Giocare a calcio, il sogno di Donato Grande potrebbe diventare realtà

Avviata su Facebook la raccolta fondi per sostenere lo sport in carrozzina

mercoledì 20 giugno 2018 6.32
A cura di Martina Tortosa
«Non mi sono mai arreso, ho sempre lottato nonostante la mia malattia». Forza e determinazione sono le caratteristiche che da sempre descrivono Donato Grande, 27enne tranese, nato con una patologia neuromuscolare la "sma 2", che lo costringe a vivere su una carrozzina elettrica. Donato ha una grande passione: il calcio. «A causa della mia disabilità purtroppo - racconta - non mi è stato mai possibile giocare ma la mia testardaggine, la mia tenacia e il mio amore per la vita mi hanno spinto a stare in porta divertendomi con i miei amici e rischiando pure di prendermi qualche pallonata in faccia».

Lo scorso anno, «casualmente e incredulo», Donato ha scoperto "Powerchair football", il calcio in carrozzina elettrica, e da allora non ha potuto non chiedersi: «Perché no?». Attraverso la A.S.D "Oltre lo sport", il 27enne tranese ha creato una squadra di calcio fatta di sognatori che, come lui, vorrebbero allenarsi e giocare a calcio sognando le trasferte in tutta Italia e all'Estero. Domenica si esibiranno a Roma contro le squadre campane e abruzzesi.

Calcio in carrozzina
Calcio in carrozzina
Calcio in carrozzina
Calcio in carrozzina

La passione, però, a volte non basta. Per realizzare questo desiderio servono tanti soldi. Bisogna acquistare le carrozzine elettriche adatte al gioco; è necessario un pulmino attrezzato per le trasferte, palloni speciali, fitto del luogo di gioco e tanto altro ancora. Ogni carrozzina deve essere dotata di paratia ai piedi che funge da protezione, ma anche da aiuto per la conduzione, gestione e tiro della palla.

È per questo che Donato si rivolge a tutti i tranesi, e non solo. «In occasione del mio compleanno, il 28 Giugno, chiedo di offrimi un caffè simbolico per sostenere le innumerevoli spese elencate, affinché questa attività possa finalmente spiccare il volo e non essere solo un sogno». Su Facebook è stata avviata una raccolta fondi con un importo raccolto di 1173 euro, una quota che, si spera, possa continuare ad aumentare.

«Grazie a voi al prossimo Mondiale potremmo esserci anche noi, infondo un sogno ha solo il costo di un caffè».