Fra Bisceglie e Molfetta l'ospedale unico del Nordbarese
Sorgerà a ridosso della strada statale 16 bis. Prende forma il progetto di polo unificato voluto dal sindaco Azzollini
sabato 1 settembre 2012
12.49
L'ospedale unico del Nordbarese sorgerà a ridosso della statale 16 bis fra Bisceglie e Molfetta. Il nuovo presidio ospedaliero sarà di riferimento per le città di Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Trani, Corato, Ruvo e Terlizzi. Il polo ospedaliero, che sarà dotato di tutte le specialità mediche di eccellenza con una dotazione di posti letto adeguata alla domanda di salute dei cittadini, sarà realizzato su un'area logisticamente ben collegata a tutte le principali vie di comunicazione e pertanto raggiungibile in tempi brevi da tutte le città del circondario.
Il progetto del maxi ospedale consorziale è stato lanciato a febbraio dell'anno scorso dal sindaco di Molfetta Antonio Azzollini e dal dirigente medico dell'unità operativa Malattie Infettive dell'Ospedale di Bisceglie dott. Tommaso Fontana nell'ambito del convegno "Materiali per la Sanità". In quell'occasione furono individuate le possibili soluzioni per un modello di sanità moderno. La proposta di un ospedale consorziale dotato di tutte le infrastrutture tecnologiche e professionali di eccellenza, capace di gestire le emergenze e offrire assistenza secondo una logica di qualità, efficacia ed efficienza, è stata poi formalizzata da un gruppo di medici esperti composto, tra gli altri, dall'assessore ai Servizi Socio Educativi del Comune di Molfetta dott. Luigi Roselli, il dott. Enzo Massari dell'unità operativa Cardiologia-Utic dell'Ospedale di Terlizzi, il dott. Francesco Noviello dirigente medico dell'unità operativa Anestesia dell'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari e il responsabile Sanità del Pdl Molfetta, dott. Stanislao Caputo.
Sull'argomento è intervenuto, con una nota stampa, il Pdl di Molfetta, autore di una vera e propria campagna politica a favore del polo ospedaliero unificato: «Al lavoro di studio condotto insieme con gli operatori della sanità si è affiancata una continua e insistente azione politica attraverso la sottoscrizione di una intesa di massima tra i sindaci dei comuni interessati, un costante confronto tra il consigliere regionale Antonio Camporeale e l'assessore alla Sanità regionale. L'azione politica del Pdl è proseguita poi con la partecipazione dello stesso Camporeale, del consigliere provinciale Saverio Tammacco e di altri esponenti della maggioranza di centrodestra a diverse manifestazioni pubbliche sul tema; la convocazione di un Consiglio comunale straordinario monotematico; la partecipazione attiva dell'amministrazione Azzollini a tutte le Conferenze dei sindaci dell'Asl Ba. Un pressing insistente e motivato che alla fine ha costretto la Regione Puglia a rimodulare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, aggiungendo un quinto nuovo presidio di riferimento del Nordbarese.
Il lavoro del Pdl Molfetta per la realizzazione del nuovo ospedale del Nordbarese ovviamente andrà avanti sviluppando a breve termine ulteriori proposte operative in merito alla concreta fattibilità del nuovo ospedale e soprattutto per l'avvio di un percorso di formazione e valorizzazione del personale medico infermieristico. Il ripensamento del sistema salute passa attraverso la concentrazione dell'assistenza specialistica in un'unica grande struttura ospedaliera con profili di efficacia, efficienza ed eccellenza delle professionalità. Insieme con gli operatori continueremo pertanto a portare avanti questo nostro progetto di polo ospedaliero unico del Nordbarese individuando concretamente ulteriori possibili fonti di finanziamento e i modelli di governance tali da assicurare, in tempi ragionevolmente brevi, la cantierizzazione del nuovo polo ospedaliero».
Il progetto del maxi ospedale consorziale è stato lanciato a febbraio dell'anno scorso dal sindaco di Molfetta Antonio Azzollini e dal dirigente medico dell'unità operativa Malattie Infettive dell'Ospedale di Bisceglie dott. Tommaso Fontana nell'ambito del convegno "Materiali per la Sanità". In quell'occasione furono individuate le possibili soluzioni per un modello di sanità moderno. La proposta di un ospedale consorziale dotato di tutte le infrastrutture tecnologiche e professionali di eccellenza, capace di gestire le emergenze e offrire assistenza secondo una logica di qualità, efficacia ed efficienza, è stata poi formalizzata da un gruppo di medici esperti composto, tra gli altri, dall'assessore ai Servizi Socio Educativi del Comune di Molfetta dott. Luigi Roselli, il dott. Enzo Massari dell'unità operativa Cardiologia-Utic dell'Ospedale di Terlizzi, il dott. Francesco Noviello dirigente medico dell'unità operativa Anestesia dell'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" di Bari e il responsabile Sanità del Pdl Molfetta, dott. Stanislao Caputo.
Sull'argomento è intervenuto, con una nota stampa, il Pdl di Molfetta, autore di una vera e propria campagna politica a favore del polo ospedaliero unificato: «Al lavoro di studio condotto insieme con gli operatori della sanità si è affiancata una continua e insistente azione politica attraverso la sottoscrizione di una intesa di massima tra i sindaci dei comuni interessati, un costante confronto tra il consigliere regionale Antonio Camporeale e l'assessore alla Sanità regionale. L'azione politica del Pdl è proseguita poi con la partecipazione dello stesso Camporeale, del consigliere provinciale Saverio Tammacco e di altri esponenti della maggioranza di centrodestra a diverse manifestazioni pubbliche sul tema; la convocazione di un Consiglio comunale straordinario monotematico; la partecipazione attiva dell'amministrazione Azzollini a tutte le Conferenze dei sindaci dell'Asl Ba. Un pressing insistente e motivato che alla fine ha costretto la Regione Puglia a rimodulare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, aggiungendo un quinto nuovo presidio di riferimento del Nordbarese.
Il lavoro del Pdl Molfetta per la realizzazione del nuovo ospedale del Nordbarese ovviamente andrà avanti sviluppando a breve termine ulteriori proposte operative in merito alla concreta fattibilità del nuovo ospedale e soprattutto per l'avvio di un percorso di formazione e valorizzazione del personale medico infermieristico. Il ripensamento del sistema salute passa attraverso la concentrazione dell'assistenza specialistica in un'unica grande struttura ospedaliera con profili di efficacia, efficienza ed eccellenza delle professionalità. Insieme con gli operatori continueremo pertanto a portare avanti questo nostro progetto di polo ospedaliero unico del Nordbarese individuando concretamente ulteriori possibili fonti di finanziamento e i modelli di governance tali da assicurare, in tempi ragionevolmente brevi, la cantierizzazione del nuovo polo ospedaliero».