(H)eArt Festival: due giorni di arte e cultura in villa
Buona riuscita per l'evento organizzato da HastArci
mercoledì 21 settembre 2016
I colori dell'arte, le emozioni della musica, il fermento della partecipazione e della cittadinanza attiva. E' racchiusa in queste istantanee la due giorni di (H)eart Festival, l'evento organizzato dal circolo (H)astarci di Trani in Villa Comunale il 16 e 17 settembre col patrocinio di Palazzo di Città. Il festival ha valorizzato una location storica e affascinante della città con esposizioni di fotografi, illustratori, street artist e live painter, registrando un grande successo di visitatori, entusiasti nel passeggiare tra le opere e i mercatini di artigianato e vintage. E sorpresi dalla creatività dei giovani talenti del territorio.
Nel boschetto, invece, è stata la musica a regalare emozioni grazie ad un perfetto mix di sonorità elettroniche, tropicali, rock e post-punk. Di grande impatto, anche a livello di immagini, il live di Niagara, duo torinese (tre sul palco) che, venerdì 16, ha proposto un percorso tra melodie e distorsioni, suoni e sperimentazioni che stanno decretando l'importanza del loro ultimo album, Hyperocean. I Brothers in Law, il giorno successivo, hanno alternato umori grigi e atmosfere da sogno in un salto spazio-temporale dall'Inghilterra degli Anni 80, l'esplosione dello shoegaze, e la costa pesarese, luogo di origine del gruppo. Una line-up che ha saputo anche valorizzare i gruppi del territorio come i Whip Hand, progetto già affermato in ambito nazionale, che sul palco ha proposto alcune anticipazioni del prossimo lavoro in uscita, i foggiani, Il Giunto di Cardano, gli interessanti producer Twaste, Deckard, Giaggio e Glanko e l'ultimo live, prima della pausa annunciata, dei tropicali e solari Flowers or Razorwire, attivi dal 2011.
Non solo arti e musica, (H)eart ha coinvolto collettivi artistici e rappresentanti delle istituzioni in una tavola rotonda sulla riqualificazione urbana. Il messaggio è chiaro: l'arte, la cultura, la voglia di mettersi in gioco dei giovani possono essere un volano di sviluppo del tessuto urbano, un occasione per rimettere in sesto luoghi in disuso offrendo spazi di aggregazione e fermento artistico. La due giorni del festival si è mossa su questi obiettivi, raggiunti grazie all'impegno e alla passione dei volontari del circolo (H)astarci, da tempo attivo in ambito culturale con numerose attività e proposte di concerti. La Villa Comunale, polmone verde di Trani, ha respirato aria di arte e cultura. Dimostrando, tramite la grande partecipazione di pubblico, non solo giovani, e di espositori, che questi elementi possono essere davvero il cuore pulsante della città.
Nel boschetto, invece, è stata la musica a regalare emozioni grazie ad un perfetto mix di sonorità elettroniche, tropicali, rock e post-punk. Di grande impatto, anche a livello di immagini, il live di Niagara, duo torinese (tre sul palco) che, venerdì 16, ha proposto un percorso tra melodie e distorsioni, suoni e sperimentazioni che stanno decretando l'importanza del loro ultimo album, Hyperocean. I Brothers in Law, il giorno successivo, hanno alternato umori grigi e atmosfere da sogno in un salto spazio-temporale dall'Inghilterra degli Anni 80, l'esplosione dello shoegaze, e la costa pesarese, luogo di origine del gruppo. Una line-up che ha saputo anche valorizzare i gruppi del territorio come i Whip Hand, progetto già affermato in ambito nazionale, che sul palco ha proposto alcune anticipazioni del prossimo lavoro in uscita, i foggiani, Il Giunto di Cardano, gli interessanti producer Twaste, Deckard, Giaggio e Glanko e l'ultimo live, prima della pausa annunciata, dei tropicali e solari Flowers or Razorwire, attivi dal 2011.
Non solo arti e musica, (H)eart ha coinvolto collettivi artistici e rappresentanti delle istituzioni in una tavola rotonda sulla riqualificazione urbana. Il messaggio è chiaro: l'arte, la cultura, la voglia di mettersi in gioco dei giovani possono essere un volano di sviluppo del tessuto urbano, un occasione per rimettere in sesto luoghi in disuso offrendo spazi di aggregazione e fermento artistico. La due giorni del festival si è mossa su questi obiettivi, raggiunti grazie all'impegno e alla passione dei volontari del circolo (H)astarci, da tempo attivo in ambito culturale con numerose attività e proposte di concerti. La Villa Comunale, polmone verde di Trani, ha respirato aria di arte e cultura. Dimostrando, tramite la grande partecipazione di pubblico, non solo giovani, e di espositori, che questi elementi possono essere davvero il cuore pulsante della città.