Grande successo a Trani per il congresso scientifico che ha aperto le porte ai cittadini
Il seminario di pneumologia promosso dal dott. Tupputi ha consentito un confronto tra professionisti di altissimo profilo e pazienti
sabato 8 ottobre 2022
13.37
Non solo un seminario scientifico di altissimo profilo per i professionisti della sanità, ma anche un'importante occasione di informazione per i cittadini, che per la prima volta hanno avuto accesso ad un congresso medico ed hanno potuto rivolgere domande agli specialisti. E' la formula innovativa pensata e realizzata dal dott. Emmanuele Tupputi, responsabile U.O. Pneumotisiologia della Asl Bt, per il V Seminario "Pneumology around the clock: lungs and surroundings", che per tre giorni ha portato a Trani professori universitari e medici di varie specializzazioni, per confrontarsi, tutti assieme, sulle malattie polmonari. Si è partiti dal Covid, ma poi si sono affrontate tematiche specifiche delle pneumologia, come l'asma, la bpco, la poliposi nasale, i disturbi sonno correlati e tante altre.
Il congresso scientifico, presieduto da Tupputi e dal prof. Onofrio Resta, ha riscosso un grandissimo successo di partecipanti, oltre 300 nelle tre giornate di lavori a Palazzo San Giorgio. Otto le sessioni di lavori durante le quali i pneumologi si sono confrontati con esperti di fama nazionale ed internazionale di varie specializzazioni e del pregevole board scientifico, tra cui i professori Bertolino, Barbara, Ciccone, Logroscino, Poletti, Foschino Barbaro.
Grande novità di quest'anno sono stati i talk, cinque in tutto, disponibili sul canale YouTube della società E20EConvegni, segreteria organizzativa e provider del seminario. "Volevamo fortemente aprirci all'esterno, farci ascoltare dai pazienti", ha spiegato Tupputi. "La gente deve tornare nella normalità e al benessere il prima possibile". Il prof. Onofrio Resta ha evidenziato i nuovi orizzonti della sanità. "Ormai non è più la guarigione che interessa, ma lo stare bene", ha spiegato. "L'obiettivo è quello di creare condizioni e strutture che permettano di arrivare alla vecchiaia in buona salute. La pandemia ci ha fornito una lezione di sostenibilità: la sanità non può essere un bancomat dal quale prendere tutto ciò che vogliamo".
L'efficienza del sistema sanitario ha necessità di divenire strutturale, non possiamo permetterci di ripartire e improvvisare. "Siamo chiamati ad essere gli esperti del respiro", ha concluso Tupputi, "e quanto è emerso in questi seminario è l'importanza della multidisciplinarietà nell'affrontare una patologia che interessa non solo l'apparato respiratorio ma diversi organi".
Il congresso scientifico, presieduto da Tupputi e dal prof. Onofrio Resta, ha riscosso un grandissimo successo di partecipanti, oltre 300 nelle tre giornate di lavori a Palazzo San Giorgio. Otto le sessioni di lavori durante le quali i pneumologi si sono confrontati con esperti di fama nazionale ed internazionale di varie specializzazioni e del pregevole board scientifico, tra cui i professori Bertolino, Barbara, Ciccone, Logroscino, Poletti, Foschino Barbaro.
Grande novità di quest'anno sono stati i talk, cinque in tutto, disponibili sul canale YouTube della società E20EConvegni, segreteria organizzativa e provider del seminario. "Volevamo fortemente aprirci all'esterno, farci ascoltare dai pazienti", ha spiegato Tupputi. "La gente deve tornare nella normalità e al benessere il prima possibile". Il prof. Onofrio Resta ha evidenziato i nuovi orizzonti della sanità. "Ormai non è più la guarigione che interessa, ma lo stare bene", ha spiegato. "L'obiettivo è quello di creare condizioni e strutture che permettano di arrivare alla vecchiaia in buona salute. La pandemia ci ha fornito una lezione di sostenibilità: la sanità non può essere un bancomat dal quale prendere tutto ciò che vogliamo".
L'efficienza del sistema sanitario ha necessità di divenire strutturale, non possiamo permetterci di ripartire e improvvisare. "Siamo chiamati ad essere gli esperti del respiro", ha concluso Tupputi, "e quanto è emerso in questi seminario è l'importanza della multidisciplinarietà nell'affrontare una patologia che interessa non solo l'apparato respiratorio ma diversi organi".