Gennaro Palmieri si dimette dall'incarico di Promotore di Accessibilità in seno al Comune di Trani
«Perdita di tempo ed esperienza negativa»
venerdì 21 giugno 2024
13.42
«Gent.mo Sig. Sindaco,
Le scrivo questa mia per rassegnarLe le mie dimissioni, irrevocabili, rimettendoLe il mandato di Promotore di Accessibilità in seno all'Osservatorio Comunale Abbattimento Barriere Architettoniche (OCABA) che ho avuto fin qui l'onore e l'onere di rapppresentare. Con cognizione di fatto e dopo un attento esame di coscienza sul mio lungo operato, ho ritenuto doveroso, con la massima consapevolezza, giungere alla determinazione che il mio tempo fosse scaduto. Ho fiutato in questi anni passati che il tutto convergesse in una perdita di tempo, in una presa in giro alla grande, una pagliacciata e me lo consenta in ultimo, una macchinazione sleale da parte di amministratori arroganti e presuntuosi che hanno raggiunto questi poteri grazie alla Sua permissività e per decisioni politiche inter nos. Non l'ho fatto prima perché credevo che nel tempo le cose migliorassero e non volevo, nella maniera più assoluta, dare la soddisfazione a qualche assessore presente ai tavoli di concertazione, di buttare la spugna. I fatti lo dimostrano considerando che con l'approvazione del P.E.B.A. (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) uniche opere realizzate dal Comune di Trani sono state quelle di costruire nuovi scivoli per disabili non rispettando il vero fine del P.E.B.A., quale rendere agevole l'accessibilità del territorio della persona diversamente abile affetta da qualsiasi patologia invalidante. Non si è mai preso in considerazione la ristrutturazione degli scivoli già esistenti anche se da me più volte evidenziato, ma questi lavori non facevano odiens e quindi non si poteva pubblicare, con corredo di foto, articoli prosopopeici. La cosa che più mi addolora è quella di aver deluso le aspettative di tanti professionisti che hanno creduto nella mia persona incondizionatamente offrendo alla Città di Trani un'opportunità, la loro esperienza e professionalità a titolo del tutto gratuito e l'amministrazione non ha saputo cogliere l'occasione che gli è stata offerta. Piuttosto che abbandonare i miei ideali, scendere a compromessi discriminanti, rinuncio all'incarico, ma continuerò a rappresentare in seno all'Osservatorio Comunale per l'Abbattimento Barriere Architettoniche i cittadini che mi hanno dato la loro fiducia.
Ho fiutato subito, secondo una mia modesta opinione ed interpretazione, che per qualche componente di codesta Amministrazione ero un elemento scomodo da far fuori, nonostante il mio percorso professionale e di vita quotidiana, di oltre quarant'anni, in quanto io stesso disabile, in seno alle problematiche sulla diversità, in senso globale del termine ed all'eliminazione di tutte le Barriere sia Architettoniche che Culturali.
Ho sempre dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere di qualsiasi categoria facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere. In questi anni ho cercato di svolgere il mandato con tenacia, umiltà, correttezza e sempre con profondo senso di legalità, mettendo a disposizione dellintera comunità le mie competenze ed il mio tempo, sottraendolo sempre al mio impegno professionale e spesso anche alla mia famiglia. Ma tutta questa gratuita dedizione evidentemente non è mai stata apprezzata tanto da Lei quanto da qualche uomo di Sua fiducia. Naturalmente questo modo di fare, conoscendoLa, mi ha sconcertato, avrei gradito almeno una telefonata per conoscere il Suo diverso pensiero nella nomina di un mio sostituto ma non è stato così e le ripeto di questo sono molto deluso considerato i nostri rapporti fino ad ora leali e corretti.
