale nelle commedie di questo secolo, diventa il più squisito teatro della quotidianità delle nostre cittadine e quello che ci diverte di più è rivedere nei personaggi della commedia le nostre nonne, le nostre vicine di casa, i tipi che ritroviamo ancora oggi nelle nostre strade, nei nostri quartieri, nelle nostre borgate».