Giorgino: «Essere del sud non va percepito come un handicap»

Il gionalista del tg1, ospite del Trani international festival, esalta l’identità pugliese. Riconosciuta la forza dei nuovi media: «Tv e giornali devono interagire con loro»

sabato 27 luglio 2013 21.28
Il terzo appuntamento della sezione talk del Trani International Festival ha avuto come ospite Francesco Giorgino, caporedattore centrale della redazione Interni del tg1. Nell'incontro, moderato da Lorenzo Procacci Leone, Giorgino ha parlato soprattutto di comunicazione e di come sia cambiato il modo di informare e di informarsi.

Giornali, televisione, radio, ora soprattutto Internet. La comunicazione viaggia sempre più veloce e soprattutto non è più ristretta a pochi. Ogni cittadino, grazie ai nuovi media, diventa attore protagonista del comunicare. Il cosiddetto citizen journalism è una realtà con cui bisogna fare i conti. Giorgino riconosce la forza e l'efficacia di questa post-modernità ma ammonisce: «Servono regole».

Il web, specialmente negli ultimi anni, per la sua perogativa di diffondere con maggiore rapidità contenuti ed avvenimenti, sta guadagnando enorme terreno rispetto ai mezzi tradizionali, primi fra tutti quelli cartacei. Giorgino riconosce questa situazione anche se rivendica ancora, per tv e giornali, quel potere di penetrazione che Internet sta cercando di conquistare. «Sia la tv che i giornali – dice il giornalista – devono comprendere l'esistenza sempre più radicata di questi processi comunicativi alternativi. Se non impareranno ad interagire con i nuovi media si troveranno sempre più in difficoltà».

Nato giornalisticamente nell'emittente privata Telesveva, è entrato in Rai nel 1991 e dal 2000 è conduttore del Tg1. Volto popolare e conosciuto, a Trani lo è più che mai visto che ha eletto la nostra città a domicilio estivo. Dal palco della villa Giorgino lancia forte un appello a non ammainare la bandiera dell'identità: «Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre radici. Essere del sud non deve essere avvertito come un handicap, soprattutto dai giovani».