Grido d’allarme a Trani per la vicenda Franzoni.
De Feudis: «Non è piu’ possibile assistere inermi al declino del TAC»
sabato 11 marzo 2006
«Non è piu' possibile assistere inermi al declino dei settori tessile, calzaturiero, abbigliamento. Se per certi versi puo' esser vero che una amministrazione comunale non ha competenza in queste materie è pur vero che la sensibilità a salvaguardare l'occupazione è una vera e propria priorità di tutte le parti sociali e, quindi, anche del Comune.
L'allarme viene lanciato dalla possibilità che la Franzoni (Filatura di Trani) starebbe per mettere a rischio circa 80 posti di lavoro. Nel settore calzaturiero assistiamo ad una situazione ancora piu' vergognosa. Pare che alcuni imprenditori al mattino dicano agli operai di interrompere la produzione e di andare a casa perché non ci sono commesse.
Nel settore lapideo manca una visione del futuro, molti imprenditori producono a giorni alterni e gli incolpevoli lavoratori vedono dimezzati i loro stipendi. In questo quadro l'amministrazione Tarantini non partecipa al fondo premialità per il fitto casa, assiste inerme alla estinzione di enti come la Don Milani ed anziché varare misure per porre all'attenzione dell'opinione pubblica il problema dei lavoratori della Filatura Di Trani, la cui vicenda crea molta apprensione, si avventura in operazioni di finanza creativa (BOC, Marina di Trani, Fondazione Ida Greca Del Carretto, A.I.S.) oppure si trascina dietro una crisi politica tutt'ora irrisolta per contrasti sull'affare urbanistica.
Non possiamo restare inermi innanzi alla crisi che potrebbe colpire i 176 lavoratori della Franzoni ai quali va non solo la nostra solidarietà ma il nostro impegno perché nessuno, e sottolineiamo nessuno, perda il posto di lavoro a fatica conquistato.» Avv. Sebastiano De Feudis
Capogruppo Lista Di Pietro
L'allarme viene lanciato dalla possibilità che la Franzoni (Filatura di Trani) starebbe per mettere a rischio circa 80 posti di lavoro. Nel settore calzaturiero assistiamo ad una situazione ancora piu' vergognosa. Pare che alcuni imprenditori al mattino dicano agli operai di interrompere la produzione e di andare a casa perché non ci sono commesse.
Nel settore lapideo manca una visione del futuro, molti imprenditori producono a giorni alterni e gli incolpevoli lavoratori vedono dimezzati i loro stipendi. In questo quadro l'amministrazione Tarantini non partecipa al fondo premialità per il fitto casa, assiste inerme alla estinzione di enti come la Don Milani ed anziché varare misure per porre all'attenzione dell'opinione pubblica il problema dei lavoratori della Filatura Di Trani, la cui vicenda crea molta apprensione, si avventura in operazioni di finanza creativa (BOC, Marina di Trani, Fondazione Ida Greca Del Carretto, A.I.S.) oppure si trascina dietro una crisi politica tutt'ora irrisolta per contrasti sull'affare urbanistica.
Non possiamo restare inermi innanzi alla crisi che potrebbe colpire i 176 lavoratori della Franzoni ai quali va non solo la nostra solidarietà ma il nostro impegno perché nessuno, e sottolineiamo nessuno, perda il posto di lavoro a fatica conquistato.» Avv. Sebastiano De Feudis
Capogruppo Lista Di Pietro