Oggi è venuta meno quella serenità che è presupposto essenziale per svolgere al meglio il ruolo affidatomi, pertanto ritengo che non sarebbe giusto continuare ad occupare un tale compito di responsabilità senza la motivazione necessaria. Per questi motivi ritengo corretto e doveroso, a malincuore, restituire il mandato affidatomi, con la certezza che Lei, mal consigliato, saprà effettuare una scelta giusta e lungimirante, anche se va cercando le disponibilità attraverso telefonate personali, di una persona che abbia il Suo stesso modo di pensare e vedere il ruolo di Promotore di Accessibilità che differisce notevolmente dal mio modus operandi. Approfitto di questo momento per rinnovare la mia profonda stima nei confronti dei colleghi delle Associazioni partecipanti e i rappresentanti dell'Ordine degli Ingegneri, Architetti e Geometri che hanno condiviso con me la passione e l'impegno, gratuitamente, nell'espletamento del ruolo per ognuno di loro competenza. La ringrazio di cuore per avermi dato l'opportunità di vivere questa esperienza negativa, che ha contribuito in modo determinante alla mia crescita umana. Nel corso di questo periodo, voglio sottolineare, ho avuto modo di conoscere le Sue qualità di Sindaco, nell'offendere l'intelligenza e l'esperienza acquisita sul campo e per un vissuto quotidiano di chi si è speso con il massimo impegno credendo sinceramente nella Sua persona ed è stato ripagato con una delusione completa. La ringrazio ancora per avermi offerto l'onore e la possibilità di potermi mettere al servizio della mia Città senza interesse alcuno che non fosse il bene della Città. Per me non è certo una sconfitta bensì mi ha ridato la possibilità di ritornare ad essere quel cane sciolto, che mi ha sempre contraddistinto nel perseguire i miei obiettivi con pazienza, caparbietà e costanza, rispettando sempre le disposizioni di Legge e che riuscirà a far onorare i diritti di tutte le persone diversamente abili come me. Ma, difronte ad un'Amministrazione totalmente assente e distratta, non potevo che giungere a questa decisione per far sì di non essere considerato come voi. Ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, avendo sniffato immediatamente che l'Osservatorio Comunale era privo della linfa vitale e dell'appoggio concreto dell'Amministrazione Comunale. Fatti come questi determinano altresì un'immagine poco credibile in un settore come quello della disabilità rappresentato da un Suo Assessore alla Disabilità che lo gestisce non in modo globale.
L'Associazione UILDM Sez. di Trani in seno all'OCABA sarà sempre presente più agguerrita di prima e disponibile se Lei dovesse, in un prossimo futuro, con atti concreti, seri e responsabili, essere più attento e autonomo e non servirsi delle persone solo per convenienza, mi consideri a Sua completa disposizione.
Le assicuro che non verrò meno certamente ad un impegno civico che cercherò di continuare ad onorare con il mio contributo da Responsabile d'Associazione e semplice cittadino, considerando molto attentamente che in virtù di questa mia decisione possano presentarsi dei seri problemi di ostruzionismo. Ma conoscendomi bene sa anche che sono testardo e perseverante e non mi scoraggio facilmente dinanzi a certi comportamenti vergognosi. ConsiderandoLa un ottimo avvocato, mi permetta ripetere una frase del Santissimo San Pio: FARO PIU RUMORE DA MORTO CHE DA VIVO. Non è una minaccia e se vuol capire capisca. Ossequi».
- Gennaro Palmieri, presidente Uildm Trani
Le scrivo questa mia per rassegnarLe le mie dimissioni, irrevocabili, rimettendoLe il mandato di Promotore di Accessibilità in seno all'Osservatorio Comunale Abbattimento Barriere Architettoniche (OCABA) che ho avuto fin qui l'onore e l'onere di rapppresentare. Con cognizione di fatto e dopo un attento esame di coscienza sul mio lungo operato, ho ritenuto doveroso, con la massima consapevolezza, giungere alla determinazione che il mio tempo fosse scaduto. Ho fiutato in questi anni passati che il tutto convergesse in una perdita di tempo, in una presa in giro alla grande, una pagliacciata e me lo consenta in ultimo, una macchinazione sleale da parte di amministratori arroganti e presuntuosi che hanno raggiunto questi poteri grazie alla Sua permissività e per decisioni politiche inter nos. Non l'ho fatto prima perché credevo che nel tempo le cose migliorassero e non volevo, nella maniera più assoluta, dare la soddisfazione a qualche assessore presente ai tavoli di concertazione, di buttare la spugna. I fatti lo dimostrano considerando che con l'approvazione del P.E.B.A. (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) uniche opere realizzate dal Comune di Trani sono state quelle di costruire nuovi scivoli per disabili non rispettando il vero fine del P.E.B.A., quale rendere agevole l'accessibilità del territorio della persona diversamente abile affetta da qualsiasi patologia invalidante. Non si è mai preso in considerazione la ristrutturazione degli scivoli già esistenti anche se da me più volte evidenziato, ma questi lavori non facevano odiens e quindi non si poteva pubblicare, con corredo di foto, articoli prosopopeici. La cosa che più mi addolora è quella di aver deluso le aspettative di tanti professionisti che hanno creduto nella mia persona incondizionatamente offrendo alla Città di Trani un'opportunità, la loro esperienza e professionalità a titolo del tutto gratuito e l'amministrazione non ha saputo cogliere l'occasione che gli è stata offerta. Piuttosto che abbandonare i miei ideali, scendere a compromessi discriminanti, rinuncio all'incarico, ma continuerò a rappresentare in seno all'Osservatorio Comunale per l'Abbattimento Barriere Architettoniche i cittadini che mi hanno dato la loro fiducia.
