Giovedì 7 febbraio torna il Consiglio comunale
Riflettori puntati sul regolamento per l’occupazione di suolo pubblico
sabato 2 febbraio 2008
Giovedì prossimo, 7 febbraio, alle ore 19, il Consiglio comunale si esprimerà per l'adozione del regolamento comunale sull'occupazione di suolo pubblico, questione che interessa da molto vicino gli esercenti ed i ristoratori del centro storico. Il regolamento per l'occupazione del suolo pubblico da parte di attività stagionali e continuative sarà portato in aula insieme ad altro provvedimento in scadenza, ossia il piano comunale per il diritto allo studio.
L'attenzione è però tutta per il disciplinare, atteso da mesi e finalmente pronto al varo, a quanto pare, con la benedizione degli stessi esercenti che avrebbero già dato un parere favorevole sul documento che potrebbe subire in aula qualche modifica. Dodici pagine, diciannove articoli su cui confrontarsi. Il regolamento giunge a maturazione dopo un'estate piuttosto travagliata, vissuta sotto la scure della Soprintendenza e con gli spettri di regole mai scritte.
Queste regole adesso vengono portate in discussione: criteri di utilizzo dei dehors (ovvero le strutture permanenti o temporanee), modalità di presentazione delle istanze e del rilascio delle concessioni, delle proroghe e dei rinnovi stagionali, criteri di revoca o sospensione, i tanto contestati orari (a quanto pare rimasti inalterati rispetto al passato), nonché una chiara definizione di "centro storico". Il regolamento giunge in aula dopo essere passato da più mani: quelle dell'assessore dimissionato Scoccimarro, quelle dell'assessore Valente e quelle dei componenti di tre commissioni consiliari.
L'attenzione è però tutta per il disciplinare, atteso da mesi e finalmente pronto al varo, a quanto pare, con la benedizione degli stessi esercenti che avrebbero già dato un parere favorevole sul documento che potrebbe subire in aula qualche modifica. Dodici pagine, diciannove articoli su cui confrontarsi. Il regolamento giunge a maturazione dopo un'estate piuttosto travagliata, vissuta sotto la scure della Soprintendenza e con gli spettri di regole mai scritte.
Queste regole adesso vengono portate in discussione: criteri di utilizzo dei dehors (ovvero le strutture permanenti o temporanee), modalità di presentazione delle istanze e del rilascio delle concessioni, delle proroghe e dei rinnovi stagionali, criteri di revoca o sospensione, i tanto contestati orari (a quanto pare rimasti inalterati rispetto al passato), nonché una chiara definizione di "centro storico". Il regolamento giunge in aula dopo essere passato da più mani: quelle dell'assessore dimissionato Scoccimarro, quelle dell'assessore Valente e quelle dei componenti di tre commissioni consiliari.