La Locanda del Giullare:"Il furto l'ultima goccia di un vaso fatto di assenze, solitudini, ostacoli"

Nel ringraziare per la solidarietà e le mani tese di tanti, una dura denuncia di un progetto non assecondato abbastanza dalla comunità e da enti pubblici locali e regionali

venerdì 1 novembre 2024 13.29
Un furto che ha fatto clamore ma anche un'occasione per una riflessione amara dopo due anni e mezzo di impegno, iniziative, disponibilità da parte della Brigata della Locanda del Giullare, la realtà del Ristorarte nata in seno al Teatro del Giullare e alla Cooperativa sociale di Promozione sociale. Per chi si aspettava un comunicato di semplice ringraziamento per la vicinanza e la solidarietà diventata virale sull'intero territorio nazionale a seguito del riprovevole episodio (che ha visto sottrarre non solo il denaro, non solo le mance dei ragazzi ma anche le attrezzature dei loro spettacoli e il personal computer con l'agenda di tutte le attività passate e future), si legge invece una amarezza profonda rispetto a tante cose che sarebbero dovute succedere e che invece non si sono verificate, a partire dalla cura di quella piazza. Riportiamo integralmente il doloroso post pubblicato su Facebook dalla "Brigata della locanda", auspicando che davvero qualcosa possa cambiare in nome di una inclusione autentica, sempre più diffusa e sempre più degna di una comunità civile. Nel frattempo La Locanda resta chiusa ma non il Truck food e la possibilità di organizzare eventi speciali.
"Tante le testate giornalistiche, TV, radio, cittadini, amici che stanno rilanciando i nostri post, un clamore mediatico che ci ha sorpreso, a volte anche imbarazzato ma che ci rendiamo conto essere uno strumento che da forza e voce a quello che stiamo vivendo.
Questo si sta traducendo in una vicinanza di decine e decine di persone, enti, associazioni che ci fa comprendere che davvero in tanti hanno voglia di non far spegnere il sogno della nostra brigata.
Il furto subito è stata certamente la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno di assenze, di solitudini, di disattenzioni che abbiamo vissuto in questi due anni e mezzo di vita:
- dal degrado più volte denunciato che ogni giorno ha accompagnato le nostra aperture fatto di urina vicino le nostre vetrate, cumuli di rifiuti, resti di bivacchi, ecc.
- ad una locanda pressocchè vuota durante la settimana e piena solo la domenica o in occasione di eventi che a quella piazza hanno ridonato vita, fermento, risveglio;
- da collaboratori che non hanno praticamente mai valorizzato le abilità dei nostri lavoratori non volendo comprendere il senso del progetto a cui stavano partecipando
- ad un'assenza di fermento che speravamo trovasse l'interesse di scuole, associazioni, gruppi ecclesiali, ecc. che la utilizzassero come luogo di crescita, scambio, incontro;
- da una lontananza dell'attenzione degli Enti Pubblici, eccezion fatta salvo in qualche rara occasione
- al disegno più ampio anche a livello regionale che abbiamo più volte provato a provocare per avviare politiche che sostenessero l'impiego di persone con disabilità non solo per la nostra Locanda, ma anche per le imprese, gli esercenti, ecc.,
- dall'assenza di realtà imprenditoriali e aziende, che anche sottoforma di sponsorizzazioni, o semplicemente coinvolgendoci in eventi aziendali, ci avrebbero dato ulteriore linfa,
- alle forti perdite economiche che grazie alle economie di altri servizi la nostra Cooperativa Sociale Promozione Sociale e Solidarietà, riesce a fatica ancora a sopportare
- ecc. ecc. ecc. ecc.
Ieri abbiamo incontrato la nostra brigata e le famiglie e da questo incontro oltre all'amarezza su queste considerazioni, e le tante altre fatte, abbiamo preso atto che è un progetto che ha tutta la voglia di ripartire ma se avrà basi solide, se incontreremo le persone giuste, se avremo un'interesse diffuso non limitato ai "fari accesi" del momento, se troveremo compagni di viaggio che vogliono scommettere su un'idea di società che non lasci indietro nessuno, ecc. ecc.
In queste giornate stiamo cercando di rispondere alle tante mani tese che stiamo ricevendo per capire insieme come ripartire: incontreremo persone, imprese, cittadini e ribadiamo l'invito a scriverci se volete sostenerci via mail: info@lalocandadelgiullare.it o via whatsapp: 0883 587387
Nel frattempo pur non aprendo la locanda, resta attivo il nostro TRUCK FOOD e siamo in grado di organizzare BUFFET, COFFEE BREAK, ecc. e apriremo La Locanda solo in occasione di "EVENTI SPOT" e anche in questo caso per ricevere info inviateci una mail o un messaggio whatsapp.