Grande partecipazione alla conferenza su Giordano Bruno
All'incontro organizzato dal Liceo De Sanctis presente un ricercatore della Normale di Pisa
sabato 28 marzo 2015
13.13
Grande ed attenta partecipazione alla conferenza su Giordano Bruno organizzata dagli studenti del Liceo De Sanctis presso la Sala Maffuccini della Biblioteca Comunale Giovanni Bovio. La vita e la filosofia del pensatore cinquecentesco sono state analizzate dal Prof. Luigi Vavala', docente di storia e filosofia, il Prof. Giuseppe Germinario, già docente di latino e greco, e Marco Lamanna, giovane ricercatore universitario della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Esule, scomunicato, morto sul rogo, Giordano Bruno ha generato una vera svolta nel pensiero e nella filosofia occidentale, un uomo che ha reagito contro il suo tempo per difendere la sua filosofia, le sue idee. Prima di analizzare i punti salienti del pensiero di Bruno, il prof. Germinario si è soffermato sulla libertà nel mondo greco, principalmente ateniese, e nel mondo latino: un percorso ampio e preciso iniziato con Solone ed Erodoto, attraverso Aristotele, Polibio e Cicerone fino ad arrivare a Tacito, Spartaco e Seneca. Con un necessario salto temporale si è giunti a Giordano Bruno, filosofo colpito dall'Inquisizione e condannato per eresia. Il punto saliente, sottolineato magistralmente dal prof. Vavalà e da Lamanna, che lo ha portato alla morte, è stato il suo rapporto con Dio e il cristianesimo. Bruno non è stato condannato perché ha difeso la libertà universale, ma perché si è battuto fino all'ultimo per le sue idee, per la sua filosofia e non ha voluto pentirsi pubblicamente. Il suo è stato un gesto esclusivamente filosofico. L'eresia consiste, dunque, nel suo pensiero: Bruno ha mostrato disprezzo verso Cristo, verso il Dio indifferente ed impersonale, e per questo è stato condannato.
La conferenza è stata sicuramente un momento di confronto, tra adulti, docenti e studenti, e ieri sera si è dimostrato non soltanto la potenza della cultura e del sapere che unisce generazioni diverse, ma che si può fare cultura anche lontano dai banchi di scuola.
Esule, scomunicato, morto sul rogo, Giordano Bruno ha generato una vera svolta nel pensiero e nella filosofia occidentale, un uomo che ha reagito contro il suo tempo per difendere la sua filosofia, le sue idee. Prima di analizzare i punti salienti del pensiero di Bruno, il prof. Germinario si è soffermato sulla libertà nel mondo greco, principalmente ateniese, e nel mondo latino: un percorso ampio e preciso iniziato con Solone ed Erodoto, attraverso Aristotele, Polibio e Cicerone fino ad arrivare a Tacito, Spartaco e Seneca. Con un necessario salto temporale si è giunti a Giordano Bruno, filosofo colpito dall'Inquisizione e condannato per eresia. Il punto saliente, sottolineato magistralmente dal prof. Vavalà e da Lamanna, che lo ha portato alla morte, è stato il suo rapporto con Dio e il cristianesimo. Bruno non è stato condannato perché ha difeso la libertà universale, ma perché si è battuto fino all'ultimo per le sue idee, per la sua filosofia e non ha voluto pentirsi pubblicamente. Il suo è stato un gesto esclusivamente filosofico. L'eresia consiste, dunque, nel suo pensiero: Bruno ha mostrato disprezzo verso Cristo, verso il Dio indifferente ed impersonale, e per questo è stato condannato.
La conferenza è stata sicuramente un momento di confronto, tra adulti, docenti e studenti, e ieri sera si è dimostrato non soltanto la potenza della cultura e del sapere che unisce generazioni diverse, ma che si può fare cultura anche lontano dai banchi di scuola.