Francesco Giorgino, dopo 30 anni al TG1 un nuovo incarico in RAI
ll giornalista avrà un nuovo incarico alla Direzione editoriale per l'offerta informativa della RAI
martedì 12 luglio 2022
15.35
E a distanza di alcune settimane da quel saluto un po' insolito rivolto ai telespettatori, dopo 30 anni di presenza nel telegiornale della rete ammiraglia della RAI, Francesco Giorgino non è più nella redazione del TG1. Gli strappi che avevano riempito i giornali evidentemente hanno trovato soluzioni nuove, che comunque vedono la professionalità del giornalista pugliese ancora a servizio della azienda italiana ma in un nuovo ruolo.
A Trani Francesco ha da ormai tantissimi anni quello che lui stesso ha definito "il suo buen ritiro": un appartamento affacciato sul bellissimo porto, nel quale si rifugia quando torna in Puglia.
E, compatibilmente con i nuovi incarichi di lavoro e gli impegni accademici (è docente nella Università LUISS di Roma), magari sarà proprio l'incanto di quell'atmosfera, specie al mattino presto, dorata dal sole delle prime luci, nel silenzio delle barche che ritornano dalla pesca, pian piano, a stemperare la spiacevolezza di una vicenda della quale non entriamo nel merito, visto che tanto se n'è parlato (in breve, con le colleghe Chimenti e D'Aquino non aveva condiviso la nuova organizzazione del lavoro della direttrice Maggioni), e di cui in poche ore si stanno nuovamente popolando palinsesti locali - pugliesi, per le sue origini andriesi - e nazionali.
La RAI è un'azienda, del resto, e come in ogni campo nel lavoro nascono tensioni, disaccordi, strappi irreversibili e non sta a noi ovviamente giudicare dove sia il torto e dove la ragione: del resto all'inizio di questa storia Giorgino aveva annunciato semplicemente che aveva dato incarico ai suoi legali di esaminare quanto stesse accadendo. Di fatto un professionista della nostra terra, una carriera cominciata tra i banchi di scuola, una gavetta in una privata locale (Telesveva) e poi in una Rai nella quale ogni gradino è stato raggiunto dopo anni di esperienza e prova di efficienza e valore aggiunto (caporedattore centrale, caporedattore della redazione politica e infine vicedirettore, ultimo incarico rivestito). Ma soprattutto conduttore e volto ormai familiare nelle case degli italiani non solo del TG1 ma anche delle interminabili maratone politiche o di eventi di cronaca nazionale e internazionale a lui affidate per la sua credibilità, professionalità e competenza.
Dispiace che questi abbandoni non nascano da nuove scelte professionali ma da situazioni che hanno un sapore comunque amaro. Resta il messaggio, diffuso nel pomeriggio, del componente del CDA Rai leonardo Metalli: "Dopo decenni di vita e crescita professionale fianco a fianco, mi mancherà un amico e un collega a volte troppo puntiglioso, forse spigoloso per le sue convinzioni in modo particolare se in disaccordo con me che ho un carattere impulsivo e molto diverso dal suo , ma comunque un punto di riferimento con la sua esperienza umana e professionale. A Francesco vanno i miei migliori auguri di buon lavoro in un altro settore della Rai, sono sicurissimo che questo passaggio porterà a nuovi grandi successi professionali in breve tempo. A Francesco Giorgino vanno i miei migliori auguri di buon lavoro in un altro settore della Rai".
A Trani Francesco ha da ormai tantissimi anni quello che lui stesso ha definito "il suo buen ritiro": un appartamento affacciato sul bellissimo porto, nel quale si rifugia quando torna in Puglia.
E, compatibilmente con i nuovi incarichi di lavoro e gli impegni accademici (è docente nella Università LUISS di Roma), magari sarà proprio l'incanto di quell'atmosfera, specie al mattino presto, dorata dal sole delle prime luci, nel silenzio delle barche che ritornano dalla pesca, pian piano, a stemperare la spiacevolezza di una vicenda della quale non entriamo nel merito, visto che tanto se n'è parlato (in breve, con le colleghe Chimenti e D'Aquino non aveva condiviso la nuova organizzazione del lavoro della direttrice Maggioni), e di cui in poche ore si stanno nuovamente popolando palinsesti locali - pugliesi, per le sue origini andriesi - e nazionali.
La RAI è un'azienda, del resto, e come in ogni campo nel lavoro nascono tensioni, disaccordi, strappi irreversibili e non sta a noi ovviamente giudicare dove sia il torto e dove la ragione: del resto all'inizio di questa storia Giorgino aveva annunciato semplicemente che aveva dato incarico ai suoi legali di esaminare quanto stesse accadendo. Di fatto un professionista della nostra terra, una carriera cominciata tra i banchi di scuola, una gavetta in una privata locale (Telesveva) e poi in una Rai nella quale ogni gradino è stato raggiunto dopo anni di esperienza e prova di efficienza e valore aggiunto (caporedattore centrale, caporedattore della redazione politica e infine vicedirettore, ultimo incarico rivestito). Ma soprattutto conduttore e volto ormai familiare nelle case degli italiani non solo del TG1 ma anche delle interminabili maratone politiche o di eventi di cronaca nazionale e internazionale a lui affidate per la sua credibilità, professionalità e competenza.
Dispiace che questi abbandoni non nascano da nuove scelte professionali ma da situazioni che hanno un sapore comunque amaro. Resta il messaggio, diffuso nel pomeriggio, del componente del CDA Rai leonardo Metalli: "Dopo decenni di vita e crescita professionale fianco a fianco, mi mancherà un amico e un collega a volte troppo puntiglioso, forse spigoloso per le sue convinzioni in modo particolare se in disaccordo con me che ho un carattere impulsivo e molto diverso dal suo , ma comunque un punto di riferimento con la sua esperienza umana e professionale. A Francesco vanno i miei migliori auguri di buon lavoro in un altro settore della Rai, sono sicurissimo che questo passaggio porterà a nuovi grandi successi professionali in breve tempo. A Francesco Giorgino vanno i miei migliori auguri di buon lavoro in un altro settore della Rai".