Ho fiutato subito, secondo una mia modesta opinione ed interpretazione, che per qualche componente di codesta Amministrazione ero un elemento scomodo da far fuori, nonostante il mio percorso professionale e di vita quotidiana, di oltre quarant'anni, in quanto io stesso disabile, in seno alle problematiche sulla diversità, in senso globale del termine ed all'eliminazione di tutte le Barriere sia Architettoniche che Culturali.
Ho sempre dato disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere di qualsiasi categoria facendo diventare ogni loro esigenza un problema da affrontare e risolvere. In questi anni ho cercato di svolgere il mandato con tenacia, umiltà, correttezza e sempre con profondo senso di legalità, mettendo a disposizione dellintera comunità le mie competenze ed il mio tempo, sottraendolo sempre al mio impegno professionale e spesso anche alla mia famiglia. Ma tutta questa gratuita dedizione evidentemente non è mai stata apprezzata tanto da Lei quanto da qualche uomo di Sua fiducia. Naturalmente questo modo di fare, conoscendoLa, mi ha sconcertato, avrei gradito almeno una telefonata per conoscere il Suo diverso pensiero nella nomina di un mio sostituto ma non è stato così e le ripeto di questo sono molto deluso considerato i nostri rapporti fino ad ora leali e corretti.
Oggi è venuta meno quella serenità che è presupposto essenziale per svolgere al meglio il ruolo affidatomi, pertanto ritengo che non sarebbe giusto continuare ad occupare un tale compito di responsabilità senza la motivazione necessaria. Per questi motivi ritengo corretto e doveroso, a malincuore, restituire il mandato affidatomi, con la certezza che Lei, mal consigliato, saprà effettuare una scelta giusta e lungimirante, anche se va cercando le disponibilità attraverso telefonate personali, di una persona che abbia il Suo stesso modo di pensare e vedere il ruolo di Promotore di Accessibilità che differisce notevolmente dal mio modus operandi. Approfitto di questo momento per rinnovare la mia profonda stima nei confronti dei colleghi delle Associazioni partecipanti e i rappresentanti dell'Ordine degli Ingegneri, Architetti e Geometri che hanno condiviso con me la passione e l'impegno, gratuitamente, nell'espletamento del ruolo per ognuno di loro competenza. La ringrazio di cuore per avermi dato l'opportunità di vivere questa esperienza negativa, che ha contribuito in modo determinante alla mia crescita umana. Nel corso di questo periodo, voglio sottolineare, ho avuto modo di conoscere le Sue qualità di Sindaco, nell'offendere l'intelligenza e l'esperienza acquisita sul campo e per un vissuto quotidiano di chi si è speso con il massimo impegno credendo sinceramente nella Sua persona ed è stato ripagato con una delusione completa. La ringrazio ancora per avermi offerto l'onore e la possibilità di potermi mettere al servizio della mia Città senza interesse alcuno che non fosse il bene della Città. Per me non è certo una sconfitta bensì mi ha ridato la possibilità di ritornare ad essere quel cane sciolto, che mi ha sempre contraddistinto nel perseguire i miei obiettivi con pazienza, caparbietà e costanza, rispettando sempre le disposizioni di Legge e che riuscirà a far onorare i diritti di tutte le persone diversamente abili come me. Ma, difronte ad un'Amministrazione totalmente assente e distratta, non potevo che giungere a questa decisione per far sì di non essere considerato come voi. Ho deciso di rassegnare le mie dimissioni, avendo sniffato immediatamente che l'Osservatorio Comunale era privo della linfa vitale e dell'appoggio concreto dell'Amministrazione Comunale. Fatti come questi determinano altresì un'immagine poco credibile in un settore come quello della disabilità rappresentato da un Suo Assessore alla Disabilità che lo gestisce non in modo globale.
L'Associazione UILDM Sez. di Trani in seno all'OCABA sarà sempre presente più agguerrita di prima e disponibile se Lei dovesse, in un prossimo futuro, con atti concreti, seri e responsabili, essere più attento e autonomo e non servirsi delle persone solo per convenienza, mi consideri a Sua completa disposizione.
Le assicuro che non verrò meno certamente ad un impegno civico che cercherò di continuare ad onorare con il mio contributo da Responsabile d'Associazione e semplice cittadino, considerando molto attentamente che in virtù di questa mia decisione possano presentarsi dei seri problemi di ostruzionismo. Ma conoscendomi bene sa anche che sono testardo e perseverante e non mi scoraggio facilmente dinanzi a certi comportamenti vergognosi. ConsiderandoLa un ottimo avvocato, mi permetta ripetere una frase del Santissimo San Pio: FARO PIU RUMORE DA MORTO CHE DA VIVO. Non è una minaccia e se vuol capire capisca. Ossequi».
- Gennaro Palmieri, presidente Uildm Trani