Halloween culturale, Tranilibri ospita il Caffè Filosofico

Il professor De Iuliis converserà di pratica filosofica con Pillera e Bellino

mercoledì 28 ottobre 2015 16.15
Torna sabato 31 otobre, alle ore 17.45, presso Tranilibri, l'appuntamento con il Caffè Filosofico, ideato dal professor Gianni De Iuliis. Nella giornata di Halloween, dopo il grande successo di inizio anno, il tema centrale che si affronterà sarà la pratica filosofica. L'evento si dividerà in tre parti: nella prima, una breve introduzione di De Iuliis aprirà il dibattito, con un'analisi del termine filosofia e l'elaborazione di una tesi.

La seconda parte sarà dedicata alla discussione con gli ospiti del giorno: Massimo Pillera e Francesco Bellino. Il primo, scrittore, giornalista, coordinatore di una tv locale e dipendente comunale, spiegherà la declinazione dei suoi studi filosofici nell'arte della scrittura. Nell'occasione, presenterà il suo ultimo libro: "L'ombra del passato". Il secondo, Francesco Bellino, è professore ordinario di Filosofia morale, Etica e deontologia della comunicazione e di Bioetica presso il Dipartimento di Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso dell'Università degli studi di Bari. Egli tra l'altro dirige il master in "Consulenza bioetica e consulenza filosofica". Anch'egli presenterà il suo libro: "Pensare la vita, bioetica e nuove prospettive euristiche". La terza parte sarà dedicata al dibattito. Come sempre la terza parte sarà quella più consistente, con la discussione della tesi proposta e con la possibilità di rivolgere domande al professor Bellino sulla Bioetica, la Pratica Filosofica e il Philosophical Conseuling.

«Si partirà - spiega l'organizzatore, Gianni De Iuliis - da una domanda provocatoria di Umberto Galimberti, apparsa su La Repubblica il 12 aprile 2008: «Perché in Occidente la filosofia si è strutturata come una logica che formalizza il reale sottraendosi al mondo della vita, per rinchiudersi nelle università dove, tra iniziati, si trasmette da maestro a discepolo un sapere che non ha nessun impatto sull'esistenza e sul modo di condurla? La tesi che si propone al dibattito è la seguente: la società occidentale ci sembra impantanata: vive una pericolosa fase di afasia e acriticità. Sembra strangolata - rimarca - dalle spire del modello scientista, tecnicista ed economicista, dimenticando l'uomo, i suoi fini, la sua vita. La filosofia sembra avere perso la sua autorevolezza, soppiantata dalla tecnica feroce, fredda e spietata, che valuta solo l'efficienza dei mezzi e non la bontà dei fini; soppiantata dal mercato che conosce i nostri figli, le nostre famiglie, le nostre aspirazioni, i nostri progetti, meglio degli intellettuali».

Eppure De Iuliis sostiene che «la cultura contemporanea ha bisogno di filosofia. Vuole un intellettuale integrato che sia realmente il custode di quella razionalità critica che è parte integrante dell'occidente. Ritornare alla filosofia greca, questa la nostra tesi. Una filosofia intesa - prosegue - come uso del sapere a vantaggio dell'uomo. La bioetica e la pratica filosofica/consulenza filosofica rispondono a questa nuova esigenza dell'occidente, a questo nuovo bisogno di filosofare che vuole ritornare a una dimensione politica ed etica del sapere, che possa orientare - conclude - la vita umana e rappresentare una valida alternativa al modello tecnicista ed economicista che ha pervaso il mondo contemporaneo».