Fuochi d'artificio, Caffarella «Non è il caso di esagerare»
Cattedrale a rischio? Interviene il capogruppo della Margherita
venerdì 16 giugno 2006
«La tarda serata di ieri, 15 giugno 2006, è stata caratterizzata a Trani da un gioco di fuochi pirotecnici, quasi certamente non riconducibili ad una ricorrenza religiosa. Il calendario e la Chiesa celebravano San Vito e Santa Germana e, a meno di nuove Feste messe su dalle Confraternite, non mi pare che ci siano state negli anni passati analoghe manifestazioni di giubilo.
Ed allora? Chiedo di conoscere dalle Autorità Amministrative deputate alle autorizzazioni se risponde al vero che privati - per non meglio precisati motivi di ricorrenza personale- abbiano ottenuto e realizzato questi giochi pirotecnici. Per carità, se qualcuno vuole festeggiare qualcosa a Trani, è libero di farlo. Ma continuare ad "abusare" dello spazio circostante la Cattedrale per dar …fuoco anche a queste forme di giubilo, francamente, mi pare esagerato.
Era accaduto anche qualche anno fa, ma questo non autorizza a ripetizioni. Anzi, forse è l'occasione per approfondire l'argomento, non solo e non tanto nelle sue ricadute religiose ( una Festa senza fuochi pirotecnici per molti fedeli è una mezza festa, ma mi chiedo continuare a sparare alle 6 di mattina cui prodest ?) quanto sui luoghi ove questi fuochi si svolgono.
Alcuni anni orsono fu l'Arcivescovo dell'epoca, Mons. Cassati, a lanciare l'allarme. La Cattedrale di Trani si stava "sfarinando" nella bianca pietra di Trani con cui 1000 anni fa era stata costruita dai tranesi. I lavori di restauro della porta bronzea di Barisano da Trani, avevano evidenziato una "strana"- per i tecnici della Soprintendenza- presenza di residui di polvere pirica. Insomma, i tanti, forse troppi, spari pirotecnici intorno alla Cattedrale non fanno proprio bene al nostro monumento simbolo già attaccato da un traffico automobilistico che, complice un senso di marcia istituito lo scorso anno - porta le auto quasi a sfiorare il sacro Tempio.
Non merita commento il vandalismo becero di chi non trova meglio che imbrattare con pennarelli la bianca pietra o peggio ancora orinarvi lato mare. Se per davvero si vuole deputare il luogo a Patrimonio Mondiale dell'Umanità, dovremmo rispettarlo e farlo rispettare da tutti e non solo dai tanti graditi turisti.»
Franco Caffarella
Il Capogruppo della Margherita
Il Capogruppo della Margherita