Fratelli d'Italia Trani incontra i vertici aziendali Amet
Un momento di confronto sul futuro della municipalizzata tranese
martedì 28 marzo 2023
13.36
«Ieri sera il Gruppo consiliare di FDI, il commissario, il direttivo, e numerosi iscritti hanno organizzato un incontro con i vertici aziendali, gli impiegati di Amet spa e i rappresentanti sindacali, al fine di confrontarsi sul delicato tema del futuro di Amet, nonché la particolare scelta della cessione di un ramo aziendale che è chiamato a delibare il prossimo consiglio comunale del 29.
Il capogruppo di FDI Andrea Ferri già nel novembre 2020 e, successivamente, più volte, ha toccato ed approfondito l'argomento sollecitando una coraggiosa scelta, all'epoca, e magari seguire la scia della gemella azienda di Sanremo che aveva già venduto il pacchetto clienti a 6 milioni di euro trovando quindi un notevole capitale da investire per altri servizi aziendali ed il loro potenziamento.
Il mercato tutelato sarebbe finito, lo si sapeva, ma adesso l'unico coraggio è quello di ammettere, da parte dell'amministrazione, la svendita del pacchetto clienti il quale fra pochi mesi sarà totalmente libero quindi non appetibile economicamente per nessuna vendita, al massimo, come già detto, svendita. Altro che coraggio di cui parla il sindaco di adottare scelte che adesso scelte non sono.
Adesso sarebbe l'unica possibilità poiché le altre indicate sono concretamente impraticabili come creare una new co o conferire quel ramo d'azienda in una società già esistente.
Pertanto, l'unica strada percorribile è quella della vendita , l'unico coraggio è quello di ammettere la propria inerzia che ha portato alla fine del mercato tutelato senza muovere un dito dell'amministrazione stessa. Senza avere una progettualità. Senza avere una visione aziendale.
Tra l'altro, questa amministrazione di Bottaro, nonostante le continue sollecitazioni sull'argomento da parte di Andrea Ferri, ha continuanto e continua a tenere l'opposizione al margine della vita amministrativa, chiedendo loro di fare delle scelte con 4/5 giorni di preavviso.
E parliamo di un'opposizione costruttiva e disponibile, tanto da interloquire con il cuore pulsante dell'azienda, i dipendenti, per trovare una soluzione, un modo per tutelare quell'orgoglio tranese che ormai è messo sotto i piedi da queste scellerate scelte , anzi da non scelte.
Questo porta inevitabilmente ad un voto contrario sull'argomento da parte di fdi perché non si può non contrastare questo modo di fare che pare un disegno preordinato allo svuotamento completo di questa azienda sfortunata tranese! A tal proposito era ed è per FDI Trani fondamentale incontrare i dipendenti ed i vertici aziendali perché questo gruppo politico ha solo l'interessa di provare a creare un progetto futuro per Amet, con una serie di progettualità che possano investire il settore trasporti, la rete, la produzione, i parcheggi e la darsena che sono parte integrante dell'economia di Amet stessa.
L'entusiasmo è condiviso dalla parte politica ma anche dai dipendenti stessi, perché sono state menzionate anche le difficoltà oggettive legate alle normative e alla situazione locale e proprio per questo, vendere in tempi giusti avrebbe portato un incasso notevole per un investimento serio e duraturo per l'azienda.
I tempi sono cambiati, finalmente, un gruppo politico, Fdi, si mette al centro della vita sociale di questa città ponendosi la prerogativa di ascoltare i cittadini nelle sedi di partito in tempi diversi da quelli della campagna elettorale. In tempi maturi per cercare e proporre soluzioni e progetti nell'interesse di tutti».
Il capogruppo di FDI Andrea Ferri già nel novembre 2020 e, successivamente, più volte, ha toccato ed approfondito l'argomento sollecitando una coraggiosa scelta, all'epoca, e magari seguire la scia della gemella azienda di Sanremo che aveva già venduto il pacchetto clienti a 6 milioni di euro trovando quindi un notevole capitale da investire per altri servizi aziendali ed il loro potenziamento.
Il mercato tutelato sarebbe finito, lo si sapeva, ma adesso l'unico coraggio è quello di ammettere, da parte dell'amministrazione, la svendita del pacchetto clienti il quale fra pochi mesi sarà totalmente libero quindi non appetibile economicamente per nessuna vendita, al massimo, come già detto, svendita. Altro che coraggio di cui parla il sindaco di adottare scelte che adesso scelte non sono.
Adesso sarebbe l'unica possibilità poiché le altre indicate sono concretamente impraticabili come creare una new co o conferire quel ramo d'azienda in una società già esistente.
Pertanto, l'unica strada percorribile è quella della vendita , l'unico coraggio è quello di ammettere la propria inerzia che ha portato alla fine del mercato tutelato senza muovere un dito dell'amministrazione stessa. Senza avere una progettualità. Senza avere una visione aziendale.
Tra l'altro, questa amministrazione di Bottaro, nonostante le continue sollecitazioni sull'argomento da parte di Andrea Ferri, ha continuanto e continua a tenere l'opposizione al margine della vita amministrativa, chiedendo loro di fare delle scelte con 4/5 giorni di preavviso.
E parliamo di un'opposizione costruttiva e disponibile, tanto da interloquire con il cuore pulsante dell'azienda, i dipendenti, per trovare una soluzione, un modo per tutelare quell'orgoglio tranese che ormai è messo sotto i piedi da queste scellerate scelte , anzi da non scelte.
Questo porta inevitabilmente ad un voto contrario sull'argomento da parte di fdi perché non si può non contrastare questo modo di fare che pare un disegno preordinato allo svuotamento completo di questa azienda sfortunata tranese! A tal proposito era ed è per FDI Trani fondamentale incontrare i dipendenti ed i vertici aziendali perché questo gruppo politico ha solo l'interessa di provare a creare un progetto futuro per Amet, con una serie di progettualità che possano investire il settore trasporti, la rete, la produzione, i parcheggi e la darsena che sono parte integrante dell'economia di Amet stessa.
L'entusiasmo è condiviso dalla parte politica ma anche dai dipendenti stessi, perché sono state menzionate anche le difficoltà oggettive legate alle normative e alla situazione locale e proprio per questo, vendere in tempi giusti avrebbe portato un incasso notevole per un investimento serio e duraturo per l'azienda.
I tempi sono cambiati, finalmente, un gruppo politico, Fdi, si mette al centro della vita sociale di questa città ponendosi la prerogativa di ascoltare i cittadini nelle sedi di partito in tempi diversi da quelli della campagna elettorale. In tempi maturi per cercare e proporre soluzioni e progetti nell'interesse di tutti».