Forza Trani non si esaurirà con la scomparsa del suo leader

Il dopo Visibelli nelle parole di Di Lernia e Dell'Oglio. «L'assenza di Roberto è quasi più rumorosa della sua presenza»

giovedì 13 settembre 2012 10.37
È trascorsa una settimana da quando è prematuramente scomparso il senatore Roberto Visibelli. Forza Trani però è più viva che mai e lo dimostra una lettera aperta firmata da Raffaella Di Lernia e Gabriele Dell'Oglio, pronti ad ereditare un compito difficilissimo ma che non sembra spaventarli.

«L'assenza di Roberto Visibelli - dicono i due - per chi lo ha amato, è quasi più rumorosa ed ingombrante della sua presenza. Noi non abbiamo perso solo un leader politico, ma l'amico fidato e fraterno su cui poter contare, il padre affettuoso sempre pronto ad ascoltare e a dosare il severo rimprovero e il benevolo elogio e abbiamo perso il maestro, la guida sicura ed esperta che giorno dopo giorno ci insegnava a fare politica in modo serio. In questi giorni abbiamo letto e sentito le dichiarazioni di cordoglio di amministratori e di comuni cittadini, talune sincere, altre meno, come anche abbiamo rilevato l'assordante silenzio da parte di alcuni esponenti politici che pure hanno governato la città nel recente passato. Questa è la prima volta che scriviamo senza esserci consultati con Roberto e Dio solo sa che non avremmo mai voluto che questo accadesse. Tuttavia, pur consapevoli di non poter, nella maniera più assoluta, emulare l'intelligenza politica del nostro senatore, desideriamo porre un punto fermo: l'attività di Forza Trani non si esaurirà con la scomparsa del suo leader e fondatore, ma procederà sulla strada già tracciata, come Roberto avrebbe voluto, perché crediamo fermamente negli ideali di onestà, coerenza e competenza portati avanti sinora e perché riteniamo che il miglior modo di onorare la memoria di Roberto Visibelli sia, da parte nostra, quello di portare avanti tutte le questioni sollevate negli ultimi anni, e da parte di chiunque abbia responsabilità politiche, di dare una risposta alle numerose note, rimaste troppo spesso senza adeguato riscontro, se non talvolta nelle aule giudiziarie».

Per questo motivo, Di Lernia e Dell'Oglio chiedono all'amministrazione un concreto riscontro alle note presentate da Visibelli. La storia continua anche senza uno dei protagonisti principali.