Furto al campo di sterminio di Auschwitz, la rabbia di Xiao Yan
«Un oltraggio al rispetto della vita e della memoria dell'umanità intera»
sabato 19 dicembre 2009
Il cartello recante l'iscrizione in tedesco "Arbeit macht frei" ("Il lavoro rende liberi") posto all'ingresso dell'ex campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, è stato rubato da ignoti. Lo ha reso noto ieri la polizia polacca.
«Alla luce dell'oltraggio perpetrato nel campo di concentramento di Auschwitz - dice Daniele Ciliento della cooperativa Xiao Yan - permetteteci di condividere con tutti alcune foto originali del campo Auschwitz 1 il primo campo precedente a quello di Birkenau. Le foto sono state scattate durante il 2° viaggio ad Auschwitz organizzato nel 2008 da Xiao yan. E' inutile descrivere le sensazioni provate oltrepassando quel cancello. Un gesto come quello del furto della famigerata insegna, che oltraggia il rispetto della vita e della memoria dell'umanità intera.»
Il furto potrebbe essere opera di neonazisti. Ne e' convinto il sopravvissuto polacco del campo, Wladyslaw Szepelak. «Non e' un normale furto ma piuttosto una profanazione e provocazione».
«Alla luce dell'oltraggio perpetrato nel campo di concentramento di Auschwitz - dice Daniele Ciliento della cooperativa Xiao Yan - permetteteci di condividere con tutti alcune foto originali del campo Auschwitz 1 il primo campo precedente a quello di Birkenau. Le foto sono state scattate durante il 2° viaggio ad Auschwitz organizzato nel 2008 da Xiao yan. E' inutile descrivere le sensazioni provate oltrepassando quel cancello. Un gesto come quello del furto della famigerata insegna, che oltraggia il rispetto della vita e della memoria dell'umanità intera.»
Il furto potrebbe essere opera di neonazisti. Ne e' convinto il sopravvissuto polacco del campo, Wladyslaw Szepelak. «Non e' un normale furto ma piuttosto una profanazione e provocazione».