Giustizia, gravi carenze di organico al Tribunale di Trani
«Iniqua distribuzione delle risorse umane». A Bari 6870 cause per ogni magistrato
sabato 30 gennaio 2010
Il presidente della Corte di Appello del distretto di Bari (che comprende anche i Tribunali di Foggia, Lucera e Trani), Vito Marino Caferra, nella relazione sull'amministrazione della giustizia nel periodo dal 1 luglio 2008 al 30 giugno 2009, ha evidenziato «il ritardo con cui si perviene alla copertura dei posti vacanti». «Questa Corte - ha sottolineato - attende da circa due anni la copertura di ben 5 posti di presidente di sezione. Purtroppo esiste anche un problema di irragionevole durata delle pratiche consiliari, che più volte dagli stessi vertici del Csm, è stata autorevolmente ricollegata alle cosiddette patologie correntizie e alla continua ricerca di un equilibrio tra le correnti e le componenti laiche». Inoltre tra le cause delle disfunzioni dell'attività giurisdizionale ha indicato «l'aumento della domanda, l'abuso del processo, particolarmente evidente nelle controversie di lavoro e previdenza, la pluralità dei riti processuali» e nel settore penale in particolare «il ricorso indiscriminato alla denuncia penale, la proliferazone di procedimenti penali, la situazione di inevitabile discrezionalità di fatto dell'azione penale».
Salvatore Casciaro, presidente della giunta distrettuale dell'Associazione Nazionale Magistrati di Bari, ha definito «clamorosa la situazione di carenza di uomini e mezzi del Distretto» che comprende anche i Tribunali di Foggia, Lucera e Trani, «sia in assoluto - ha aggiunto - sia in rapporto ad altre realt' giudiziarie italiane».
«Se, per esempio, le sopravvenienze civili nell'intero circondario barese sono aumentate del 50% nel solo quadriennio 2004/2008, e ciò a organici di magistrati invariati, - ha sottolineato Casciaro - le sezioni lavoro di Bari e Foggia sono ormai un caso nazionale, con carichi immani di ben 6.870 cause pro capite a Bari e di oltre 10.000 cause pro capite a Foggia, a fronte, rispettivamente, di 13 e 9 magistrati ivi addetti. E' eloquente - ha proseguito il rappresentante dell'Anm - il confronto con le altre realtà della penisola dove un singolo giudice del lavoro si vede assegnate mediamente a Milano 425 cause, a Genova 484, a venezia 597, a Firenze 526, a Bologna 517, a Roma 533, a Caltanissetta 457, a Palermo 1.823. Proprio per questa iniqua distribuzione delle risorse umane, occorre immediatamente mettere mano alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e delle piante organiche dei magistrati».
Salvatore Casciaro, presidente della giunta distrettuale dell'Associazione Nazionale Magistrati di Bari, ha definito «clamorosa la situazione di carenza di uomini e mezzi del Distretto» che comprende anche i Tribunali di Foggia, Lucera e Trani, «sia in assoluto - ha aggiunto - sia in rapporto ad altre realt' giudiziarie italiane».
«Se, per esempio, le sopravvenienze civili nell'intero circondario barese sono aumentate del 50% nel solo quadriennio 2004/2008, e ciò a organici di magistrati invariati, - ha sottolineato Casciaro - le sezioni lavoro di Bari e Foggia sono ormai un caso nazionale, con carichi immani di ben 6.870 cause pro capite a Bari e di oltre 10.000 cause pro capite a Foggia, a fronte, rispettivamente, di 13 e 9 magistrati ivi addetti. E' eloquente - ha proseguito il rappresentante dell'Anm - il confronto con le altre realtà della penisola dove un singolo giudice del lavoro si vede assegnate mediamente a Milano 425 cause, a Genova 484, a venezia 597, a Firenze 526, a Bologna 517, a Roma 533, a Caltanissetta 457, a Palermo 1.823. Proprio per questa iniqua distribuzione delle risorse umane, occorre immediatamente mettere mano alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie e delle piante organiche dei magistrati».