Giorno della memoria 2006: "Ricorda cosa ti ha fatto Amalek"
Il 30 gennaio cantata della Memoria e dell’Uomo di domani
mercoledì 18 gennaio 2006
Il Comune di Trani - Assessorato alla Cultura, l'Università Ebraica di Trani e l'Associazione Italia-Israele di Bari, in occasione del giorno della Memoria 2006 (International Day of Holocaust Remembrance) presentano "Ricorda cosa ti ha fatto Amalek", cantata della Memoria e dell'Uomo di domani con i testi di Grazia Tiritiello, le musiche originali e gli arrangiamenti a cura di Paolo Candido e Francesco Lotoro.
L'appuntamento è per il 30 gennaio 2006, dalle ore 19.30 presso il teatro impero di Trani. Ingresso ad invito (informazioni al numero 340.2381725)
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il Campo di concentramento e sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo intero il più grande genocidio perpetrato dall'uomo in tutta la storia: la Shoah. Il 27 luglio del 2000 il Parlamento Italiano ha istituito il Giorno della Memoria. La Cantata Ricorda cosa ti ha fatto Amalek ha lo scopo di dimostrare la funzione eternatrice della Cultura della Memoria nonché ridare vita alle opere composte nei Campi da musicisti Ebrei vittime della Shoah, cattolici polacchi, soldati e ufficiali italiani negli Stalag.
Ricorda cosa ti ha fatto Amalek è per Voce recitante, 2 cantanti e orchestra. Il pianista Francesco Lotoro esegue al pianoforte e dirige l'Orchestra Musica Judaica (orchestra che annovera solisti come il violinista Raffaele De Sanio, il chitarrista Umberto Cafagna e il fisarmonicista Davide Cavuti) nell'esecuzione di musiche di Ghetti e Campi di concentramento del Terzo Reich (Theresienstadt, Buchenwald, Westerbork, Auschwitz, Leopoli, Breendonck, ecc.) in corso di pubblicazione (assieme ad altre 4000 opere musicali) nell'Enciclopedia discografica KZ Musik (edizioni Musikstrasse, Roma).
In alcune musiche è possibile avvertire l'atmosfera klezmer degli Ebrei di lingua e cultura tedesca ma anche il respiro mitteleuropeo dei loro Autori pienamente partecipi dell'evoluzione del linguaggio musicale dal 1930 in poi. Il canto è affidato al cantore Paolo Candido e al soprano Libera Granatiero.
L'attore Pino Bruno declama un testo autobiografico nella finzione letteraria (il protagonista si chiama Yakov Gheler) cesellato sui resoconti dell'insurrezione del Ghetto di Varsavia e dei successivi moti nel Campo di Treblinka.
Il racconto, improntato alla Resistenza e alla difesa della dignità umana, rivela aspetti di solidarietà e creatività dell'ingegno umano che specialmente in quei fatidici giorni a Varsavia videro protagonisti lo scrittore Itzhakh Katzenelsohn, il musicista Roman Padlewski e altri. La Cantata è dedicata all'Uomo che verrà, all'Uomo di domani. Semplicemente con l'augurio che nasca di cuore e Memoria forte.
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche liberarono il Campo di concentramento e sterminio di Auschwitz, rivelando al mondo intero il più grande genocidio perpetrato dall'uomo in tutta la storia: la Shoah. Il 27 luglio del 2000 il Parlamento Italiano ha istituito il Giorno della Memoria. La Cantata Ricorda cosa ti ha fatto Amalek ha lo scopo di dimostrare la funzione eternatrice della Cultura della Memoria nonché ridare vita alle opere composte nei Campi da musicisti Ebrei vittime della Shoah, cattolici polacchi, soldati e ufficiali italiani negli Stalag.
Ricorda cosa ti ha fatto Amalek è per Voce recitante, 2 cantanti e orchestra. Il pianista Francesco Lotoro esegue al pianoforte e dirige l'Orchestra Musica Judaica (orchestra che annovera solisti come il violinista Raffaele De Sanio, il chitarrista Umberto Cafagna e il fisarmonicista Davide Cavuti) nell'esecuzione di musiche di Ghetti e Campi di concentramento del Terzo Reich (Theresienstadt, Buchenwald, Westerbork, Auschwitz, Leopoli, Breendonck, ecc.) in corso di pubblicazione (assieme ad altre 4000 opere musicali) nell'Enciclopedia discografica KZ Musik (edizioni Musikstrasse, Roma).
In alcune musiche è possibile avvertire l'atmosfera klezmer degli Ebrei di lingua e cultura tedesca ma anche il respiro mitteleuropeo dei loro Autori pienamente partecipi dell'evoluzione del linguaggio musicale dal 1930 in poi. Il canto è affidato al cantore Paolo Candido e al soprano Libera Granatiero.
L'attore Pino Bruno declama un testo autobiografico nella finzione letteraria (il protagonista si chiama Yakov Gheler) cesellato sui resoconti dell'insurrezione del Ghetto di Varsavia e dei successivi moti nel Campo di Treblinka.
Il racconto, improntato alla Resistenza e alla difesa della dignità umana, rivela aspetti di solidarietà e creatività dell'ingegno umano che specialmente in quei fatidici giorni a Varsavia videro protagonisti lo scrittore Itzhakh Katzenelsohn, il musicista Roman Padlewski e altri. La Cantata è dedicata all'Uomo che verrà, all'Uomo di domani. Semplicemente con l'augurio che nasca di cuore e Memoria forte.